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Sonic Heroes

Dopo la discesa nel limbo della mediocrità con i due episodi tridimensionali per Dreamcast e GameCube, Sonic torna sul mercato delle console casalinghe con un titolo originale che rievoca i fasti delle avventure a 16-bit...

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   28/01/2004
Sonic Heroes
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Sonic Adventure 3?

Sonic Heroes è un seguito diretto di Sonic Adventure 2, ma il nuovo titolo già ci da' qualche indizio relativo sia alla trama che alla struttura ludica. In Sonic Heroes, infatti, il filo conduttore è il nuovo attacco del Dottor Eggman alla Terra, che però sarà affrontato da quattro gruppi separati di "eroi": Sonic, Tails e Knuckles dovranno correre contro il tempo per fermare i piani del malvagio scienziato, come sempre; Amy Rose, Creamie e Big, invece, si metteranno alla caccia di Sonic la prima per convincerlo a fidanzarsi con lei e gli altri per recuperare i loro cuccioli; Rouge, E-123 Omega e un redivivo ma smemorato Shadow (ricordate il finale di Sonic Adventure 2, con Shadow che sembrava bruciare nell'atmosfera per salvare la Terra?) tenteranno di vendicarsi delle malefatte di Eggman; infine, Espio, Vector e Charmie dell'agenzia investigativa Chaotix saranno guidati da una misteriosa voce in un'indagine che si intreccerà con le storie degli altri personaggi. Ci troviamo quindi di fronte a una trama frammentata in quattro principali sequenze narrative autonome che si intrecciano fra loro formando una storyline non complessa o coinvolgente quanto quella di Sonic Adventure 2 ma più fresca e intrigante...

Sonic Heroes
Sonic Heroes

The Way of the Heroes

Sonic Heroes, come si diceva, si riavvicina alla vecchia scuola di Sonic, dove la frenesia e la velocità la fanno da padrone nei livelli di gioco, a costo di renderli quasi incomprensibili ma sostanzialmente lineari. Se da questo punto di vista ci troviamo di fronte a un platform tridimensionale tutto sommato "classico", tutto cambia quando ci si rende conto di come funzioni realmente il gioco. In buona sostanza, il giocatore non prende il controllo di un personaggio per volta ma... di un'intera squadra, composta da tre personaggi per Team, due dei quali seguono, controllati dal computer, il leader del gruppo sul quale ha controllo diretto il giocatore stesso. Basilarmente ogni squadra si compone quindi di un membro dedicato al platforming e alle corse sfrenate per i livelli, un altro in grado di volare e trasportare il gruppo e un terzo abbastanza forzuto da contrastare i nemici a suon di cazzotti. Ogni membro della squadra dispone quindi di abilità peculiari che permettono di avanzare nei livelli e nelle strutture vagamente puzzle che assumono man mano che si procede, ponendolo come leader del trio: il cambio del leader conduce ad assumere tre diverse formazioni del trio (Speed, Fly e Power) e avviene premendo semplicemente un tasto e spostando ciclicamente la posizione del leader attuale, cosa che inizialmente genera un po' di confusione nella gestione del Team ma che in breve si padroneggia con estrema facilità. Una volta presa confidenza con i comandi e con l'enorme quantità di azioni eseguibili (dagli attacchi volanti al volo, dalle mosse speciali all'interazione con alcuni elementi dello scenario) il design dei lunghissimi livelli si mostra in tutta la sua potenza e varietà: numerosissime strade alternative si pongono davanti al giocatore man mano che si procede nell'esplorazione, forse fin troppo suggerite dal gioco stesso e da piccole icone a forma di monitor fluttuante che ogni volta che sia necessario indicano quale formazione del Team sia più adatta a intraprendere la nuova via. Il problema di questo ingegnoso sistema di gioco risiede nella sua stessa strutturazione: ci si ritrova a percorrere gran parte dei livelli ad altissima velocità, senza quasi mai fermarsi, in puro stile Sonic, per poi arrestarsi bruscamente per adattare il Team al nuovo percorso da intraprendere, che nel caso delle sezioni di volo per esempio si rivela spesso lento e diventa quasi un'interruzione della corsa. Da segnalare la differenziazione del level-design di Team in Team, che influenza la difficoltà del gioco: mentre il Team Rose presenta i livelli più facili, il Team Sonic richiede un'abilità intermedia per completare il gioco, a differenza del Team Shadow che presenta stage più complessi e difficili e del Team Chaotix che propone vari modi di completare ogni schema (recuperando degli oggetti sparsi per la zona, ad esempio). Per il resto, Sonic Heroes mantiene gli elementi più caratteristici della serie: gli anelli da recuperare e che sono l'unico scudo contro gli attacchi nemici (un contatto con un elemento ostile farà perdere all'Eroe in questione tutti gli anelli raccolti rendendolo vulnerabile a un secondo colpo mortale), i monitor che contengono anelli o bonus, i nemici da abbattere in vario modo e utilizzando le abilità dei propri personaggi, i trampolini elastici, le pedane accelleratrici e chi più ne ha più ne metta. Interessante l'introduzione di alcui upgrade che aumentano le capacità dei membri del Team (per esempio, permettendo di volare più a lungo o attaccare con più potenza) e di un indicatore che, una volta carico, permette di lanciare un attacco speciale in grado di annientare tutti i nemici sullo schermo (ma dall'utilità un po' dubbia). Non mancano nemmeno i classici livelli bonus da sbloccare recuperando particolari chiavi nei livelli e che permettono di conquistare se completati gli Smeraldi del Caos e i boss di fine livello, da sconfiggere attuando strategie sempre diverse e facendo risorsa alle abilità combinate della squadra.

