COME TI DECORO LA PETTORINA
“Eh si, l’uniforme non è mai stata così splendente!” commenterebbe il vanesio comandante davanti allo specchio. Salvo poi terminare il programma “Autocelebrazione” del ponte ologrammi e gettarsi in lacrime sul divanetto stringendo il cuscino.
Su su, capitanino in erba, la strada verso il prestigio è dura, ma con il tuo impegno sento che ce la farai.
Occasionalmente potrete affrontare missioni importanti per l’avanzamento nella carriera, che porteranno prestigio appunto, spendibile per arruolare migliori ufficiali alla guida della nave, migliorarne le apparecchiature e via dicendo.
Nel dettaglio, è presente una sezione con uno spaccato molto preciso della nave, con segnati tutti i punti “nevralgici” che si possono migliorare: Scudi, Armi primarie e secondarie, Sistemi dello scafo e dei vari ponti e infine i motori.
Per non parlare del fatto che ognuna delle varie civiltà possiede svariate unità diverse, ognuna con caratteristiche peculiari e tecnologie gelosamente custodite agli antagonisti.
Tornando ai piloti, esi cresceranno d’esperienza al passare delle missioni, e porteranno nelle rispettive sezioni, benefici considerevoli.
L’aspetto di personalizzazione della nave riveste quindi il ruolo chiave nel divertimento globale che possiamo trarre da questo titolo, figlio felice della tradizione Starfleet Command.
MULTI SPARACCHIAMENTO A MITRAGLIA E PENSIERINO DELLA SERA
In effetti con l’abbondanza di armi futuristiche sarebbe meglio di parlare di luci nel buio, ma dove la volete mettere la frenesia? Il multiplayer sarà curato fin nei minimi dettagli per portare sotto le vostre grinfie ogni modalità necessaria a godere del mezzo parcheggiato nel vostro hangar.
Inoltre non scordiamo i sempre presenti punti prestigio (certo che nel futuro il denaro non conta, ma quanto ci monteremo la testa?) che cresceranno anche giocando online alla rincorsa della flotta perfetta, della collezione di astronavi più belle e minacciose della galassia.
Graficamente non un miracolo, e non aspettatevi che questo sia il punto di forza. Specie dopo aver visto cosa è in grado di fare il motore grafico di Haegemonia devo dire che l’essenzialità di questo titolo è a tratti disarmante.
Penso che però gli appassionati della saga avranno pane per i loro denti talmente tante sono le possibilità di immedesimarsi nel ruolo di capitano… e questo va ben aldilà del solo impatto grafico.
Come come? Vi state chiedendo ancora cosa brilla nel cosmo ma non è una stella? Provate a mettere Picard seduto sotto un riflettore in una stanza buia…
QUALCOSA BRILLA NEL COSMO, MA NON E’ UNA STELLA
Ci siamo ancora. Per la terza volta nell’universo Star Trek saremo chiamati alle armi.
Esatto, perché insomma diciamocelo, ogni tanto una scossa fa bene alla vita spaziale. Perché dobbiamo sempre essere diplomatici quando una sana batosta interstellare si prospetta all’orizzonte?
Ok, siamo chiamati alla pugna, ma con criterio e saggezza più che a colpi sfrenati di tastiera, stiamo pur sempre parlando del filone strategico del gioello spazial-televisivo per eccellenza.
Questa volta abbiamo (guarda un po’) uno schieramento di quattro classiche razze della serie, nella fattispecie Federazione, Klingon, Romulani e Borg, non a caso le più rappresentative e importanti. (Non si offendano Ferenghi e amici, ma penso che mettercene altre sarebbe stato bello da un lato, ma forse troppo complesso dal punto di vista realizzativo).
Dicevamo strategico, ma potremmo anche devinirla “azione tattica” dato che a comando del vostro vascello dovrete solcare le nere lande del cosmo battagliando col nemico, destreggiandovi tra ammassi di asteroidi e nebulose.