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Terminator 3: The Rise of The Machines

Mentre il film fa il suo arrivo nelle sale, i fan iniziano a sospirare il gioco, che seguirà l'uscita, anche se non propriamente a breve distanza. I ragazzi di MoviePlayer ci guidano alla scoperta dei più infernali marchingegni del futuro.

ANTEPRIMA di La Redazione   —   19/09/2003
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Terminator 3: The Rise of The Machines

Dov'eravamo rimasti?

A chiusura del primo capitolo l'ex-cameriera Sarah Connor (Linda Hamilton), riusciva a sfuggire alla furia del Terminator (Arnold Schwarzenegger), un robot mandato dal futuro ad uccidere quella che sarebbe divenuta la madre di John Connor, leader della resistenza umana contro l'imminente insurrezione delle macchine.
Callida e decisamente scaltra, Sarah abbandona quindi la sua placida esistenza e incomincia a vivere nella convinzione quasi dogmatica di dover evitare il giorno del giudizio, il giorno in cui Skynet avrebbe dato il via ad una guerra nucleare contro l'uomo. Ritenuta pazza a causa dei suoi racconti sul Terminator e sull'improbabile Armageddon previsto per il 29 Agosto 1997, viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico.
Quando un secondo robot più potente e letale, il T-1000, viene catapultato nel presente per dare la caccia a suo figlio, Sarah riesce a evadere dal manicomio ed alleatasi con il vecchio T-800 opportunamente riprogrammato per difendere e non uccidere, e spalla a spalla con John, comincerà la sua fuga dal robot nonché la ricerca di un modo per neutralizzare Skynet. E fino ad adesso pensavamo fossero riusciti ad impedire il futuro.

Terminator 3: The Rise of The Machines
Terminator 3: The Rise of The Machines

Terminator 3: The Rise of The Machines

John Connor (Nick Stahl) oggi è solo al mondo. La madre, Sarah, è morta di leucemia ormai da qualche anno, lottando con la malattia il tempo necessario per assicurarsi che il mondo non finisse. Scampato nel tempo a un doppio tentativo di omicidio da parte di due diversi robot, vive senza punti fissi. Non ha un lavoro, ha lasciato la scuola, non possiede carte di credito né un indirizzo nella speranza d'essere irrintracciabile, in attesa che un futuro quantomai dubbio ed indecifrabile si compia.
Sebbene conscio d'aver aiutato la madre a bloccare Skynet, John vive nel terrore di un fato cui sa di non potersi sottrarre sebbene l'apparenza. E il drammatico dubbio si materializza nel formidabile T-X (Kristanna Loken), la più potente macchina di morte mai creata, ancora una volta in viaggio dal futuro per spazzare via il leader della resistenza.
Assieme a lei torna nel presenta anche l'originale T-101 (Arnold Schwarzenegger), riprogrammato per la seconda volta per proteggere non solo John ma questa volta anche Kate Brewster (Claire Danes) un ignara veterinaria ad un passo dalle nozze che ancora non sa quale futuro l'aspetta.

Terminator 3: The Rise of The Machines
Terminator 3: The Rise of The Machines

Un pò di numeri

T3 arriva 19 anni dopo il primo capitolo e 12 dal secondo. Si calcola che sino ad oggi, il franchaise di Terminator abbia incassato 550 milioni di dollari. Le riprese del nuovo film, iniziate il 14 Aprile 2002, sono durate 100 giorni e si sono svolte nell'area di Los Angeles. Il budget stimato è di 170 milioni di dollari contro ai 100 del secondo episodio e ai 6,4 del primo. Al debutto nelle sale americane, l'icasso del primo week-end fu di 4,020,663 milioni di dollari per T1 (28 Ottobre 1984), 52,306,548 milioni per T2 (3 Luglio 1991) ed infine 44,041,440 milioni per T3 (6 Luglio 2003). Le riprese sono state fatte su pellicola Kodak da 35mm con l'uso della lente anamorfica, mentre l'aspect ratio è 2.35:1.
150 sono le persone impiegate ad aiutare Stan Winston, mago degli effetti speciali, nella creazione dei nuovi robot. Ma non solo gli effetti visivi ad essere rilevanti in T3, il mixaggio del sonoro ha richiesto 5 mesi di lavoro, con scene con oltre 1000 tracce audio simultanee. Infine, Arnold Schwarzenegger si è allenato dalle 3 alle 5 ore tutti i giorni nella fase di pre- produzione, per presentarsi in perfetta forma sul set. T

Terminator 3: The Rise of The Machines

Il Film

Orfano della regia e della sceneggiatura di James Cameron, 'Terminator 3' arriva finalmente nelle nostre sale - l'Italia è l'ultimo paese del mondo in cui arriva la pellicola.
A rimpiazzare Cameron dietro alla macchina da ripresa c'è Jonathan Mostow (U-571, Spy Game) mentre alla sceneggiatura si alternano ben quattro menti: Tedi Sarafian (The Road Killers), John Branco (The Game), Michael Ferris (The Game) ed infine John D. Brancato.
Se i primi due film consistono in una mescola tra azione e pura fantascienza con uno sguardo malinconico, quello di Sarah, rivolto verso un futuro incerto per l'umanità, questo terzo capitolo cambia abilmente le carte in gioco. L'ironia si fa strada assieme ad un velo di comicità in un Terminator che sa prendersi in giro indossando occhiali da sole a forma di stella o autocelebrandosi per praticamente metà della lunghezza della pellicola. Nessuno scandalo, arrivati al terzo capitolo delle avventure di Terminator-Schwarzy era chiara la necessità di evitare il più possibile il già visto trasformando in parte l'orientamento del film. Basterebbe notare come la bella T-X invece di materializzarsi nella steppa o su di una strada come tutti i predecessori, preferisca un'esclusiva boutique di Beverly Hills in Rodeo Drive.

Terminator 3: The Rise of The Machines
Terminator 3: The Rise of The Machines

Il Film

Il risultato degli sforzi della troupe è un buon action movie, serrato e capace di scene memorabili - notevole Arnold appeso ad una gru e trascinato per mezza città o lo scontro nel bagno della base militare - in cui i due robot si danno lotta senza tregua. A completare il tutto un finale a sorpresa che lascia piacevolmente soddisfatti.
Innegabile purtroppo come i due capitoli precedenti siano superiori, dotati di una maggiore profondità e di una protagonista - la Hamilton - in grado di dare vita ad un personaggio forte e determinato quanto il T-800. Ad affiancare il forse futuro governatore della California, oggi c'è Nich Stahl che sostituisce Edward Furlong, si vocifera per problemi di droga, e Claire Danes. I due giovani attori non escono mai dal seminato rimanendo pazienti e buoni al braccio di Arnold. Persino Stahl che dovrebbe essere nientemeno che il futuro leader della nostra resistenza, si mostra in una interpretazione piatta, quasi timorosa, non aiutato neppure dalla minuta fisicità.

Terminator 3: The Rise of The Machines
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Dov'eravamo rimasti?

Dodici anni dopo il primo episodio del 1984 James Cameron, già autore di altri grandi seguiti come Aliens 2 - Scontro Finale, regala agli appassionati Terminator 2: Judgement Day'. Pellicola che - caso più unico che raro - non farà rimpiangere il suo prequel. Anzi.
Oggi, esce nei cinema il terzo episodio 'Terminator 3: The Rise of The Machines' mentre già un quarto capitolo è in programma; ma qual'è la storia che sta alla base di questa nuova pellicola? Siete certi di ricordarla?