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Spectrobes - Presentazione europea

Jupiter Corporation e Buena Vista lanciano il guanto della sfida a Nintendo e ai suoi Pokemon. Riuscirà Spectrobes ad essere all'altezza?

SPECIALE di Andrea Moi e Umberto Moioli   —   11/12/2006
Spectrobes
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NDS all'Nesima potenza

Ciò che più convince in Spectrobes, in particolare nella gestione delle creature, è l'uso intensivo di ogni singola componente messa a disposizione dalla piccola console Nintendo. Giunti su un nuovo pianeta e quindi scesi dall'astronave con la quale sarà possibile scorrazzare per la galassia, dovrà essere scandagliato il terreno alla ricerca di fossili, che, quando individuati, verranno scavati e portati alla luce tramite un attento uso del pennino e quindi ripuliti dai residui di polvere e terra grazie ad un deciso soffio nel microfono; quest'ultimo verrà anche usato per sussurrare un dolce “Svegliati”, che terminerà la fase di cattura dello Spectrobe. Non è ancora chiaro quale peso simili feature avranno nelle fasi di sviluppo ed evoluzione dei nostri animaletti, ma è facile credere che gli sviluppatori si stiano muovendo per sfruttare al massimo ogni risorsa anche in questo frangente.
Un velo di mistero copre invece, momentaneamente, l'uso di alcune carte da apporre sul touch screen, che è stato possibile vedere per pochi istanti durante un filmato di presentazione. L'idea non è affatto malvagia: sarebbe la prima volta che un card game ed un videogioco legati ad uno stesso marchio, si influenzino vicendevolmente.
Tecnicamente si è deciso di osare, sfruttando entrambi gli schermi per riprodurre la grafica 3D elaborata dal motore del gioco: nello schermo inferiore avverrà ogni tipo di interazione, sia essa l'incontro di un nemico o la cattura di uno Spectrobe, mentre quello superiore avrà il solo scopo di mostrare la porzione successiva del paesaggio. Il risultato è piuttosto buono in quanto a comodità e quantità di poligoni calcolati contemporaneamente, mentre lascia parzialmente delusi per le texture, troppo povere di dettagli e colori.

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Spectrobes alla mano

A conclusione dell'evento è stato possibile mettere le mani sull'ultima versione preparatoria del gioco, che è parso in fase di completamento. Il primo approccio rivela una certa immediatezza, sia per i controlli che nella gestione dei menù, snelli e funzionali. L'esplorazione del pianeta visitato è stata piuttosto piacevole, grazie ad un level design vario e ad una equilibrata dislocazione dei nemici, mentre la ricerca dei fossili è parsa meno esaltante, a causa di una certa rarefazione degli stessi nel sottosuolo.
Belli i combattimenti, che pur necessitando alcuni minuti per apprenderne le dinamiche, sanno regalare notevoli picchi di divertimento, mixando sapientemente la frenesia tipica degli scontri in tempo reale, con il tatticismo fondamentale per gestire al meglio tutti e tre i personaggi, che se ben sfruttati si potranno esibire in combo di grande effetto. Il già citato uso di pennino e microfono è piuttosto divertente e spesso richiede un certa dose di bravura per completare un'estrazione, che necessita di grande precisione per il primo e la capacità di dosare la voce per il secondo.
Non è possibile, a causa della brevità della prova concessaci, esprimere alcun giudizio riguardo lo svolgimento della trama e la varietà delle quest, che per quanto visto non sembrano poter apportare nulla di davvero nuovo, sposando un modello di semplicità che rischia di risultare noioso per i giocatori più smaliziati. Non resta che attendere il 15 marzo, data ufficiale di lancio, per capire se Pikachu & Co. hanno trovato un degno rivale, o se ancora una volta rimarranno soli al vertice.

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Intervista a Kentaro Hisai

Durante l'evento parigino dedicato a Spectrobes, abbiamo avuto l'occasione di fare quattro chiacchere con Kentaro Hisai, game designer giapponese del progetto che, prima di questo impegno con la Jupiter Corporation, ha collaborato alla creazione di molti titoli Konami, tra cui la serie “Disney Sports”.

Multiplayer.it: Spectrobes sembra avere molti aspetti in comune con altri celebri titoli, su tutti Pokemon. Quali sono stati i prodotti che maggiormente hanno influenzato il vostro lavoro?
Kentaro Hisai: Nessun titolo ha veramente rappresentato un modello per noi. L'unica vera ispirazione è venuta dal Nintendo DS stesso, il touch screen e il microfono ci hanno permesso di implementare caratteristiche uniche.

