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The First Berserker: Khazan, lo abbiamo provato ed è una bomba

Abbiamo provato The First Berserker: Khazan, uno splendido action con elementi soulslike che porta l'universo di Dungeon Fighter Online nei videogiochi AAA.

PROVATO di Lorenzo Mancosu   —   27/09/2024
La cover art di Khazan
The First Berserker: Khazan
The First Berserker: Khazan
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C'è una nuova tendenza nel mondo dei videogiochi d'azione, anche se sarebbe meglio inquadrarla come un più comune ritorno al passato: nel corso degli ultimi dieci anni, l'impatto generato dalla nascita del sottogenere soulslike ha scatenato un'onda d'urto capace di attrarre la maggior parte delle ispirazioni creative, dando i natali a una marea di emuli volenterosi di ancorarsi alla nuova deriva nel tentativo di avvicinare il successo agguantato da FromSoftware. Se, da una parte, questi "cloni" riescono molto raramente ad avvicinare la qualità delle produzioni alle quali mirano, di recente alcuni sviluppatori si sono ricordati che è possibile realizzare grandissime opere anche attraverso la più antica tradizione del genere d'azione.

The First Berserker: Khazan fa parte proprio di questa corrente, per certi versi la medesima che è stata cavalcata da un successo su scala mondiale come Black Myth: Wukong, volenterosa di spingere l'acceleratore sulla pura e semplice spettacolarizzazione di un'avventura violenta, divertente e ben ritmata. Sì, magari s'incontrano anche diverse meccaniche mutuate dal genere soulslike, come per esempio i checkpoint e le fiaschette curative, ma l'essenza dell'action sopravvive incontaminata: è proprio quello che hanno fatto gli sviluppatori di Neople al fine di trasformare l'universo di Dungeon Fighter Online - MMORPG asiatico pressoché sconosciuto sulle nostre sponde - in un viaggio dedicato al giocatore singolo. Al Tokyo Game Show 2024 abbiamo provato The First Berserker: Khazan, un videogioco tanto asciutto quanto efficace che è una vera e propria bomba d'azione.

Che cos'è The First Berserker: Khazan

Definito dagli sviluppatori di Neople come un GDR hardcore d'azione, The First Berserker: Khazan rappresenta la prima uscita nell'industria dei videogiochi AAA per l'universo di Dungeon Fighter Online, serie MMORPG di Nexon che è stata per tantissimi anni in vetta alla classifica dei titoli più redditizi di tutti i tempi. In passato ancorato a una formula in stile beat'em up, ha raccolto oltre 600 milioni di utenti e conseguentemente dato il via a un grande sottotesto narrativo che, finalmente, tenterà di raggiungere la notorietà anche dalle nostre parti attraverso questa interpretazione per il giocatore singolo.

La vicenda narrata è quella di Khazan, un tempo grande generale dell'impero Pell Los che si trova completamente spogliato dei suoi ricordi a causa delle torture inflittegli dai traditori che l'hanno condotto alla rovina. Determinato a ottenere giustizia per quanto gli è accaduto, vestirà i panni del primo Berserker, in italiano "sterminatore", un'entità intrisa di furia, assetata di vendetta e determinata a riconquistare l'onore perduto, anche a costo di mettere sottosopra l'interezza di Adar.

Botte, sangue, violenza!

The First Berserker: Khazan adotta solo parzialmente la struttura dei soulslike per abbracciare una spina dorsale da action di stampo classico: c'è un input per gli attacchi leggeri e uno per quelli pesanti, ci sono mosse caricate, ci sono colpi speciali che si possono lanciare tenendo premuti i grilletti e i pulsanti frontali, infine c'è una rapida schivata indispensabile per evitare i colpi più pericolosi e un eccellente sistema di deviazioni che si presenta in tutto e per tutto simile a quello di Sekiro: Shadows Die Twice.

Il gameplay viscerale mescola botte da orbi e deviazioni in stile Sekiro
Il gameplay viscerale mescola botte da orbi e deviazioni in stile Sekiro

La peculiarità del titolo di Neople risiede nella pesantezza di Khazan, un protagonista che attacca con coppie d'asce, spadoni e altri pezzi di ferro molto pesanti, insomma, impugna qualsiasi cosa possa scalfire la corazza dei suoi avversari posizionandosi sempre di fronte alla minaccia di turno, vivendo la battaglia in maniera estremamente viscerale. Il terreno si tinge molto rapidamente di rosso, un colpo potente al momento giusto potrebbe sfracellare al suolo persino un enorme gigante di ghiaccio, e in linea generale si ha sempre la sensazione di vestire i panni del classico tank, contrariamente rispetto a quanto accade nelle più recenti derive del genere.

