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Rogue Legacy 2: il provato dell’Early Access

Rogue Legacy 2, seguito di uno dei più apprezzati roguelike in circolazione, è finalmente giocabile. Il titolo è però ancora lontano dal completamento, dunque oggi ne analizziamo le prime battute.

PROVATO di Aligi Comandini   —   22/08/2020
Rogue Legacy 2
Rogue Legacy 2
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A volte basta davvero poco per creare un videogioco memorabile: un'idea originale, una riproposizione di formule già note in forme alternative e interessanti, o anche solo un paio di meccaniche extra capaci di rinfrescare gameplay triti e ritriti. Con il primo Rogue Legacy, i Cellar Door Games sono riusciti con grazia a catturare proprio questa piccola scintilla, e a dar vita a uno dei roguelike (o "roguelite", se si considera che la progressione è in parte permanente) più apprezzati dagli amanti del genere. La loro creatura, dopo tutto, riusciva a equilibrare alla perfezione un elevato - ma comunque abbastanza equilibrato - livello di sfida a un'accessibilità superiore alla media, poiché ignorava in larga parte gli elementi gestionali, gli inventari complessi e i gameplay elaborati spesso visti in questa tipologia di giochi, in favore di un misto tra action e platform rafforzato da elementi GDR facilmente comprensibili. Eppure non era questa intuitività a rendere l'opera di Cellar Door speciale: la chicca era l'elemento caotico, quella casualità data alle varie partite dalla proceduralità e da un semplice tiro di dadi, che all'inizio di ogni run offriva ai giocatori vari discendenti del loro precedente personaggio morto... ognuno dotato di caratteristiche genetiche variabili. E per "variabili" non intendiamo colore di occhi, pelle e capelli, bensì tratti molto marcati, capaci di modificare l'esperienza: miopia, daltonismo, resistenza ai minimi storici per via dell'osteoporosi, e chi più ne ha più ne metta, in un continuo tentativo di controbilanciare le carte offerte dal caso e le abilità del giocatore.

Un'idea capace di rendere un gioco "solo divertente" a dir poco esilarante, che ad oggi ha assicurato l'arrivo di un attesissimo Rogue Legacy 2 su Steam. Peccato per un piccolo problema: anche se con molte più risorse a disposizione, i Cellar Door restano un team piccino e l'ambizioso seguito da loro creato oggi è ancora in pieno sviluppo (figuriamoci poi con il Coronavirus di mezzo). Il loro lavoro è pertanto disponibile in Early Access, con solo due biomi - o meglio, un bioma e mezzo - esplorabili e un singolo boss completato. Troppo poco per una recensione, ovviamente, ma non per trarre le prime conclusioni. Dopo aver testato il gioco per alcune ore, siamo pertanto pronti a descrivervene le potenzialità, sperando che risulti all'altezza del nome che porta.

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Meno classi, più caos

La prima cosa che salta all'occhio del nuovo Rogue Legacy è il netto passo avanti fatto nel comparto tecnico. Il seguito non è più in pixel art, ma ora vanta una grafica cartoon estremamente pulita e di ottima fattura, che mantiene forti similarità allo stile del predecessore pur mostrando una chiara evoluzione in ogni singolo aspetto. Certo, la grafica è cosa secondaria in un titolo simile, eppure fa piacere vedere che ci sono stati passi avanti da questo punto di vista, con ambientazioni molto più ricche, animazioni più fluide, e un ottimo colpo d'occhio generale. Se l'aspetto del gioco è sensibilmente migliorato, però, lo stesso non si può dire della sua struttura di base. Il primo Rogue Legacy era, come già detto, un roguelike procedurale dotato di una progressione permanente, legata a potenziamenti acquistabili ad ogni run. I livelli cambiavano ad ogni partenza, con posizionamenti dei boss randomizzati, e una discreta varietà di biomi con aumenti secchi di difficoltà per ognuno. Le opzioni disponibili nel primo gioco sono tuttavia in larga parte sparite in questo early access, che vanta solo quattro classi tra cui scegliere - cavaliere, barbaro, mago e ranger - e una manciata di potenziamenti passivi delle statistiche, oltre a soli due venditori di oggetti sbloccabili.

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Sia chiaro: la situazione è ovviamente solo temporanea. Non dubitiamo che l'intento dei Cellar Door sia quello di offrire una progressione simile, se non superiore, a quella del primo capitolo, con classi aggiuntive, e un numero maggiore di venditori... ma al momento Rogue Legacy 2 non ci mette molto ad esaurire i suoi potenziamenti, i suoi equipaggiamenti (ci sono soltanto due tipologie di armatura), e le sue rune passive. Qualche ora e sbloccherete tutto quanto, ottenendo una potenza più che sufficiente ad affrontare almeno il bioma principale. E, parlando di biomi, non lo abbiamo definito principale a caso, dato che in questa versione iniziale del titolo l'unica parte davvero strutturata e dotata di boss è quella introduttiva, e vengono offerti soltanto degli assaggi del secondo bioma (il ponte), e della zona ghiacciata. Assolutamente insufficiente per avere delle reali soddisfazioni, nonostante la sfida speciale disponibile dopo aver eliminato il primo e unico boss sia tutt'altro che una passeggiata, capace di far desistere anche molti giocatori veterani.

