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Star Wars: Knights of the Old Republic

Star Wars, quattromila anni prima degli avvenimenti narrati sul grande schermo. La Repubblica è nel momento del suo massimo splendore e l'epica guerra tra Jedi e Sith è alle porte: Bioware ci trasporta in questo magico mondo con Knights of the Old Republic, uno dei più attesi RPG per Xbox e Pc. Scopritene tutti i segreti nella nostra anteprima!

ANTEPRIMA di La Redazione   —   07/03/2003
Star Wars: Knights of the Old Republic
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La Bioware, dal fantasy alla fantascienza

Star Wars: Knights of the Old Republic è sviluppato dalla Bioware, la famosa softwarehouse di Edmonton creatrice della saga di Baldur’s Gate e di altre meraviglie come Neverwinter Nights. Fondata nel 1995, impiega attualmente 135 persone. Quando è uscito BG nel 1998, il gioco ha venduto subito circa 2 milioni di copie in tutto il mondo. Il suo add on, Tales of the Sword Coast, ed i seguiti, BG II: Shadows of Amn e poi Throne of Bhaal hanno fatto breccia nei sogni e nei cuori di tantissimi ragazzi e adulti appassionati di giochi di ruolo, di fantasy o semplicemente attirati dalla maestria di questa softwarehouse canadese. Riusciranno anche questa volta, con KotOR ed un’ambientazione molto diversa da quella a cui sono stati abituati in questi anni, a sorprenderci e farci sognare di nuovo?

Star Wars: Knights of the Old Republic
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Gioco individuale o di squadra?

KotOR è un gioco dove è prevista la creazione di un party, sebbene sia possibile giocare individualmente con il proprio avatar, creato secondo i canoni della migliore tradizione dei giochi di ruolo, con molta enfasi per la sezione della sua creazione. Però molte delle sottotrame del gioco sono legate a dei personaggi chiave del party e così, per scoprire tutti i segreti e le avventure che la Bioware ha cucinato per noi, si dovrà per forza di cose (e con somma soddisfazione di chiunque ami immergersi in giochi longevi) rigiocare più volte e con un party diverso. Questo è formato dal personaggio principale, che avremo creato come nostro alter ego, e da un gran numero di altri individui che conosceremo nel corso del gioco, umani, alieni e androidi, ognuno con caratteristiche peculiari. La sola limitazione consiste nel fatto che il protagonista del gioco debba per forza essere umano.

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Longevità all’ennesima potenza

La longevità non è solo garantita dalla possibilità di rigiocare più volte scoprendo sempre qualcosa di nuovo. Il gioco in sé è proprio enorme e già finirlo una volta sarà un impresa titanica. Sono previste infatti più di 50 ore di immersione totale nel mondo di Guerre Stellari per vedere il finale di questa avventura e non crediate che si tratti di un finale fisso e lineare. Come in un gioco di ruolo che si rispetti, l’avventura cambia in base alle nostre azioni e potremo decidere se seguire l’esempio dei Jedi, o farci tentare dal lato oscuro della Forza, con conseguenze immediate sulla trama del gioco. KotOR prevede ben dieci mondi da esplorare (preparatevi ad esempio ad andare su Tatooine, Karriban, il mondo dei Sith, l’Accademia Jedi su Dantooine e Kashyyyk, il pianeta natale dei Wookiee), più di 100 sequenze di intermezzo legate ad una sceneggiatura degna di Lucas e addirittura 250000 parole doppiate e sincronizzate con le labbra, per non parlare di una possibile storia d’amore che vedrà protagonista il nostro alter ego Jedi.

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Vai col Falcon!

È stata creata un’astronave della classe del Millennium Falcon che servirà come luogo di incontro tra i personaggi non giocanti ed il vostro alter ego, e dove potremo determinare il destino del nostro eroe, scegliendo una missione piuttosto che un’altra, cosa che ci porterà in mondi differenti e locazioni differenti. L’Ebony Hawk, questo è il nome dell’astronave, è stata ricreata fedelmente avendo in mente il Falcon, ma moltiplicandone gli ambienti e le dimensioni. Sarà uno dei luoghi che vedremo più spesso nel corso dell’avventura. Immaginatelo come la versione fantascientifica del tipico Inn di Baldur’s Gate.

