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Rogue Ops

Un nuovo stealth game è in dirittura di arrivo per PlayStation 2: dopo Solid Snake e Sam Fisher, tocca ora a Nikki Connors tagliare qualche gola e salvare il mondo senza che nessuno se ne accorga...

ANTEPRIMA di La Redazione   —   10/11/2003
Rogue Ops
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In the year 2003 Nikki will kill...

Citando un po' la trama di uno dei più recenti (e brutti) film con Arnold Scwhartznegger, Danni Collaterali, Kemco non avrà a sua disposizione il genio di Hideo Kojima, ma sembrerebbe essere stata in grado di fornire a Rogue Ops un plot più che interessante. La protagonista (sì, è una lei) di Rogue Ops si chiama Nikki Connors, e ha perduto il marito e la figlioletta, coinvolti in un attentato ad opera del gruppo terroristico Omega19. In cerca di vendetta, Nikki entra nella squadra speciale anti-terrorismo Dark Phoenix, diventandone in breve uno dei più micidiali ed esperti agenti segreti. Ma non tutto è ciò che sembra... Ecco dunque che Rogue Ops getta le sue premesse ludiche fin dalla trama: Nikki Connors è un agente segreto, deve muoversi in silenzio, scivolare nell'ombra, agire con cautela e compiere i suoi compiti senza farsi scoprire. Perchè tutto può farla scoprire. Uccidete un uomo a colpi di pistola. Magari nessuno ha sentito niente, ma dovrete comunque spostare il cadavere, il quale lascerà sul terreno chiare macchie di sangue... e se qualcuno le vede, saranno guai. Allora, come fare a liberarsi di quella guardia invadente che sta pattugliando la zona? Ecco che entra in gioco uno degli aspetti più innovativi e interessanti di Rogue Ops: muovendosi furtivamente alle spalle dell'avversario, apparirà una barra che indicherà il vostro livello di stealth, più sarà carica più facile sarà eseguire un'apposita serie di input quando tenterete di attaccare il nemico a tradimento; sbagliando la combinazione di tasti, sarete scoperti ed uccisi, eseguendola correttamente, invece, metterete definitivamente KO il vostro simpatico quanto inopportuno amichetto, senza versare una goccia di sangue. La caratteristica più interessante di Rogue Ops è quindi la varietà delle soluzioni applicabili alle varie sfide: si può entrare in una stanza spianandosi la strada a suon di proiettili, come si può tendere imboscata ai vari nemici impiegando più tempo ma rischiando meno la pelle. Nikki, comunque, è armata di tutto punto per ogni evenienza, tra pistole, fucili di precisione, bombe e quant'altro occorra a scatenare una piccola guerra controffensiva, ricordandosi sempre però che troppo rumore potrebbe attirare nemici che, a loro volta, potrebbero chiamare a raccolta altri scocciatori, seguendo un meccanismo che chi ha giocato Metal Gear Solid 2 ricorderà fin troppo bene.

Rogue Ops
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Previsioni per il futuro

Rogue Ops, a prima vista, si presenta graficamente più che apprezzabile. Le animazioni di Nikki e dei suoi avversari sono fluide e realistiche, i modelli poligonali sono dettagliati e si sprecano tocchi di classe grafici decisamente piacevoli, come l'illuminazione ben realizzata e tanti altri piccoli dettagli. D'altra parte, giocando ci si rende conto che Kemco ha ancora parecchio codice da sistemare: la telecamera, per esempio, è fissa alle spalle di Nikki e per quanto si comporti piuttosto bene, a volta capita che dia letteralmente i numeri, infastidendo il giocatore nei momenti più critici. Anche la fisica e l'algoritmo di collisione necessitano di qualche miglioramento, sopratutto quando giocano un ruolo così fondamentale in un titolo dove la precisione millimetrica degli spostamenti è di grandissima importanza. A questo proposito, è giusto anche denotare una certa lentezza nella risposta ai comandi, che unita a vistosi cali di frame porta troppo spesso al game over. Il doppiaggio, invece, si dimostra ben realizzato e convincente, così come la colonna sonora. La domanda a questo punto è: riuscirà Rogue Ops a sfidare apertamente i pilastri del genere? Tecnicamente c'è molto da sistemare, ma in quanto a idee e spunti originali, Rogue Ops potrebbe anche insegnar loro qualche nuovo trucco del mestiere.

Rogue Ops
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E' Metal Gear Solid? No, mancano le crisi esistenziali. E' Splinter Cell? Dalla fisionomia del protagonista non si direbbe, o meglio, a Sam Fisher dovrebbe essere cresciuto il petto, altrimenti. Allora cos'è? La risposta è, per l'appunto, Rogue Ops. Realizzato da Kemco, Rogue Ops si propone come un'interessante alternativa ai due arcinoti action/adventure, chiamati anche "stealth game" per la componente, per l'appunto, stealth che li contraddistingue, cioè la possibilità (e talvolta l'obbligo) di agire nell'ombra, cercando di fare attenzione a non farsi scoprire dai nemici mentre si risolvono i vari obbiettivi. Rogue Ops, ispirandosi sopratutto a Splinter Cell, porta interessanti innovazioni in questo genere sempre più popolare.