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Star Wars: Knights of the Old Republic Remake, la prova più difficile per Aspyr

Star Wars: Knights of the Old Republic Remake per PS5 e PC promette di proporre in chiave più moderna uno dei giochi di ruolo più apprezzati di sempre.

ANTEPRIMA di Vincenzo Lettera   —   12/09/2021
Star Wars: Knights of the Old Republic Remake
Star Wars: Knights of the Old Republic Remake
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Uno dei momenti più sorprendenti dell'ultimo PlayStation Showcase dura appena pochi secondi, quando in una stanza buia fa capolino una figura incappucciata. Un istante dopo, la lama di luce scarlatta che ha in mano s'infiamma e vibra, prima di illuminare un volto metallico. Revan è tornato. Darth Revan non è un Sith qualunque, così come Knights of the Old Republic non è un progetto di Star Wars qualunque.

Quando uscì nel 2003 su Xbox e PC, il gioco di ruolo sviluppato da BioWare impose nuovi standard per il genere, con una storia appassionante, diversi pianeti da visitare, dialoghi doppiati, personaggi ben scritti, sensazionali colpi di scena e importanti scelte morali, assieme a una colonna sonora di pregio e un sistema di combattimento tattico e profondo. Con una storia ambientata ben prima dagli eventi raccontati al cinema, KOTOR non era solo il più ambizioso e originale gioco di Star Wars mai creato, ma anche una delle migliori esperienze per qualsiasi appassionato di RPG.

Per quanto chiesta a gran voce dai fan, l'idea di un nuovo videogioco della serie KOTOR è sembrata sempre più difficile da concretizzare. Oggi realizzare un gioco di ruolo altrettanto vasto e articolato, ma coi valori produttivi odierni, richiede investimenti e rischi che poche aziende nel settore vogliono (o possono) considerare. Electronic Arts - publisher originale di KOTOR - aveva cancellato alcuni dei suoi più ambiziosi e rischiosi progetti legati a Star Wars, l'acquisizione da parte di Disney aveva reso la storia e i personaggi del gioco non più canonici, mentre l'annuncio dei progetti legati a "L'Alta Repubblica" sembrava escludere un interesse di Lucasfilm nei confronti della "Vecchia Repubblica". Almeno per il momento.

Si è così scelta una strada differente con Star Wars: Knights of the Old Republic Remake. Non un capitolo inedito, bensì una versione più moderna che - esattamente come volevano alcune indiscrezioni tempo addietro - è in sviluppo presso Aspyr, studio texano specializzato in porting e che ora si trova a lavorare al suo progetto più ambizioso e delicato di sempre.

Il team dietro al Remake

KOTOR è ambientato 4000 anni prima dei film di Star Wars, e la 'Regola dei Due' non esisteva: quello dei Sith era un vero impero
KOTOR è ambientato 4000 anni prima dei film di Star Wars, e la "Regola dei Due" non esisteva: quello dei Sith era un vero impero

Quando si sono fatte più insistenti le voci che Aspyr stesse sviluppando un remake di Knights of the Old Republic, in molti si sono chiesti se davvero lo studio fosse in grado di affrontare un impegno di tale magnitudine. Aspyr e Lucasfilm collaborano da quasi vent'anni (addirittura prima dell'uscita di KOTOR), per adattare e riproporre vecchi giochi di Star Wars su piattaforme moderne, console o diversi sistemi operativi. Fu proprio Aspyr a portare KOTOR su Mac OS, smartphone e tablet, o a convertire giochi come Jedi Outcast, Jedi Academy e Republic Commando su console.

Ma finora l'impegno del team si è limitato perlopiù a far funzionare il gioco, ad adattare l'interfaccia agli schermi touch, aumentare la risoluzione delle texture, supportare schermi widescreen o aggiungere obiettivi da sbloccare. Di Knights of the Old Republic Remake non abbiamo ancora visto neanche un'immagine, ma sembrerebbe essere un progetto ben al di là di qualsiasi cosa a cui abbia lavorato Aspyr finora.