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Il sistema di combattimento

Il gioco uscirà innanzitutto per Xbox, quindi per PC. Il mio parere personale su come il gioco sarà vissuto diversamente su queste due piattaforme è che se su PC i giocatori si appassioneranno molto allla fase di esplorazione e risoluzione degli enigmi, laddove i felici possessori della console Microsoft saranno invece colpiti dal sistema di combattimento. Un sistema che chi ha il PC conosce già da un po’ (quello tipico di Baldur’s Gate), ma che è del tutto nuovo per chi ha Xbox o una console in genere. Attenzione perché si rischia di rimanere ipnotizzati a giocare fino alle prime luci dell’alba senza staccarsi mai dal pad! Si gioca a turni e ci sono più di 50 poteri della Forza (e tantissime armi) che si possono assegnare ai membri del party, potendo scegliere un gran numero di combinazioni strategiche per vincere le numerose battaglie che dovremo combattere. È possibile anche giocare in tempo reale, con una modalità più arcade, ma perdendosi in questo modo molto di quel lato strategico che ha reso questo sistema di combattimento della Bioware così famoso e valido, al di là delle diversità di ambientazione o di piattaforma di gioco.

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La creazione del personaggio nei dettagli

Dopo aver dato una panoramica del gioco, adesso credo che sia il caso di scendere nei dettagli, iniziando dalla creazione del personaggio. Si inizia scegliendo se essere un soldato, un furfante o un esploratore. Ovviamente ogni classe ha caratteristiche di base diverse, ad esempio il soldato è molto più forte del furfante, che è invece più agile ma più debole, mentre l’esploratore è una via di mezzo fra le due. Quindi si personalizzerà il viso del nostro alter ego con tantissime combinazioni e si potrà scegliere tra diversi set audio per la voce. A questo punto si avrà di fronte il pannello di assegnazione dei punti delle caratteristiche, forza, destrezza e costituzione. Quindi si sceglieranno alcune abilità particolari che sono proprio quelle che rendono il vostro alter ego diverso e unico. Sono previste feature come mosse speciali di combattimento o abilità informatiche per hackerare i computer e molte altre, per un’esperienza profonda e completa.

Purtroppo non saremo sin dall’inizio del gioco dei Jedi, ma dovremo guadagnarci questo status con una serie di missioni e affrontando diverse situazioni di combattimento dove, ahimè non avremo la spada laser. Ma sarà divertente usarla? O rischiamo come in Jedi Knight di privilegiare armi più efficaci, ma decisamente meno affascinanti? Casey Hudson, dirigente Bioware, in una recente intervista ha dichiarato che una volta diventati Jedi, e impugnata la spada laser, avremo sin da subito una sensazione di potere. Questo non può che farci pensare che diventerà la nostra arma preferita, con la quale potremo fare un po’ di tutto. Hudson afferma anche che, come ha fatto Qui- Gon in Episode I, potremo usare la spada per aprire porte e container vari. Ovviamente si perderà più tempo per fare un’azione di questo tipo con una porta particolarmente resistente, ma sarà comunque possibile, data la peculiarità del ruolo di arma tuttofare che è proprio della spada laser. Una ulteriore curiosità che sicuramente farà gasare tantissimo gli appassionati della saga: il colore della spada laser potrà essere modificato sull’Ebony Hawk. In base al colore cambieranno non solo la potenza ma anche le caratteristiche fisiche dell’arma. Ci saranno dei cristalli da collezionare e da inserire in uno dei tre slot della spada. I colori di base saranno Blu, Oro, Verde e Rosso.

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La grafica e sceneggiatura: degne di Lucas?

Graficamente parlando, KotOR è impressionante. I modelli e le animazioni sono incredibilmente dettagliate e realistiche. Le texture sono molto particolareggiate ed i modelli dei personaggi hanno addirittura le dita con movimenti individuali. Ci sono più di 50 ossa che possono essere animate per rendere ultrarealistici i movimenti del corpo. E ci sono anche 13 muscoli del viso animati indipendentemente per ottenere un gran numero di differenti espressioni facciali. Pare che la Bioware stia cercando di fare non solo un gran bel gioco, ma uno dei loro migliori di sempre. La mole di lavoro dell’art department è direttamente proporzionale alle tantissime cose che si potranno fare, tra battaglie spaziali, duelli con la spada laser, giochi di carte, situazioni amorose. Insomma, c’è tutto quello che un appassionato di Guerre Stellari ha sempre desiderato in un gioco di ruolo.