Multiplayer.it:La spinta innovativa del vostro titolo non sembra limitarsi al solo uso intensivo di microfono e touch screen: durante uno dei filmati mostratoci, si sono intraviste alcune carte bucherellate da apporre allo schermo inferiore. Cosa puoi dirci a riguardo?
Kentaro Hisai: Il loro nome è Code Input Card, per il momento non è possibile svelarne i particolari, sappiate solo che potranno essere scambiate con gli amici e costituiranno uno degli elementi portanti dell'interazione con gli altri giocatori.

Multiplayer.it:Il microfono sarà fondamentale per svegliare i nostri mostri e dargli altri brevi ordini. Nei combattimenti pensate di implementare il riconoscimento vocale?
Kentaro Hisai: Inizialmente l'idea era questa. Poi abbiamo verificato come tale impostazione limitasse le azioni disponibili e abbiamo optato per un sistema di controllo con i soli tasti, comunque interessante, visto che contemporaneamente verranno controllati i due Spectrobes e l'eroe.

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Intervista a Kentaro Hisai

Multiplayer.it:Cosa puoi raccontare riguardo la modifica e l'evoluzione degli Spectrobe? In quali condizioni avverrà?
Kentaro Hisai: La customizzazione sarà possibile ogni qual volta uno Spectrobe verrà estratto dal fossile con una percentuale di successo pari al 100% e non sarà assolutamente obbligatoria. In totale, tenendo conto di ogni variante, saranno diverse centinaia le possibilità. L'evoluzione, invece, avverrà in apposite stanze dove potranno essere allevati un massimo di due Spectrobe alla volta.

Multiplayer.it:Rallen, il protagonista, seguirà anch'esso un percorso di crescita che ne aumenterà le statistiche e le abilità?
Kentaro Hisai: Aumenteranno i suoi punti vita e le armi a disposizione, ma ciò non accadrà tramite l'accumulo diretto di punti esperienza. Si adatterà, infatti, alla forza dei suoi Spectrobe, che per l'utente dovranno sempre rimanere il punto di maggior impegno ed interesse.

Multiplayer.it:A quale pubblico vi rivolgerete? La storia e la presenza dei pet fanno pensare ad un gioco per i giovani possessori del Nintendo DS, ma le molte caratteristiche del gameplay potrebbero rappresentare una sfida per tutti.
Kentaro Hisai: Certamente il target è quello dei teen, per loro è stato pensato e sviluppato il gioco. Detto questo, sono certo saremo in grado di far divertire il pubblico di ogni età.

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A Parigi con gli Spectrobe

Siamo stati invitati nella capitale francese a provare Spectrobes, un nuovo titolo appositamente creato per Nintendo DS da Jupitter Corporation, già sviluppatrice di Pokemon Pinball Rubino e Zaffiro e della serie Picross, e prodotto da Buona Vista Games, etichetta riconducibile all'universo Disney. La trama ideata per l'occasione narra dei giovani Rallen e Jeena, agenti della polizia Planetaria, con il compito di scoprire, estrarre dal suolo e risvegliare antiche creature dagli straordinari poteri magici, gli Spectrobe appunto, unici in grado di sconfiggere i malvagi krawl. Come è facile intuire, il plot non è di quelli eccessivamente complessi ed è stato pensato per essere sfruttato in più occasioni, tanto che sul sito ufficiale già sono stati inseriti alcuni “webepisode”, brevi cartoni d'animazione in stile manga che sviluppano ulteriormente la storia.
Spectrobes è sostanzialmente un action/RPG, differenziandosi così in modo molto marcato da altri, più celebri, concorrenti diretti - leggasi i Pokemon – che si basano sull'oramai vetusto sistema ad incontri casuali e a turni. Fulcro dell'esperienza sarà la ricerca di nuove creature, che potranno essere allevate, personalizzate ed utilizzate negli scontri. Proprio le battaglie rappresentano uno dei momenti più esaltanti in assoluto: ingaggiato un nemico, controlleremo allo stesso tempo Rallen e due Spectrobe, guidandone all'unisono gli spostamenti con la croce direzionale e gestendo separatamente gli attacchi, che saranno effettuabili per il primo con il tasto A e per i secondi con i due dorsali.
Tutto ciò avverrà durante un lungo viaggio, che porterà il giocatore a visitare molti pianeti, il cui numero esatto ancora non è stato ufficializzato, ciascuno con specifiche peculiarità, sia morfologiche che faunistiche. All'avventura in singolo, poi, si affiancherà l'esperienza multiplayer, che senza portare nessuna innovazione permetterà scontri all'ultimo respiro per decretare l'allenatore migliore.