Rogue Legacy 2

Meglio aspettare?

Contenuti così risicati non fanno sperare in una release completa in tempi brevi (il prossimo update è previsto tra due mesi ma sarà tutt'altro che conclusivo), ed è evidente da subito come Rogue Legacy 2 voglia essere prevalentemente un "more of the same" del primo, con una struttura fondamentalmente identica in quasi tutto. Ciò detto, non mancano di certo le migliorie sensibili e le innovazioni, a partire dalla strutturazione procedurale dei livelli, più elaborata e interessante rispetto al primo capitolo. Per fare un esempio: in questo seguito nel primo bioma abbiamo trovato due artefatti (sparsi casualmente tra le stanze del castello, ma mai particolarmente vicini all'entrata). Indispensabili per continuare, i due oggetti del potere richiedono prove specifiche per essere ottenuti, studiate come livelli fissi con tanto di puzzle e sfide impegnative inserite a modino. I poteri ottenuti da questi artefatti non solo aggiungono al gioco una avanzamento vicino a quello dei metroidvania (con una struttura procedurale che si avvicina a quella parzialmente fissa vista in Dead Cells), ma la necessità di affrontare tali sfide ha permesso anche di creare livelli extra molto rifiniti, con momenti superiori al semplice salta e ammazza che si trova nelle varie stanze casualmente strutturate.

Rogue Legacy 2 Release Date Announced In New Gameplay Trailer

Per carità, questo non significa che gli algoritmi su cui il gioco si basa funzionino a casaccio: la proceduralità del primo bioma ci ha di rado creato problemi, grazie a un posizionamento sempre sensato dei nemici, e alla mancanza quasi totale di eccessi legati a trappole e ostacoli tra una stanza e l'altra. È evidente come il team abbia ben congegnato i limiti del sistema, e ci sia notevole potenziale per le peculiarità delle zone successive (gli incubi, entità da placare per evitare proiettili in faccia durante gli attacchi, erano già un'interessante presenza nel bioma ghiacciato). Molto bene, poi, la gestione delle peculiarità di ogni "erede": nonostante anche in questo caso sia chiara la mancanza di molte possibilità, le tante magagne dei nostri alter ego sono riuscite a rendere le nostre partite tanto assurde quanto accadeva in passato, con peraltro una maggior presenza di fattori dotati contemporaneamente di pro e contro. Nel primo Rogue Legacy, infatti, il più delle volte si tendeva ad evitare problematiche genetiche pesanti, che divenivano solo tediose a forza di avanzare; qui invece sembrano aumentati di brutto gli status passivi con bonus annessi, e più negativa risulta una caratteristica, maggiore sarà la percentuale di oro ottenuta durante una partita.

Se da una parte vorrete comunque evitare le vertigini, che ribaltano lo schermo, o la sfocatura derivante dalla miopia, potreste invece cercare attivamente personaggi con malus alle statistiche complessive in cambio della rigenerazione del mana, o guerrieri con enormi bonus al danno in cambio di metà dei loro punti vita. Si tratta di un bel cambiamento rispetto al gioco originale, e abbiamo davvero apprezzato l'originalità di certi status, dunque non vediamo l'ora di vedere come sapranno sbizzarrirsi gli sviluppatori a gioco completo.

I contenuti risicati di questo early access rendono magari difficile coglierlo subito, ma Rogue Legacy 2 ha già eliminato alcune delle mancanze del suo predecessore, spianando la strada per un titolo sensibilmente più curato, variegato e bilanciato, nonostante la chiara volontà di rimanere molto vicini alle basi poste in passato. Impossibile al momento valutare esattamente fino a che punto i Cellar Door sapranno spingersi, ma notare già da un singolo bioma tali migliorie, e un bel po' di sano potenziale extra, dimostra l'evoluzione del team alle redini del progetto. Ora resta solo da capire quanto ci vorrà per il completamento del tutto. Purtroppo, temiamo che l'attesa non sarà breve

CERTEZZE

  • Chiare migliorie alla gestione dei tratti degli eredi, all'elemento procedurale e alla struttura
  • Graficamente più pulito e piacevole
  • La formula di fondo è sempre uno spasso

DUBBI

  • Al momento pochissimi contenuti in early access