Questo anche grazie alla storia del gioco, al cui sviluppo si sono dedicati due degli sceneggiatori di Baldur’s Gate 2, nonché un autore di libri fantasy. Sebbene di base non ci siano sceneggiatori di science fiction, in realtà il lavoro dietro la trama di KotOR è degno del miglior Lucas. Le eovluzioni della trama sono infinite e potremo infiltrarci nella organizzazione malvagia legata all’uso del lato oscuro della Forza e impararne i segreti; comprare un androide interprete per conoscere la storia segreta di Tatooine o esplorare le profondità degli abissi più nascosti della galassia per affrontare sfide ancor più pericolose. Ci sono più di cento quest di un certo spessore nel gioco e sono stati impiegati attori di Hollywood per doppiare i dialoghi e rendere più realistica la storia con la loro interpretazione.

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La musica: degna di John Williams?

La colonna sonora di KotOR è di Jeremy Soule, il famoso compositore che ha scritto anche la musica di Neverwinter Nights. Attualmente è considerato uno dei migliori artisti dell’ambiente videoludico ed il suo talento, impegnato in questo progetto, sicuramente rappresenta una ulteriore convalida dell’intenzione della Bioware di fare qualcosa di veramente indimenticabile. Soule è anche uno dei compositori più pagati della storia delle produzioni musicali per i videogiochi e quando c’è lui di mezzo significa che non si è badato a spese e si vuole una soundtrack di alto livello. Ci domandiamo se John Williams non avrà qualcosa da ridire…

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Le due versioni: Xbox e PC

Quali saranno le principali differenze fra le versioni per Xbox e per PC? Ovviamente la differenza più immediata è quella relativa all’interfaccia di gioco. KotOR nasce in realtà per Xbox, cosicché l’interfaccia per PC, che si avvale della tastiera e del mouse, è stata studiata solo in un secondo tempo. Inoltre ci saranno dei miglioramenti grafici per la versione PC, grazie alla possibilità di avvalersi delle ultimissime schede attualmente sul mercato. A breve, in Italia sarà disponibile il servizio Xbox Live. Ebbene, con mio rammarico devo dire che non è prevista una modalità multiplayer, neanche per la versione PC.

Una galassia dietro l’angolo

Siamo sicuri che si tratterà di uno dei più bei giochi sviluppati dalla Bioware e forse uno dei migliori giochi di ruolo per una piattaforma videoludica. Sembra che qualunque aspetto del gioco sia stato studiato con attenzione e con una cura dei particolari quasi maniacale, cosa che non può che farci desiderare di mettere le mani su questo titolo il prima possibile. La versione Xbox, che avrebbe dovuto uscire in primavera, è stata rimandata a Giugno, ma è ormai dietro l’angolo. KotOR promette di essere una killer application che obbligherà un bel po’ di persone a prendere in considerazione l’ipotesi di comprare Xbox, volenti o nolenti. L’attesa si fa spasmodica e rileggendo questo speciale, sono certo che anche la vostra fantasia è stata sollecitata a dovere e che non vedete l’ora di impugnare la vostra spada laser e lanciarvi nell’universo indimenticabile di Star Wars.

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In una galassia lontana lontana… 4000 anni fa…

Knights of the Old Republic è ambientato nell’universo di Star Wars, ma ben 4000 anni prima gli eventi di Episode I. Erano gli anni d’oro della Repubblica e Jedi e Sith si fronteggiavano in una incredibile ed epica battaglia per la vittoria di una fazione sull’altra. In quel periodo la Forza era conosciuta dai più e migliaia di individui si scoprivano in grado di fare grandi cose con essa. In un universo in cui la Forza non è più la compagna di pochi, ma di molti, sia Jedi che Sith, non si rischia forse di perdere la magia e l’atmosfera dell’intera saga di Guerre Stellari? La risposta pare essere negativa. KotOR sembra avere tutti gli elementi necessari per ricreare perfettamente l’atmosfera della saga cinematografica e regalarci un’esperienza di gioco unica ed appagante. Capirete il perché leggendo questo approfondito speciale dedicato al primo vero gioco di ruolo ambientato nel fantastico mondo inventato dalla vulcanica mente di George Lucas.