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Cronache di uno shooter oscuro

La saga Chronicles torna con un secondo capitolo: ecco le nostre impressioni direttamente da Colonia

Resident Evil: The Darkside Chronicles
Resident Evil: The Darkside Chronicles
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Dopo averlo visto sia al Captivate che allo scorso E3, non potevamo certo esimerci dal mettere nuovamente le mani su Resident Evil: Darkside Chronicles, secondo capitolo dello spin off realizzato in esclusiva per Nintendo Wii. Purtroppo la build portata alla GamesCom da Capcom è la stessa della fiera di Los Angeles, quindi ci limiteremo ad un brevissimo aggiornamento. Come già detto, il titolo ruoterà fondamentalmente attorno alle vicende narrate in Resident Evil 2 e in Code Veronica, senza quindi portare una nuova trama all'interno dell'universo del survival horror; in compenso si potranno vivere le vicende narrate nei due capitoli appena citati da un nuovo punto di vista, aggiungendo così dettagli sulla trama. A differenza di quanto fatto all'E3, a Colonia abbiamo giocato al primo livello ambientato in Resident Evil 2, praticamente attraversando in prima persona i minuti iniziali del capolavoro datato 1998. Una sessione molto piacevole, anche a fronte del fatto che è stata affrontata assieme ad un altro utente; in due infatti aumenta un po' il divertimento e soprattutto il ritmo di gioco, in effetti leggermente carente soprattutto per la lenta progressione all'interno dello stage. Malgrado questo vanno segnalati gli sforzi dei programmatori soprattutto a livello di regia, molto dinamica e che può contare su una sorta di effetto "Cloverfield" con movimenti della camera bruschi e parecchio motion blur. Da sottolineare la buona interazione con l'ambientazione, grazie ad elementi distruttibili che aumentano il senso di coinvolgimento; oltre alle classiche luci da far scoppiare con un proiettile e cose del genere, colpendo una zona lampeggiante di un bus pieno di zombie questo è esploso ovviamente con tutti i suoi occupanti. Più in generale la grafica appare di ottima qualità, con un alto livello di dettaglio e buone animazioni. Tutto sommato quindi Darkside Chronicles sembra porsi come un ottimo seguito di Umbrella Chronicles, con miglioramenti sottili ma avvertibili sotto ogni aspetto.

Prova E3 2009

Quello di Resident Evil è uno dei brand sui quali Nintendo punta per soddisfare la parte più hardcore dell'utenza Wii (o per tenerla buona, verrebbe da pensare con un tocco di malizia), e quindi il nuovo Darkside Chronicle faceva la sua bella figura all'interno dello stand della software house di Osaka. Non ci siamo ovviamente lasciati sfuggire l'opportunità di provare lo sparatutto on-rail targato Capcom.

E3 2009

La demo messa a disposizione sullo showfloor offriva l'opportunità di cimentarsi in due distinti livelli, entrambi ispirati a Resident Evil: Code Veronica. Un'indicazione importante, che testimonia il fatto che il prodotto finale non verterà esclusivamente attorno agli eventi narrati nel secondo capitolo della serie. Graficamente, il gioco si presenta piuttosto bene, con modelli poligonali solidi, ambientazioni ben definite e movimenti di telecamera che enfatizzano i momenti più drammatici con zoom e rapidi cambi d'inquadratura. Come sapranno bene tutti coloro che hanno giocato al precedente Umbrella Chronicles, non si controlla direttamente il personaggio, ma si utilizza il solo Remote come se fosse una light-gun, puntando i nemici su schermo ed utilizzando il grilletto integrato per fare fuoco: il semplice sistema di controllo viene completato dal tasto A, che serve per raccogliere oggetti o interagire con elementi dello scenario, mentre con una scossa del controller è possibile ricaricare l'arma, liberarsi dalla presa di uno zombie o muovere un fendente con il coltello in dotazione. Complice anche una discreta precisione del puntamento via Remote, Darkside Chronicles si è dimostrato piuttosto divertente, anche se va mossa qualche critica al ritmo di gioco:

Cronache di uno shooter oscuro

buona parte del tempo speso nella demo ci ha visto osservare passivamente la telecamera che si muoveva senza offrire nulla a cui sparare, una scelta che stride fortemente con l'impostazione ludica scelta da Capcom. Da segnalare comunque la presenza di armi che è possibile raccogliere lungo il proprio percorso e selezionare con il D-pad: la nostra sessione ha mostrato solo una mitragliatrice ed un fucile a pompa, ma il prodotto finale dovrebbe garantire una buona varietà in tal senso. Meno complesso del diretto concorrente Dead Space: Extraction, Darkside Chronicles sembra comunque un sequel meritevole d'attenzione, che certamente non deluderà i fan del primo capitolo.

