La serie Spectrobes conta due giochi, entrambi sviluppati per Nintendo DS, che pur non brillando per qualità si sono fatti conoscere come il miglior contrattacco allo strapotere dei Pokémon dai tempi dei Digimon di Bandai. Ideati da Disney Interactive, gli Spectrobes sono un po' come i mostriciattoli Nintendo, ma alle loro spalle c'è una storia un po' più accattivante e due protagonisti, Rallen e Jeena, decisamente più caratterizzati degli anonimi allenatori di turno nei vari episodi di Pokémon. Che poi il concept è sempre quello: collezionarli tutti. Gli Spectrobes però sono già estinti: sono fossili infatti che vanno scovati in giro per la galassia, riportati in vita, cresciuti e, infine, mandati in battaglia.
Spectrobes e Wiimote
In questa versione di Spectrobes per Nintendo Wii il giocatore può decidere se interpretare Rallen o Jeena all'inizio dell'avventura, anche se le variazioni narrative sono minime e riguardano solo alcuni dialoghi. Naturalmente la maggior parte del gioco la trascorreremo combattendo contro gli alieni antagonisti dei nostri due eroi, accompagnati da un massimo di sei Spectrobes che possono essere cambiati al volo durante lo scontro.
Le battaglie sono completamente in real-time: una volta ingaggiato il nemico, controlleremo direttamente Rallen o Jeena e attaccheremo con le loro armi, mentre il nostro Spectrobe attivo sarà guidato da un'intelligenza artificiale, a meno che un secondo giocatore non ne assuma il controllo. Anche se lo Spectrobe è principalmente autonomo, il giocatore può comunque assegnarli un bersaglio o chiamarlo in ritirata scuotendo il Wiimote avanti o indietro: i controlli sono molto semplici e intuitivi, sottolineando il target piuttosto giovanile del prodotto. Non manca una discreta spettacolarità: una volta che il nemico sarà stato colpito un certo numero di volte sarà possibile scagliarlo in aria per attivare un letale attacco speciale del nostro Spectrobe.
Paleontologia e Wiimote
Anche quest'edizione per Wii di Spectrobes mantiene l'originalissimo sistema di "cattura" che ha caratterizzato i precedenti episodi su DS: troveremo gli Spectrobes in forma di fossile, infatti, rinchiusi in pezzi di roccia di forma variabile. Ottenere uno Spectrobe è quasi un gioco nel gioco: un po' come nell'Allegro Chirurgo dovremo infatti estrapolare la creatura dormiente dalla roccia, utilizzando vari attrezzi ispirati a quelli realmente usati dai paleontologi a caccia di dinosauri fossilizzati. E quindi, useremo il Wiimote come uno scalpello o un trapano, limando con cura i bordi del fossile, escludendo i detriti, eliminando il materiale di scarto, fino a riportare alla luce lo Spectrobe, ben attenti a non danneggiarlo.
La sua potenza, oltretutto, sarà stabilita in base alla velocità con la quale si compie quest'operazione, che sarà perfino possibile pubblicare su particolari ladderboard online. E non è finita qui: uno Spectrobe appena risvegliato dal suo sonno secolare non può ingaggiare immediatamente battaglia e andrà cresciuto temporaneamente in un'incubatrice apposita. Durante questo periodo la nostra interazione con le creature agirà sulle loro statistiche, permettendo una notevole personalizzazione dei nostri Spectrobes combattenti. Un concept così interessante sembra essersi guadagnato nella sua evoluzione per Wii un motore grafico di tutto rispetto: Spectrobes si mostra coloratissimo e ricco di dettagli, cartoonesco al punto giusto da allietare i palati più giovani. Non resta che mettere le mani sulla versione definitiva, prevista per l'Autunno.
CERTEZZE
- Gameplay profondo
- Buona varietà di situazioni
DUBBI
- Sistema di combattimento forse troppo semplice
- Ripetitivo recupero e crescita degli Spectrobes