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Daje al terrorista!
La missione in single ci vede alle prese (da soli) contro un intero team di terroristi, con il buio della notte e la sola luce della luna ad illuminare fiocamente i resti di una vecchia città, semi-sepolta dal deserto, dove i medio-orientali si sono arroccati. Fortunatamente avremo come supporto un paio di occhialoni per "visite" notturne, che visualizzeranno il nostro percorso in una serie di tonalità verdastre, oppure potremo utilizzare una torcia installata sulla canna del nostro fedele M4: il cono di luce risultante sarà discretamente ampio, ma illuminerà soltanto la zona dove punteremo la nostra arma, lasciando il contorno pericolosamente in ombra.
Esiste la possibilità di raccogliere le armi lasciate a terra dai terroristi "freddati", a patto di sostituirle con la nostra (è possibile usarne, infatti, soltanto una primaria ed una secondaria). Un supporto vocale via etere, ci avvertirà dei pericoli "imminenti" oppure di una zona fondamentale raggiunta ed aggiornata sul nostro note-book; il problema è che la mappa della città ivi impressa è davvero "minuscola" e non v'è possibilità alcuna di zoomare, costringendoci ad ignorarla (pena perdita totale della già affaticata vista) e ad orientarci da soli, grazie al nostro fine istinto di cacciatori (ouch ... mi sono sparato ad un piede!).
Le armi in possesso sono quelle classiche della Delta Force e dei terroristi medio-orientali, con Mp5 e Ak47 a far da "rappresentanti" alla categoria. Alcune di queste armi (come il lancia-granate a tamburo) sono riprodotte con dovizia di particolari, soprattutto all'atto del caricamento delle munizioni. Esiste infine, a seconda del tipo di arma, diverse modalità di sparo (single, burst o auto) oppure uno zoom, a distanza variabile o fissa.
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Daje al terrorista!
Per quanto riguarda il multiplaying, nel sotto-menu "lobby" è possibile scegliere il personaggio (diversi militari, terroristi, guardie del corpo, civili, hoolygans, ecc..) con le armi primarie e secondarie selezionabili, ed il tipo di protezione da indossare (nulla, armatura leggera ed armatura pesante), che influisce sulla velocità dei movimenti. Shadow Force è stato provato in LAN con quattro computer diversi ed ha dimostrato un netcode abbastanza efficiente (alla faccia di quello di Aliens VS Predator 2, che invece sprizza lag e bug da tutti i pori!). Da precisare che il menu lobby può inizialmente confondere per come è stato suddiviso, quantunque all'interno di un partita in multi sia possibile cambiare (tramite il tasto F8) direttamente sul campo di battaglia, le armi ed il personaggio (il "refresh" non avviene istantaneamente ma dopo che si è stati "uccisi").
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Tecnicamente parlando ...
Incominciamo con il dire che il gioco ha un esauriente menù di configurazione, che permette di "calibrare" grafica ed audio in base alle proprie risorse di sistema. Il filmato di presentazione iniziale, relativo alla FUNLabs, fa ben sperare per l'alta qualità del video, ma ben presto si capisce che è stato riprodotto con un programma di grafica 3D esterno, e non con il motore del gioco.
La grafica che contraddistingue Shadow force è di chiara fascia "budget", anche se il motore fisico proprietario è di ottima qualità, dato che "anima" le morti dei personaggi e li rende simili agli "sbullonati" dei crash-test delle automobili! Più di una volta vi sganascerete dal ridere, osservando come "rotolano" per terra i corpi senza vita (a volte rimangono letteralmenti appesi e piegati in due sui balconi, e dopo un pò scivolano e cadono, sbattendo pesantemente sulla strada e continuando a rotolare, se il terreno è in pendenza!). I "constraints" delle giunture, inoltre, sembrano liberi da qualsiasi vincolo, pertanto i corpi assumeranno delle pose "raccapriccianti", con le gambe e le braccia piegate in maniera innaturale! Si passa più tempo ad osservare i morti che a farne (soprattutto nel multiplaying)!
Un altro tocco d'arte lo aggiungono i coni di luce delle torcie installate sulle armi: se li puntate direttamente sul viso dell'avversario, lo abbagliarete quel tanto da distrarlo e farlo fuori impunemente. Il rovescio della medaglia è che il cono di luce, illuminando la zona, indica chiaramente la vostra posizione ed annulla l'effetto sorpresa nelle imboscate. Comunque le flare e i fasci luminosi sono riprodotti davvero magistralmente!
Il sonoro degli spari, invece, è sotto la media dei giochi simili, e ben presto si cercherà il volume del "weapons" per aumentarlo, per riuscire almeno a compensarne la bassa qualità, che li rende davvero troppo "striminziti".
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In conclusione
La missione in single mette in risalto un'intelligenza non troppo fine dei bots, che in alcune occasioni sembrano muoversi "random" per la mappa, ed anche se si coprono dietro ai muri o camminano carponi, sono generalmente inferiori alla media (è inutile... quelli di Half-Life rimangono ancora i migliori in assoluto!). Le partite in multi, invece, sono consigliate ad un gruppo di giocatori che si vuole soltanto divertire senza dar troppo conto alla grafica o al sonoro (l'attenzione era tutta rivolta al giocatore che impersonava Bin Laden, che era braccato e ucciso sadicamente per tutta la durata del lanparty!). La versione finale conterrà dieci missioni (quasi tutte del tipo "intrufolati nella base nemica ed uccidi tutti più il boss") e una dozzina di mappe per il multiplayer, con quattro diverse modalità di gioco (deathmatch, team deathmatch, capture the flag e survivor). Il prezzo "budget" lo renderà più appetibile, anche se tecnicamente mostra qualche deficienza sparsa qui e la.
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Ombre mortali sul Medio-Oriente
Potrà non sembrarvi vero, ma Shadow Force è sinora il primo first person shooter dedicato espressamente alla guerra "Enduring Freedom", che si è avuta in Medio-Oriente in questi ultimi mesi.
Il contenuto del demo si limita ad un livello in single-player (ambientato di notte, in un paesino "sgarrupato" del tutto simile a Kabul o a Kandahar, con case mono-piano frantumate, tetti piatti e vicoluzzi cosparsi di sabbia desertica) e due mappe multiplayer ("DM-Warfare", dove si è totalmente immersi in una città medio-orientale post-bombardata e "CTF-Temple", mappa simmetrica semplicissima e povera di poligoni, con due colline collegate da un ponte, che porta alle rispettive basi con la bandiera.).
Tre sono le modalità di gioco multiplayer presenti nel demo (Deathmatch, Team Deathmatch e Capture The Flag) delle quattro totali della versione completa, che includerà anche la modalità Survivor.