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Tokyo Game Show 2002: il primo giorno
L’arrivo nella triste stazione di Kahim Makuhari non è accompagnato dalle solite mega insegne di qualche sponsor o software house, dappertutto ci sono i manifesti di una mostra di dinosauri, comincio a preoccuparmi pensando ad un’edizione sottotono, snobbata da tutti. Anche nell’atrio poche persone, nei padiglioni quasi nessuno. Ovviamente la mia impressione è errata: dopo due ore dall’apertura delle porte, il Makuhari Messe strabocca di gente, ed oggi è la giornata non accessibile al pubblico pagante. Il pensiero delle orde di bambini nel fine settimana, dei cosplay – i tipi vestiti da videogioco – l’impossibilità di parlare con chiunque, la fine della fiera che si avvicina….lasciamo perdere. Mi aggiro per gli stand adocchiando qui e lì le novità e devo dire che l’edizione di quest’anno presenta un parco titoli notevole, ricco di novità, come anche di seguiti: il mondo dei videogiochi pare riprendersi, beneficiando della spietata lotta tra le console, ormai diventata un tavolo estremamente ricco, grazie anche alle continue iniezione di soldi della Microsoft. La casa di Bill Gates continua imperterrita nella promozione a tutti i costi della propria console: stand enorme, tantissime fanciulle, titoli di buono e ottimo livello, il nuovo sistema Xbox Live.
Sony occupa uno stand piuttosto piccolo, ormai non ha più bisogno di grandi spazi: la console si auto pubblicizza attraverso le decine di giochi che tutti producono, quindi gli spazi Sony sono dedicati a videogiochi, come dire, particolari, o comunque di minor richiamo.
Sega per il secondo anno consecutivo presenta uno stand ricchissimo di titoli veramente eccezionali, che da giustizia alla politica multipiattaforma, rivelatasi vincente: Sega non ha più debiti, comincia a guadagnare, domina, dopo un momento di sbando, il mercato dei coin-op, sforna capolavori per tutte le console. Nuovi progetti hardware? E’ un progetto mai accantonato, ma rimandato a data indefinita. Anche nel settore coin-op infatti non si rincorre più il miliardesimo poligono, ma si tenta di dare un’esperienza unica attraverso il cabinato, più che con la grafica.
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Tokyo Game Show 2002: il primo giorno
Namco incentra lo stand su di un titolo musicale – quello con il taiko – fra poco disponibile in versione casalinga dopo il grande successo nelle sale giochi giapponesi, dedicando non troppo spazio a Dead for Right per Xbox, la risposta giapponese a Max Payne. Konami porta avanti il suo Kojima, con Anubis e il “nuovo” Metal Gear Solid Substance, dedica lo stage principale alle solite paranoie musicali – con il “nuovo” gioco ballerino pseudo mazzate - , porta anche Silent Hill 3 e anche lei dimostra buona salute. Tecmo spinge sulla pallavolo, con un incredibile pannello 20 metri per 20 con una tipetta in costume. Di Dead or Alive 4 per ora neanche l’ombra, ma ne riparliamo domani. La CapCom ripropone i suoi capolavori: Devil May Cry, qualche nuovo gioco di mazzate bidimensionale (BASTA!!!!!), la rivelazione della fiera Red Dead Revolver e il nuovo – perché è veramente inedito – Bio Hazard 0, che sfoggia en passant la rinnovata veste grafica della serie tipo film, stupendo sempre più. La Blizzard nella mattinata invece si è organizzata una conferenza stampa in gran segreto (c’erano una ventina di persone) per la presentazione in anteprima mondiale di Starcraft: GHOST – vedere speciale – e si occupa qualche computer, quasi a disagio, nello stand CAPCOM, che distribuisce in Giappone Warcraft III. Per oggi credo sia tutto, avrò saltato tante cose, ma riprenderemo tutto nei due giorni rimanenti. Le ragazze più carine? Quelle Microsoft. Lo show più triste? Quello Microsoft, con la presentatrice con il labbro tramante dall’emozione. Lo stand che vince il premio “Per favore, fatemi una foto”? Ma allora volete sapere tutto oggi….
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E’ mattina presto, giornata estiva in senso italiano: caldo e soleggiato, senza la dannatissima umidità che affligge le estati di Tokyo. La luce del mattino è per me inedita, vivendo la notte; mi avvio nel fiume di gente che tra treni, stazioni infinite, sopraelevate e tapirulant, mi accompagna all’interno del Tokyo Game Show 2002. Sarà un’edizione entusiasmante? Lo scopriremo insieme in questi giorni, con i miei favolosi reportage in tempo reale.