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Silver

Verso la metà del 1999 fa la sua apparizione per p,c un gioco di ruolo unito ad elementi tipici di un gioco d’azione chiamato Silver, programmato dalla sempre più enorme (in termini di acquisizione di software house sotto il suo marchio) Infogrames; anche se può ingannare, il nome del titolo non è rivolto al nome dell’eroe ma al supercattivone di turno che deciso a prendere moglie, fa rapire tutte le donne del villaggio nel quale vive pure David, biondo protagonista del gioco in questione.

ANTEPRIMA di La Redazione   —   14/10/2000
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Ahh, le donne!

L’aspetto grafico, che a tratti può comunque piacere, non rende giustizia al 128 bit di Sega dal quale ci si aspetta molto di più come potenza grafica, visto che gli sprite, realizzati appena sufficientemente, con un numero di poligoni non certo elevato, dimezzano la fluidità, da 60 a 30 fps, se presenti in quantità non certo esagerate; le magie, per quanto alcune sono discretamente realizzate (soprattutto quelle che ricordano le Summon/G.F di Final Fantasy), la qualità media non si discosta da quella degli sprite mentre i fondali presentano alcune locazioni renderizzate molto bene (l’arco all’estremità di un ponte che fulmina chi ha un cuore malvagio è un chiaro esempio, così come il telescopio che David userà dopo lo scontro col primo boss, il re degli imp) ma anche alcuni fondali dove sembra che ci siano meno di 20 colori su schermo. Diciamo che se su pc una grafica così (sempre tenendo a mente la sua uscita un anno e mezzo fa) fa la sua bella figura ,ma su Dreamcast, dotato di un chip grafico Videologic capace di regalarci una conversione perfetta come Ferrari 355, la cosa infastidisce un pochetto! Le musiche, quando presenti, denotano una certa cura e passione ed anche se non sono di Nobuo Uematsu (autore di tutta la colonna sonora della saga di Final Fantasy e del mitico Chrono Trigger), sono sicuramente orecchiabili e rendono bene l’idea della situazione che si sta vivendo, sia un combattimento con un enorme drago blu, sia se state inseguendo un dannatissimo troll che vi ha promesso di darvi il suo tesoro in cambio della salvaguardia del suo fondoschiena J; effetti sonori nella norma e un ottimo doppiaggio (come preannunciato qualche riga più in alto è solo in francese) completano un più che galvanizzante reparto sonoro ma quello che conta in un rpg non è un fondale 2d o 3d che sia, né la presenza di una schitarrata rock o altro ma di una trama coinvolgente, personaggi che quasi entrano a far parte della nostra vita, un ottima interfaccia e una buona longevità ed ora, analizzeremo questi aspetti cruciali uno alla volta. La trama, complice anche la già menzionata soporifera intro in fmv, all’inizio non sembra promettere granchè ma a poco a poco, col passare degli avvenimenti, vi sentirete sempre più partecipi a mano a mano che andrete avanti, che vi si uniranno nuovi amici (come Sekune) ed altri (come il vostro nonnino che sarà il vostro primo alleato) che se ne andranno, nel bene (decideranno di stare per conto loro) o nel male (moriranno L).

Silver
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Lottare per la libertà

I personaggi, nella miglior tradizione Square, a tratti sembrano aver vita propria e già dopo un po’ avrete capito la psicologia di ogni personaggio (ad es. David è molto impetuoso e impulsivo e il nonno sapendolo lo aiuta nella sua impresa, non dicendogli però come abbia perso suo padre proprio per la sua impulsività…..), tanto che quasi vi capiterà di prevedere la sua successiva frase o azione (a me succedeva sempre con Zell di FF8, il gallinaccio come lo apostrofava Seifer J). L’impostazione di gioco, molto più assimilabile ad un action game che ad un rpg viene subito messa in evidenza dai primi momenti di gioco quando sotto forma di apprendimento di nuove teniche il nonno di David ci fa vedere come con la combinazione del tasto dorsale destro e l’analogue stick si possa attaccare frontalmente, di lato o parare i colpi mentre più avanti inizieremo ad usare anche le magie, la cui esecuzione è molto difficile se siete in mezzo a una vasta schiera di nemici, soprattutto nel caso si voglia colpire un determinato nemico e non pìù sprites possibile (qui la differenza con tastiera e mouse si sente); col tempo le cose comunque migliorano leggermente e nelle circa venti ore di gioco la magia è a tratti fondamentale, soprattutto con determinati boss (il drago blu, il re degli imp e il signore dei ghiacci tra tutti). In definitiva un gioco discreto, aiutato dal fatto che non c’è ancora la concorrenza spietata che si verrà a creare con l’arrivo in Europa di Phantasy Star Online e Grandia 2 e consigliato comunque a chi vuole più azione che elementi da rpg, essendo questi molto ridotti, ricordando a tratti un picchiaduro a scorrimento…..se volete un solido rpg il mio consiglio è quello di aspettare la fine dell’anno quando saranno disponibili questi 2 titoloni, sperando che non ritardino ulteriormente ma se nel frattempo volete una bell’avventura, …..beh, accomodatevi pure J.

Silver
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Lottare per la libertà

PRO:
Sfondi davvero belli
Ottimo sonoro

CONTRO:
Non è un RPG puro
Intro non all'altezza

Argento vivo

Nonostante il titolo in verità fosse un gioco d’azione con qualche elemento rpg di discreta fattura, si comportò bene in termini di vendite e ora cerca di fare altrettanto su Dreamcast. Il full motion introduttivo, di qualità a tratti altalenante è sinceramente noiosissimo (e non è tra le più brevi) introduce lo stregone Silver come un essere immortale dotato di poteri magici notevoli. Finita la presentazione potremo abilitare i 60hz (se possibile, ma oramai chi non ha un buon tv color o monitor?) così come i sottotitoli in italiano (o inglese o francese) visto che l’unica lingua parlata è il francese (vi aspettavate che dicessi inglese,vero?J). Immersi nel gioco la grafica ricorda tantissimo quella degli episodi di Final Fantasy per Playstation e pc, (ovvero il settimo, l’ottavo e il nono episodio della serie; quest’ultimo per ora disponibile qua da noi solo tramite importazione parallela): personaggi poligonali che si muovono attraverso fondali renderizzati, precalcolati