In Stronghold 2 saremo chiamati a vestire i panni di un vero e proprio lord medievale a capo di un castello e dei suoi popolani
The lord is in da house!
Coloro che hanno avuto modo di giocare ad uno dei predecessori, non avranno difficoltà ad orientarsi all’interno del gioco, visto che il team di sviluppo ha saggiamente deciso di apportare migliorie ed aggiunte laddove era necessario, lasciando praticamente inalterate le meccaniche principali di gioco. Le catene economiche sono rimaste sostanzialmente inalterate, avremo quindi bisogno ad esempio di una fattoria dove raccogliere grano, un mulino dove trasformarlo in farina e di un panettiere per ottenere il prodotto finale, il pane. Una delle novità riguarda l’igiene pubblica: quanti più popolani avremo all’interno del nostro castello, maggiormente crescerà la quantità di rifiuti organici, che andranno poi smaltiti tramite appositi addetti evitando anche che attraggano ratti. Una delle più importanti novità di Sh2 sarà rappresentata dall’honor system: in seguito ad alcune azioni o missioni compiute dal lord che ci impersona all’interno del gioco, sarà possibile infatti ottenere alcuni punti onore, i quali ci forniranno alcuni bonus come ad esempio la possibilità di unire alla propria una delle province vicine, in modo da rifornirsi dei beni da esse provenienti. Una delle nuove strutture a nostra disposizione sarà la cucina del castello, dove raccogliere e preparare nuovi e vecchi tipi di cibo destinati al nutrimento del lord ed all’organizzazione di feste e banchetti, che ci permetteranno di ottenere punti onore. Tra i nuovi cibi a disposizione avremo il prosciutto (per averlo dovremo allevare maiali nell’apposita fattoria, anch’essa nuova rispetto agli altri due titoli della serie) ed altri tipi di vegetali.
The lord is in da house!
Un’altra aggiunta sicuramente degna di nota è rappresentata dalla possibilità di incappare in episodi di criminalità all’interno del proprio castello, causando perdite di cibi o materiali ed infelicità tra i popolani, che potrebbero quindi scegliere di recarsi verso province più sicure. Per evitare tutto ciò avremo a nostra disposizione avremo le segrete, dove rinchiudere e punire i criminali, oltre ad una serie di attrezzature da sistemare in pubblico come ammonimento contro la malavita, come gogne e pile dove punire a morte i facinorosi. Dopo avere citato il sistema di felicità dei popolani, andiamo a vedere di cosa si tratta: sostanzialmente dovremo offrire alcune cose alla gente che abita il nostro castello, in modo da entrare nelle loro grazie evitando così di rimanere il lord di quattro sole pietre. Quanto maggiormente saranno felici i popolani, tanto anche altri dalle province esterne saranno invogliati a recarsi da noi, in modo da rendere l’economia sempre più fiorente. La felicità sarà ad esempio influenzata dalle tasse (in un modo che potete facilmente immaginare), dall’abbondanza delle razioni di cibo pro capite, dallo stato d’igiene e, come abbiamo già detto, dal senso di sicurezza che avvertiranno le persone.
Cosa aspettarci?
Dal punto di vista grafico saremo di fronte ad una vera e propria rivoluzione rispetto al passato: accantonata finalmente la visuale isometrica in 2D, Sh2 farà sfoggio di un motore 3D, che nella versione nelle nostre mani appare già solido e potente, sebbene non sia ancora una versione completa del gioco: è infatti possibile zoomare sull’immagine con un ottimo livello di profondità, così come si può ruotare e spostare la visuale in maniera molto semplice ed intuitiva. Le animazioni dei personaggi sono evidentemente ancora in fase di work in progress, quindi non mi sento di darvi giudizi affrettati, come del resto a riguardo dell’intelligenza artificiale (che del resto appare comunque almeno al livello dei predecessori di questo gioco) e del sonoro.
Dal punto di vista grafico saremo di fronte ad una vera e propria rivoluzione rispetto al passato
Cosa aspettarci?
Da quanto abbiamo avuto modo di vedere comunque, Sh2 ha tutte le carte in regola per ripetere i successi del primo della serie, se non addirittura superarli. La scelta di lasciare inalterati i punti di forza, concentrandosi massicciamente sulle cose da migliorare ed aggiungendo qua e là qualche nuovo elemento, pagheranno sicuramente le fatiche fatte dai FireFly Studios. Nel momento in cui vi scrivo l’uscita del gioco dovrebbe essere quasi alle porte, a presto quindi per la recensione, nella quale avremo modo di vedere se questo gioco manterrà le promesse, come tutti speriamo possa essere!
Strongche?
Dopo il successo di Stronghold, risalente ormai a circa 3 anni fa, e del suo successore (anche se definirlo add-on è sicuramente più azzeccato) Crusader, FireFly Studios sta finalmente per tornare con Stronghold 2, tramite il quale spera di bissare il successo di quella che è stata una delle chicche videoludiche della stagione 2001/2002. Tutto questo attraverso alcune novità nel gameplay ed un profondo restyling grafico (se nel 2001 la isometrica era inadeguata ora è diventata praticamente giurassica), realizzato attraverso un motore 3D nuovo di zecca: dopo essere riusciti a mettere le mani sulla preview version del gioco, andiamo a vedere insieme cosa ci aspetterà nel prodotto finale. In Stronghold 2 (che da ora in poi chiameremo Sh2) saremo chiamati a vestire i panni di un vero e proprio lord medievale a capo di un castello e dei suoi popolani. Attraverso questi ultimi, avremo la possibilità di raccogliere generi alimentari e materiali di necessità, i quali verranno usati poi per costruire i vari edifici all’interno del castello in modo da ottenere un vero e proprio modello economico medievale, simile a quelli studiati sui libri di storia al liceo. Ma, come ben sappiamo, la vita nel Medioevo era anche segnata da aspre guerre: una volta stabilito un sistema economico/sociale funzionante dovremo quindi passare a costruire le nostre difese ed a creare un esercito, in modo da non farci cogliere impreparati nel caso in cui qualche nemico dovesse decidere di farci visita. Fin qui nulla di diverso dai predecessori di Sh2 direte voi, ma anche ai FireFly Studios devono aver pensato la stessa cosa, introducendo infatti la possibilità di scegliere tra due tipi di campagna: una maggiormente incentrata sulle guerre ed un’altra che invece porrà il piano economico sul primo piano, mandando sullo sfondo i conflitti.