Let's go to the party!
Un'aria che si è respirata (pur con un retrogusto di naftalina) anche in occasione del party all'aperto organizzato da Leader per promuovere il videogioco di Starsky and Hutch, dove fra camicie svolazzanti, stivaletti e pantaloni a zampa, abbiamo goduto di una generosa dose di "Seventies", in compagnia di un allucinato animatore apparentemente uscito da uno dei film del miglior Jerry Calà: indimenticabile, in senso buono s'intende.
Un party all'insegna della musica, di giochi più o meno bizzarri e imbarazzanti (specie per il gentil sesso) e del contributo di una simpatica quanto dannatamente "energica" massaggiatrice... se vi siete mai chiesti come sia non avvertire più la differenza fra i muscoli e le ossa, sappiate che non è affatto male.
Il protagonista della serata naturalmente voleva essere il gioco e difatti non mancavano una manciata di postazioni Xbox e due lussuosi schermi al plasma per godere del titolo anche su PC e Ps2.
Il gioco
Prodotto da Empire, Starsky and Hutch ci pone al volante dell'indimenticabile Ford Gran Torino rossa fiammante, per un gioco di corse ed inseguimenti adrenalinici che ricorda molto Crazy Taxy e strizza l'occhio a Driver, condito con sparatorie e acrobazie che assieme all'immancabile dose di ironia del telefilm, vogliono catapultarci nel pieno di quel magico periodo.
Che per noi Italiani, tra il terrorismo e la recessione, tanto magico non era, ma si tratta pur sempre di un tema vincente, ma non molto presente nel mondo dei videogiochi (mi viene in mente solo Interstate '72) e vale decisamente la pena goderselo con un titolo apparentemente semplice e poco impegnativo, magari in compagnia.
La modalità per due giocatori infatti ci è parsa la più convincente, i quanto permette di affrontare tutte le 19 missioni, alternandosi al proprio partner al volante o alla pistola, a seconda di come preferiamo.
Insomma della belle premesse, ma serbiamo il nostro giudizio a beneficio di chi scriverà una recensione approfondita.
Se però volete un'opinione a caldo... beh meglio il telefilm.
Stay'n alive
Ognuno di noi ha una diversa percezione degli anni '70, forse perchè all'epoca la maggior parte dei presenti non era nata o era infante o perchè chiunque con meno di 40 anni difficilmente avrà goduto appieno di alcune sue sfumature (insomma l'amore libero non capita tutti i giorni e un minimo di età per apprezzarlo ci vuole...).
Di fatto l'immagine che ha il popolo videogiocatore di quello storico decennio è in gran parte frutto di esperienze indirette ottenute dall'incontro con il cinema, la musica e la moda che lo hanno caratterizzato.
Starsky and Hutch (interpretato da Paul Michael Glaser e David Soul) fu un po'la bandiera televisiva degli anni '70, sia in Italia, dove venne trasmesso per la prima volta tra il 1975 e il 1979, sia negli stessi States, dove divenne il prototipo del moderno telefilm poliziesco (una coppia litigiosa ma affiatata come protagonisti, auto che non curvano e non partono mai senza sgommare, inseguimenti e sparatorie nel traffico cittadino ecc.).
Da notare come la nota abitudine della Rai di riempire all'insegna del riciclaggio i buchi di palinsesto - di solito riesumando anticaglie televisive assolutamente inqualificabili - ci abbia regalato la scorsa estate l'opportunità di rivedere parte della lunga serie (88 episodi) di Starsky and Hutch, a pieno beneficio di chi se la fosse persa all'epoca e volesse respirare un po' dell'aria di quegli anni.