Sonic Heroes
Sonic Heroes

Sonic Style

Tecnicamente Sonic Heroes si rivela un titolo più che buono, minato da pochissimi difetti. In generale, ciò che impressiona di più sono i 60 frame per secondo costanti che caratterizzano la progressione negli enormi livelli progettati da Sega, vasti, dettagliati e pieni di elementi poligonali di ottima fattura, realizzati ricalcando le ambientazioni più classiche della serie: l'isola sperduta nel mare, la caotica città iper- tecnologica, la fabbrica di robot e via dicendo. In ogni stage sono presenti in numero generoso le classiche giravolte e i percorsi da montagne russe che hanno fatto la storia della serie e che permettono di ammirare incredibili sequenze mozzafiato, durante le quali la telecamera si ancora nella posizione più adatta a seguire l'azione senza confondersi e mantenendo sempre un certo controllo sul gruppo. C'è da dire però che la stessa telecamera sembra paradossalmente trovare più difficoltà nel seguire l'azione ogni qual volta subisca un arresto improvviso, richiedendo l'azione del giocatore sui dorsali per posizionarla nel modo migliore. Per quanto riguarda i modelli poligonali, apparentemente modellati da un numero essenziale di poligoni, appaiono a un'occhiata più attenta dettagliati e ottimamente animati, sopratutto nel caso dei vari Heroes, che godono peraltro di una splendida texturizzazione (basti guardare il gioco di luce sulla superficie che modella Sonic o Shadow), che li rende per così dire "plasticosi" e stilizzati. Sul versante sonoro, ad accompagnare l'avventura troviamo i classici temi scanzonati della serie e le ormai immancabili canzoni vagamente rockettare introdotte con Sonic Adventure, mai fastidiose e sempre adatte alle situazioni, anche alle più caotiche (vedi il motivetto che accompagna lo splendido livello del casinò). Il doppiaggio ricalca quello dei due episodi Adventure: pochi doppiatori validi, gli altri sembrano sforzarsi per dare una voce più ridicola possibile ai vari personaggi, più fastidiosa che volutamente infantile.