Captivate 09

Dopo il bel porting del quarto capitolo, sembra che il nome Resident Evil abbia trovato la sua ragione d'essere su Nintendo Wii con la serie Chronicles, sparatutto su binari ambientati all'interno dei mondi di gioco creati dai precedenti episodi. Un modo quindi per riutilizzare nomi e background di successo alimentando nel contempo un genere che su Wii ha ritrovato ispirazione e credibilità dopo i fasti di un tempo, con risultati commerciali più che soddisfacenti - Umbrella Chronicles viaggia verso il milione e mezzo di copie - e senza intaccare il filone narrativo principale, che è e rimarrà agganciato alle console più performanti dove poter sviluppare al massimo le idee e cercare di rinnovare un modello che inevitabilmente inizia a sentire il passare degli anni. Il Captivate 09 è stato una buona occasione per vedere quali progressi sono stati apportati alla già solida base di partenza e capire se lo sviluppatore che affianca CapCom, Cavia Games, potrà introdurre qualche nuovo spunto d'interesse.

Leon e Claire un'altra volta assieme

Forse il migliore della trilogia originale, Resident Evil 2 poggiava buona parte della propria forza sulla grande qualità narrativa e l'ottima ambientazione, una città distrutta e invasa dagli zombie percorsa dai due protagonisti, Leon S. Kennedy e Claire Redfield, combattuti tra la necessità di scoprire i misteri relativi agli eventi raccontati e quella di sopravvivere ai continui attacchi dei non morti. La trama verrà ripresa in modo fedele anche se la presenza della cooperativa per due giocatori sullo stesso schermo imporrà alcune modifiche, essendo ora necessario mantenere il duo sempre unito. Tutto il lavoro fatto su Darkside Chronicles punterà dritto ad aumentare l'immedesimazione, togliendo innanzitutto la telecamera libera e caratterizzando la stessa da un andamento indeciso e pieno di cambi di direzione, con cadute, incertezze e sorprese pronte dietro ogni angolo, come se si usasse una handy cam, visualizzando per lunghi tratti sullo schermo uno dei due personaggi principali o l'arma mentre la si ricarica, così da evitare la sensazione di essere esterni all'azione. Il gameplay non avrà enormi innovazioni - non che ci sia un grande margine di modifica in tal senso - e cercherà di inietterà nuova profondità lasciando liberi di personalizzare le armi raccolte a seconda dello stile di combattimento preferito e alle specifiche del livello che si sarà in procinto di affrontare, con altre modifiche minori che coinvolgeranno il livello di difficoltà, ancora una volta selezionabile ma ora in grado di aggiustarsi dinamicamente in base alle capacità dimostrate dall'utente. Grande attenzione verrà poi riposta nell'elaborazione di eventi scriptati da affiancare all'interazione con alcuni elementi del fondale, soprattutto quelli esplosivi, e alla duplice natura di alcuni passaggi all'interno dello stesso livello, una sorta di bivi posti in posizioni strategiche per una superiore sensazione di libertà di movimento. Il livello visto, il primo in assoluto, ha evidenziato come le volontà sopra espresse e i cambiamenti apportati sembrino ben amalgamarsi alla presenza di un secondo personaggio, con lunghi dialoghi e l'incapacità di vedere se non nella direzione imposta ad aumentare non di poco la forza emotiva degli avvenimenti a cui si assiste. Se da una parte è stata infine confermata l'assenza di modalità online vere e proprie, dall'altra è quasi certa la disponibilità di classifiche all'interno delle quali sottoscrivere i punteggi ottenuti per poi confrontarli con gli altri giocatori sparsi per il mondo; un bonus che andrà ad affiancarsi ad altre piccole aggiunte come la quasi certa disponibilità di nuovi personaggi da utilizzare una volta terminata l'avventura.

Cronache di uno shooter oscuro

Graficamente il grosso del lavoro è stato fatto, come detto, sulla regia e le tecniche narrative - ci sarà anche una nuova versione della storica inquadratura stretta sulla porta che si apre - ma il fronte tecnico potrà comunque godere di migliorie rispetto al passato come un più efficace uso degli shader e degli effetti, a cui si aggiungerà una maggior quantità di poligoni visualizzati su schermo, sotto forma di ambienti più complessi e un maggior numero di nemici, e una grana sporca. Insomma non mancheranno le novità e se tutto dovesse andare per il meglio il già buon Umbrella Chronicles verrà superato, in qualità e, spera CapCom, anche in vendite.

CERTEZZE

  • Atmosfera ottima come sempre
  • Coinvolgente

DUBBI

  • La trama aggiungerà qualcosa?
  • Il Wiimote non è una light gun