Alterne fortune
Presa in mano la piccola di casa Sony e caricato SWAT: Target Liberty, la prima sensazione non è certo di immediatezza. Ciascuno dei due gruppi, composto da altrettanti uomini, è selezionabile tramite il tasto quadrato, mentre con il triangolo si può interagire con porte, ostaggi e terroristi. Le sparatorie beneficiano di un sistema di lockaggio dei nemici, che però non evita una certa confusione che, nelle situazioni più concitate, porta sovente a subire il fuoco amico.
Presa confidenza, però, le cose si fanno decisamente più interessanti e si apprezza l'ottimo level design e la grande quantità di azioni che possono essere eseguite nonostante il limitato numero di tasti e la loro disposizione: arresti, atterramenti ed in generale tutto il modus operandi degli swat team, possono essere replicati alla perfezioni ed anzi, ai livelli di difficoltà più elevati, sono necessari per non perire prematuramente.
Tecnicamente è presto per poter azzardare un giudizio, ma quanto visto indica chiaramente come i lavori siano ancora lontani dall'essere compiuti. Se gli effetti di luce e le animazioni paiono avere una buona resa, deludenti risultano i modelli poligonali, tanto dei personaggi quanto delle ambientazioni, che mancano di dettagli e non riescono a tenere il passo di quanto mostrato dalle ultime uscite per PSP.
Molto meglio il sonoro, che si esalta con effetti estremamente realistici ed un linguaggio crudo quanto basta per rendere credibile la tensione delle situazioni offerte.
I mesi a disposizione dovranno essere messi a frutto, cercando di ripulire le sbavature grafiche ed affinando la giocabilità, così da renderla meno frustrante e più immediata. In ogni caso il brand avrà certamente un forte richiamo e diversi buoni spunti sono già stati implementati; preparatevi ad impugnare le armi e a fare irruzione!
SWAT si fa piccolo
Sviluppata da Sierra Entertaiment e famosa per la sua impostazione strategica, la serie SWAT ha appassionato per anni moltissimi giocatori di tutto il mondo, attirati dal realismo del prodotto e dal fascino che la squadra speciale americana riesce a suscitare.
Avrà quindi fatto piacere a molti sapere di questo nuovo episodio, appositamente creato per PSP e via di mezzo tra gli estremi dei suoi predecessori apparsi su PC ed una maggiore immediatezza, necessaria date le caratteristiche della console portatile Sony.
La storia che si dipanerà lungo le venti missioni della modalità principale, parla del solito gruppo di terroristi nelle cui mani sono caduti i medesimi ostaggi di sempre: sventare gli attentati, portare a casa la pelle dei malcapitati e fare il tutto con stile, saranno quindi le priorità da tenere in considerazione.
La visuale in prima persona è divenuta in terza, in modo simile a quanto avvenuto con Killzone, mentre la squadra sarà divisa in due gruppi, comandabili separatamente così da poter, ad esempio, accedere simultaneamente dalle diverse entrate di una stessa stanza. Prima di ogni missione, inoltre, una mappa tattica ed alcune informazioni faranno da briefing, mentre conclusa la stessa, verranno aggiornate le statistiche dei soldati, in modo da poter trarre le proprie valutazioni e regolarsi per gli impegni successivi.
Le ambientazioni dovrebbero garantire varietà, spaziando dagli interni di un grattacielo al lungo mare, fino alle strade dei quartieri periferici della città scelta per le vicende.
Promettente anche il multiplayer, dove fino a quattro giocatori potranno sfidarsi cercando di completare nel minor tempo possibile gli obbiettivi assegnati e sfruttando un sistema che randomizza la posizione degli avversari e l'estensione dei livelli, così che ci si trovi ad affrontare sfide sempre nuove.
Seppur previsto per l'ultimo quarto del 2007, è stato possibile provarne una versione alpha, ricavandone una serie di interessanti prime impressioni.