Sonic Heroes
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Commento

Dopo il fallimento della rivoluzione tridimensionale di Sonic con i due Sonic Adventure, Sega sembra essersi rimessa in carreggiata sfornando un episodio del suo franchise più importante che, paradossalmente, si rifa' ai grandi capitoli bidimensionali del passato e ai più attuali Sonic Advance. Sonic Heroes é un platform adrenalinico, frenetico, caratterizzato da una strutturazione dei livelli varia e complessa, della quale l'unico difetto è probabilmente il dover rallentare l'azione (o più precisamente il dover passare da una velocità sfrenata e convulsa a una progressione più lenta e ragionata) per piegarsi al level design. Impreziosito da una realizzazione tecnica decisamente buona (in particolare stupiscono piacevolmente i 60fps costanti nella modalità single-player, nonostante i rallentamenti si facciano sentire giocando nella mediocre modalità per due giocatori) e di classe e da una longevità che, a dispetto dalla relativa facilità del gioco, gode della possibilità di affrontare l'avventura nei panni di quattro team con una propria storyline e strutturazione degli stage, Sonic Heroes rappresenta il miglior episodio di Sonic in tre dimensioni attualmente disponibile, un must per i fan del porcospino blu e per gli amanti di Sega e dei suoi colpi di genio.

    Pro
  • Frenetico e coinvolgente
  • Realizzazione tecnica più che buona
  • Struttura ludica innovativa e intrigante
    Contro
  • Modalità multiplayer mediocre
  • Non particolarmente difficile da terminare
  • Ritmo dei livelli altalenante

Quando Sonic venne creato da Sega più di dieci anni fa, l'obbiettivo era solo uno: annientare Mario Bros. A quei tempi a dividersi il mercato dei videogiochi erano solo Sega e Nintendo e la seconda aveva dalla sua parte una mascotte ufficiale che dal punto di vista squisitamente commerciale era davvero molto utile. Sega diede i Natali a Sonic puntando su un look più "cool", un porcospino blu in scarpe da ginnastica, capace di correre come un fulmine. L'intera meccanica del gioco puntava sulla caratteristica principale di Sonic the Hedgehog, la sua velocità, e sulla frenesia e sulla spettacolarità dei livelli di gioco. Anche per Sonic fu creato un antagonista: Mario si batteva con Bowser, Sonic con il perfido Dottor Eggman. L'ultimo episodio a uscire per le console classiche (escludendo alcuni episodi per Gamegear, tra i quali il bellissimo Sonic Triple Trouble) fu il mediocre Sonic 3D-Blast, un platform isometrico preceduto però dal rivoluzionario Sonic & Knuckles che non solo permetteva di affrontare l'avventura nei panni di uno dei due personaggi, ma anche di collegarsi a Sonic 3 ed altri giochi tramite la forma particolare della cartuccia. Un'idea che fu abbandonata presto, tuttavia, quando dopo un Sonic CD per Mega-CD rimasto quasi totalmente invenduto e un Knuckles Chaotix (spin- off della serie con Knuckles come protagonista insieme a una brigata di comprimari) quasi sconosciuto a causa del fallimento del 32X, il destino del Porcospino blu sembrò essersi compiuto. Sonic, però, ritornò su Dreamcast in una veste totalmente inedita: Sonic Adventure, primo episodio tridimensionale della serie, inaugura la - breve - carriera di Sonic sulla compianta console a 128bit e la trasformazione di Sonic e i suoi amici in eroi più "moderni". E' infatti un character design più "stiloso" e incisivo che caratterizza l'eroe Sega, adesso invischiato in avventure complicate dall'inserimento di innumerevoli comprimari e trame profonde e vagamente drammatiche, il tutto unito a una struttura ludica più "aperta" che però finisce con l'allontanarsi sempre di più dalla frenesia del Sonic originale. Con Sonic Adventure 2 Battle il Porcospino si tuffa in una controversa avventura che pur presentando personaggi inediti di un certo spessore (in particolare Shadow) pecca nella struttura ludica, ormai ombra sbiadita del Sonic che fu, un miscuglio quasi irriconoscibile di generi diversi e dal ritmo incostante. Sonic comunque prosegue la sua corsa in parallelo con gli ottimi (ma troppo facili) episodi per Game Boy Advance, Sonic Advance e Sonic Advance 2, e sembra che proprio a quelli Sega si sia ispirata per realizzare questo nuovo Sonic Heroes del quale, dopo questa lunga premessa assolutamente necessaria per comprendere il personaggio e la sua trasformazione ludica e concettuale, ci accingiamo finalmente a parlare.