Chi fa da se fa per tre... o no?
In base alle situazioni di gioco avremo a disposizione una serie di direttive da impartire, sia con il pad sia tramite l’Xbox Communicator dello starter kit Xbox Live (o la versione personalizzata per Rainbow Six 3, in vendita con il gioco in un bundle creato da Ubi Soft ), grazie al supporto per il riconoscimento vocale implementato dai programmatori.In merito a questo aspetto, nella versione italiana ho riscontrato qualche problema nell'effettuare due specifici comandi al team, ovvero “Regroup“ e “Move”, che devono essere pronunciati correttamente in inglese per essere riconosciuti, oppure in sostituzione a “Move”, consiglio di usare il comando di default “Via via via“ o la sua versione inglese “go go go“.Per tutti gli altri ordini, invece, il sistema di riconoscimento funziona senza problemi evidenti ed accetta pronunce anche molto “italianizzate”, a patto di non farci sentire dal nostro insegnante di inglese…pena la bocciatura a qualunque esame ed espulsione dal corso.Molto utile il comando “Zulu“, che permette di assegnare una serie di azioni da eseguire in maniera ritardata: solo noi premeremo il pulsante bianco del Gamepad, in questo modo sarà possibile effettuare azioni coordinate con il nostro team anche se ci si trova in due locazioni differenti nel livello.Fondamentali le routine selezionabili in prossimità di una porta, con varie opzioni disponibili dalla banalissima “fai aprire la porta ad un tuo compagno”, fino a quelle di assalto, come “Fai saltare la porta, getta una granata accecante e ripulite l’area“. Rainbow Six presenta, come da tradizione, una gamma veramente ampia di armi ed equipaggiamento, dalla pistola precisa e parca di munizioni al lancia granate, passando per granate a frammentazione, esplosivo al plastico o gli utilissimi “Flash” accecanti. Il design nei livelli comprende una grande alternanza di spazi aperti in villaggi o centri urbani e sezioni completamente in interni, spingendo quindi ad una doppia impostazione di strategia utilizzabile, con attenzioni particolari alla salute fisica nostra e della squadra, in quanto non ci saranno kit medici sparsi da raccogliere per rimediare a situazioni difficili.Per quello che resta forse l’aspetto più critico di qualunque port Pc-Console, soprattutto nel campo degli Fps, ovvero la precisione nella mira, i programmatori hanno utilizzato un sistema simile a quello presente in Splinter Cell e Ghost Recon. Un cursore circolare che si allarga o restringe in base ai nostri movimenti, coprendo un’area maggiore quando siamo immobili, rendendo quindi più facile abbattere il bersaglio.Il sistema di controllo è perfettamente gestito dal pad Xbox, che si conferma particolarmente adatto a questo genere di gioco, grazie alla precisione degli stick analogici, unito alla generosa quantità di tasti disponibile. In Rainbow vi sono 3 livelli di difficoltà selezionabili ad inizio della campagna, che permettono di adattare il gioco ad ogni tipo di utenza, a livello Recluta ci si può avventurare anche in sortite personali, mentre a livello Elite si raggiunge la vera dimensione di un Fps tattico come Rainbow Six. L’intelligenza Artificiale ricreata in Rainbow Six è più che buona, ma non esente da piccole imperfezioni, presentando situazioni in cui terroristi e compagni agiranno in maniera perfetta, con un alto grado di realismo come nel vedere i nemici cercare riparo dietro ad oggetti, oppure osservare le movenze del nostro team che cerca di coprire gli angoli caldi presenti sullo schermo ed altre occasioni in cui l’IA potrebbe essere decisamente più efficiente e meglio gestita.
Tecnicamente parlando
Nota di merito a Ubisoft per quello che riguarda la fisica implementata, in parte derivata dall’esperienza fatta con Splinter Cell. La realizzazione di superfici mobili, ad esempio, come tende, bandiere o corde in parte esclusiva per questo titolo, oppure l’utilizzo del “Rag- Doll” applicato ai vari modelli, grazie al quale non solo i danni ad un nemico saranno localizzati, quindi una ferita agli arti sarà meno problematica rispetto ad un colpo mortale in piena testa, ma tutto il corpo reagirà in base alla posizione in cui è stato colpito o a dove si trova nel livello: se uccideremo qualcuno su una sporgenza il corpo cadrà in maniera del tutto naturale oppure scivolerà per le scale proprio come farebbe nel mondo reale, adattandosi alla superficie degli scalini o delle pareti. Anche nel motore grafico Rainbow non delude le aspettative, rappresentando un netto salto generazionale rispetto a Ghost Recon. L’engine derivato dal codice di Unreal è arricchito dal sistema di illuminazione dinamica vista in Splinter Cell. Pur non rappresentando lo stato dell’ arte nel suo campo, l’aspetto tecnico non presenta particolari lacune, frame rate solido a 30 fotogrammi per secondo, texture ad alta risoluzione, con qualche rara eccezione, i già citati effetti di luce ad alta qualità, buona pulizia video ed utilizzo di vari filtri per la visione notturna e termica, uniti a qualche new entry come gli effetti prodotti dai Flash accecant, o dalla nube particellare dei fumogeni che producono risultati convincenti. Qualche riserva va registrata solo per alcune animazioni non proprio fluide. Il reparto sonoro è promosso, con un’ottima implementazione dell’ audio posizionale tramite il Dolby Digital 5.1 e grazie alla qualità degli effetti sonori riprodotti. Molto apprezzata la scelta di avere le voci dei nostri compagni tramite l’auricolare dell’ Xbox Communicator, a patto sia collegato al pad, aumentando il realismo della situazione.