Il logo di KOTOR Remake. Chissà se alcuni elementi da Knights of the Old Republic 2 saranno inseriti nel gioco
Il logo di KOTOR Remake. Chissà se alcuni elementi da Knights of the Old Republic 2 saranno inseriti nel gioco

"Stiamo ricreando il gioco per la nuova generazione, con l'uso di moderne tecnologie, opzioni, grafiche e altro", ha affermato il lead producer Ryan Treadwell. "Il nostro grande obiettivo è quello di raccontare quella storia a un pubblico moderno, e fare in modo che sia altrettanto d'impatto oggi quanto lo era per i giocatori quando venne pubblicato la prima volta". Per poter affrontare una tale sfida, Aspyr ha ingrandito il team, coinvolgendo numerosi sviluppatori che precedentemente hanno lavorato a blockbuster e giochi di ruolo dai nomi altisonanti. Tra questi, anche alcuni ex membri di BioWare che hanno lavorato al vecchio Knights of the Old Republic. Un team di artisti e designer - che tra le sue fila conta Jason Minor (artist di Star Wars: The Old Republic) e Brad Prince (designer su Knights of the Old Republic) - ha l'ardua sfida di ammodernare il cast di personaggi e le ambientazioni visitate a bordo della Ebon Hawk: dai complessi residenziali di Taris alle tombe di Korriban, passando per le sinistre profondità di Kashyyk e le praterie bucoliche di Dantooine.

Rigiocato oggi, KOTOR è invecchiato molto meglio rispetto ad altri giochi single-player del 2003, ma che si tratti di una battaglia tra centinaia di navi Sith e Jedi, l'apparizione di un enorme drago krayt o un emozionante combattimento con le spade laser, il team di Aspyr dovrà fare i salti mortali per riproporre quei momenti con la stessa intensità e lo stesso impatto visivo dell'epoca.

Come sarà il sistema di combattimento?

Negli ultimi anni, chi ha lavorato alle opere di Star Wars ha omaggiato e strizzato l'occhio a Knights of the Old Republic in diverse occasioni, ma la saga non è oggi considerata canonica
Negli ultimi anni, chi ha lavorato alle opere di Star Wars ha omaggiato e strizzato l'occhio a Knights of the Old Republic in diverse occasioni, ma la saga non è oggi considerata canonica

In quest'opera di ammodernamento del classico BioWare, l'incognita più interessante e delicata è il modo in cui questo Remake "funzionerà". Uno degli aspetti più caratterizzanti del vecchio KOTOR fu infatti l'utilizzo del sistema d20 di Dungeons & Dragons in un sistema di combattimento a turni, con la possibilità di mettere in pausa il gioco per pianificare le azioni del proprio party. La telecamera ravvicinata e le coreografie dei combattimenti ricordavano quelle di un gioco d'azione, ma il sistema a turni conferiva a ogni scontro quel piglio strategico già visto in altri classici BioWare come Neverwinter Nights e Baldur's Gate.

Aspyr non ha lasciato trasparire nulla riguardo alle meccaniche del Remake, ma se l'intenzione è quella di allargare il gioco a un nuovo pubblico e non solo compiacere gli appassionati, l'idea che KOTOR Remake abbandoni i combattimenti a turni in favore di una soluzione più dinamica e spettacolarizzata non è così improbabile. Anche in questo caso, Aspyr ha coinvolto nel progetto designer della vecchia BioWare, come Matt Berner - lead gameplay designer di Dragon Age Inquisition - e Tully Ackland, designer per Star Wars: The Old Republic che in tempi più recenti ha collaborato anche a Star Wars Squadrons. A loro si aggiungono altri sviluppatori che a curriculum hanno recenti blockbuster come Demon's Souls Remake e Ghost of Tsushima.