Tecnicamente parlando
Esperienze Live...
Come già detto, se Rainbow Six è un’ottima scelta come gioco single player, per chi cerca divertimento in multiplayer ed in particolare online, il gioco Ubi Soft diventa una vera e propria Killer Application. Nel multi giocatore sono possibili diverse opzioni, sia in modalità cooperativa con altri tre giocatori, sia in scontri diretti con un massimo di 16 giocatori supportati. La pesantezza del codice per il gioco online, presente in ghost recon, poi rivista nella sua espansione Island of Thunder, è stata ulteriormente modificata. Rainbow Six si dimostra meno esoso di banda necessaria rispetto ai suoi predecessori con il risultati tangibili per tutti gli utenti. Ovviamente presente la possibilità di usufruire in futuro di download aggiuntivi via Xbox Live, come livelli o equipaggiamenti nuovi, e lo scontato supporto vocale per parlare con gli altri giocatori. Presente inoltre anche il cosiddetto Live Aware, ovvero la possibilità di essere sempre collegati con Xbox Live anche quando si sta giocando una missione offline: in questo modo se un utente presente nella lista amici si collega ad Xbox Live può mandarvi un invito online.
Tecnicamente parlando
Commento
Ubisoft con Rainbow Six 3 porta su Xbox una delle serie più apprezzate nel mondo Pc, e lo fa ottenendo risultati eccellenti. RS3 non presenta difetti rilevanti in nessuno dei suoi aspetti, il gioco mantiene tutte le aspettative che si portava sulle spalle, rappresentando di fatto uno dei migliori titoli disponibili per Xbox Live e un valido prodotto offline. L’aspetto grafico non è il top di tutta la lineup Xbox, e sono presenti alcune piccole imperfezioni nell’Intelligenza Artificiale di nemici e squadra d’assalto, o nel riconoscimento vocale di determinati comandi, ma nessuno di questi riesce a compromettere l’alta qualità del gioco, che è promosso senza riserve.
In merito a Rainbox Six 3 e Xbox Live ricordiamo che è attualmente attiva un'offerta per chi si vuol abbonare al servizio Premium Gold di Multiplayer.it che mette a disposizione un abbonamento annuale + 1 kit Xbox Live a soli 49,90€! (Maggiori informazioni)
- Pro:
- Killer application sul Live
- Buona realizzazione tecnica
- Gameplay coinvolgente
- Contro:
- Riconoscimento vocale non infallibile
- Piccole lacune nell'IA
Dopo Ghost Recon e Splinter Cell , ecco il terzo esponente della serie Tom Clancy arrivare su Xbox: Rainbow Six 3 è ora disponibile anche nei negozi Italiani e, come i suoi fratelli prima di lui, non passerà sicuramente inosservato. Nel gioco indossiamo i panni di Domingo “Ding“ Chavez, comandante di una task force formata da tre tra i migliori elementi del gruppo Rainbow Six, pronti ad eliminare ogni minaccia terrorista tipica delle ambientazioni create da Tom Clancy. Se Splinter Cell era pensato per l’azione single player e Ghost Recon fortemente improntato verso il multiplayer puro, cosa dimostrata anche dal suo grande successo su Xbox Live, in Rainbow Six 3 ci troviamo davanti ad un prodotto ancora più completo ed omogeneo, che riesce ad unire un’ottima sezione Offline, superandosi in versione multigiocatore e collocandosi al vertice della lineup Xbox Live.La modalità principale, la classica Campagna, è formata da 14 missioni da portare a termine nei loro vari obiettivi e, a differenza di Ghost Recon, non potrete cambiare personaggio durante lo svolgersi delle missioni, restando quindi legati a Ding. Una delle caratteristiche più apprezzate di Rainbow Six, è l’impostazione tattica e ragionata dell’azione, totalmente differente rispetto ai normali First Person Shooter, in cui ci si getta all’ assalto, basando tutto sulla precisione di tiro e sui propri riflessi. Portare a termine le missioni senza l’aiuto di nostri compagni è probabilmente possibile, ma enormemente più complicato, e tutte le varie azioni potranno essere effettuate, sotto il nostro comando, anche dagli altri agenti operativi.