Uno screen dell'originale Star Wars: Knights of the Old Republic: chissà che aspetto avrà il Remake
Uno screen dell'originale Star Wars: Knights of the Old Republic: chissà che aspetto avrà il Remake

Riunione dopo riunione, il team dietro KOTOR Remake sta chiaramente decostruendo il progetto originale, cercando di capire le intenzioni dietro alcune scelte di design e il modo migliore per preservare l'autenticità del gioco in un linguaggio nuovo e moderno. Questo vale in modo particolare per la storia e i personaggi. Nonostante Treadwell abbia detto che l'intenzione è di "preservare l'integrità della storia e dei personaggi che tanto abbiamo amato", è chiaro che dialoghi verranno riscritti e momenti topici saranno ripensati con nuove scelte registiche mirate a renderli più d'impatto. "Vogliamo che questo gioco sia amato tanto quanto lo era al tempo", spiega il producer. "Alcune delle riunioni che abbiamo in queste settimane hanno lo scopo di andare a fondo e chiederci 'Come mai venne fatta questa scelta con il gioco originale? Come possiamo espandere quella scelta e renderla più significativa e d'impatto?' Pensiamo letteralmente a ogni riga di dialogo e ad altre decisioni, fino ai vestiti indossati dai personaggi".

KOTOR Remake uscirà al lancio solo su PC e PlayStation 5, una brutta notizia per i possessori di Xbox visto che l'originale fu esclusiva per la console Microsoft
KOTOR Remake uscirà al lancio solo su PC e PlayStation 5, una brutta notizia per i possessori di Xbox visto che l'originale fu esclusiva per la console Microsoft

Nel (lungo) tempo che ci separa dall'uscita del remake, chi non ha giocato l'originale KOTOR farà bene a tenersi alla larga da qualsiasi tipo di spoiler e discussione sulla trama, visto che il gioco è ricco di colpi di scena e sorprese destabilizzanti. Ci si chiede in che modo sarà riproposta quella sequenza, e chissà se Aspyr non deciderà di prendersi qualche libertà per sorprendere anche i fan dell'epoca. Sam Maggs (Star Wars Adventures) e altri autori che negli ultimi anni hanno messo la firma a storie e racconti di Star Wars lavoreranno allo svecchiamento della sceneggiatura, ma nonostante gli eventuali cambiamenti, alcuni elementi resteranno immutati. è il caso ad esempio del cast di doppiatori, che almeno in parte vedrà il ritorno di alcuni degli attori che hanno lavorato al KOTOR originale. Sappiamo che Jennifer Hale presterà ancora una volta la sua voce a Bastila Shan, e i fan si chiedono se Kristoffer Tabori tornerà a interpretare nuovamente l'adorato droide killer HK-47 (l'ultima volta che lo abbiamo sentito in quel ruolo è stato per l'espansione di Star Wars The Old Republic, Knights of the Fallen Empire).

Dalla collaborazione con Sony al coinvolgimento di sviluppatori provenienti da grossi studi, passando per la dichiarata intenzione di realizzare un gioco in grado di appassionare un nuovo pubblico. Gli indizi che Star Wars: Knights of the Old Republic Remake sarà più di un semplice abbellimento del gioco originale ci sono tutti, ma se Aspyr si dimostrerà il team adatto a un compito così delicato e ambizioso è ancora da vedere. Per il sistema di combattimento, l'importanza del franchise e l'affezione dei fan verso quei personaggi e quelle storie, KOTOR è un gioco estremamente difficile da riproporre in chiave moderna, e Aspyr ha senza dubbio scelto il trampolino di lancio più difficile per il suo primo grande progetto. L'unica certezza? Probabilmente vedremo una versione di Carth Onasi decisamente meno fastidiosa. Quello non dovrebbe essere troppo complicato.

CERTEZZE

  • Aspyr sta assemblando un team di veterani
  • Il progetto è ancora nelle fasi iniziali dello sviluppo

DUBBI

  • Il team di sviluppo è alla sua prima esperienza davvero importante
  • Ammodernare KOTOR è un'impresa titanica