La vicinanza con Sekiro non si esaurisce nella presenza del sistema di deviazione dei colpi, fra l'altro realizzato in maniera pressoché ineccepibile, ma si estende alla presenza di prese che si possono unicamente schivare e più in generale di situazioni alle quali tocca rispondere sempre nella maniera corretta. I nemici - e in particolare i mid boss sovradimensionati - si presentano raramente come sacchi d'allenamento statici da riempire di botte, ma mettono in campo meccaniche che richiedono reazioni precise da parte del giocatore, come per esempio il raggiungimento delle poche zone sicure nelle arene per sfuggire agli assalti su vasta scala.<

Tra schianti al suolo e mosse speciali, il gameplay riesce sempre a divertire
Tra schianti al suolo e mosse speciali, il gameplay riesce sempre a divertire

Sin dai primi battiti si presenta come un'esperienza tanto asciutta quanto pulita, alimentata giusto da una manciata di sistemi legati al combattimento ma molto efficace nell'esecuzione: è un videogioco nel quale si combatte, si combatte, e poi si combatte ancora, prendendo lentamente dimestichezza con il bilanciamento in stile carta-forbice-sasso. Ci sono nemici corazzati che è meglio approcciare a muso duro scommettendo sui colpi pesanti, ce ne sono altri che si possono piegare con un fendente caricato al momento giusto, ce ne sono altri ancora per cui è indispensabile padroneggiare il sistema di deviazioni al fine di prosciugarne interamente la stamina, aprendo i rubinetti della furia del Berserker.

Oltre le botte c'è di più

Se da una parte il design dei livelli, per lo meno nelle sezioni iniziali, non brilla assolutamente per originalità e si limita ad alternare percorsi e arene connesse da comode scorciatoie, la struttura ludica di The First Berserker: Khazan non si limita alla sola caratterizzazione del combattimento. Il primo sterminatore deve anche tenere sempre lo sguardo su un sistema d'equipaggiamenti minimalista e impattante al tempo stesso, ma soprattutto su un apparato statistico da GDR puro che apre a qualche differenziazione sul fronte delle build disponibili, specialmente grazie all'apporto fornito dalle abilità speciali.

Il level design rimane piuttosto lineare perché il focus è stretto sul combattimento
Il level design rimane piuttosto lineare perché il focus è stretto sul combattimento

Ad averci davvero stupito, tuttavia, è stata la pulizia generale dell'esperienza: non è assolutamente semplice realizzare un'avventura d'azione con elementi da soulslike, ma Neople si é presentata all'appello con un lavoro davvero sorprendente per un team "esordiente", dedicando parecchia attenzione alle animazioni in motion capture, alla veridicità delle hitbox, alla sensazione connessa ai colpi inflitti e a tutte le più piccole componenti che rendono gradevole un progetto di questo genere.

Indossare i panni di Khazan per assaltare orde di nemici è divertente e stimolante, inoltre non sembra esserci traccia di difficoltà artificiale e non è mai capitato che incappassimo in un bug, il che è già molto più di quanto si possa dire di altre opere recenti. Ovviamente è ancora prestissimo per sbilanciarsi dal momento che la demo includeva giusto la prima regione e un paio di sfide extra contro i boss, ma se questo dovesse rimanere lo standard potremmo essere al cospetto di una fra le migliori variazioni sul tema degli ultimi anni.

Ci sono diverse meccaniche in stile soulslike come i checkpoint, ma l'anima rimane d'azione
Ci sono diverse meccaniche in stile soulslike come i checkpoint, ma l'anima rimane d'azione

Lo stesso discorso resta valido per la caratterizzazione estetica e grafica dell'avventura, che intreccia tratti in stile anime con scorci fantasy di stampo nella maggior parte dei casi realistico, realizzando un particolare amalgama che premia la leggibilità dei combattimenti senza sacrificare l'impatto estetico del protagonista e degli avversari.

Il migliore della sua categoria?

Il più grande punto di forza di The First Berserker: Khazan è quello di rendere onore al proprio nome: riesce a far sentire il giocatore come se fosse un Berserker, traducendo nelle sensazioni del gameplay il peso delle armi impugnate da un'entità che si fa via via più sporca di sangue; e lo fa, incidentalmente, mentre tutto ciò che gli orbita attorno si presenta con costanza in maniera pulita, poggiando un ulteriore pietra nello straordinario percorso di miglioramento che sta tracciando il cammino degli sviluppatori orientali sottorappresentati.

Gli sviluppatori di Neople potrebbero aver segnato davvero un bel centro in quest'adattamento di DFO
Gli sviluppatori di Neople potrebbero aver segnato davvero un bel centro in quest'adattamento di DFO

Certamente, la nomea di Nexon potrebbe far sorgere qualche dubbio e non abbiamo visto ancora nulla di quel che l'opera ha davvero da offrire, ma dovendo ancorarsi unicamente all'esperienza di gioco si intravede tutto il potenziale necessario per dare i natali al miglior esponente della sua categoria. La speranza è che anche questa deriva d'azione possa oltrepassare le aspettative iniziali: la versione di test che sarà disponibile a partire dal prossimo 10 ottobre sarà senz'altro il primo scalino da scavalcare, dopodiché toccherà scoprire se il Berserker merita davvero la sua corona.

L'universo di Dungeon Fighter Online tenta il grande balzo per scavalcare il muro che lo separa dalla massa internazionale: The First Berserker Khazan é il videogioco action con qualche pennellata soulslike scelto da Nexon per compiere tale impresa. Da questo primo contatto é emersa un'esperienza solida e soprattutto pulita come poche altre, radicata in un classico sistema di combattimento d'azione interamente basato sui fondamentali che mira a divertire e a trasmettere la furia del Berserker. Dal momento che i fronti tecnico e grafico si presentavano egualmente rifiniti, sarà molto interessante mettere le mani su un prodotto finito che rischia di spiccare fra i migliori della sua categoria.

CERTEZZE

  • Combattimento d'azione duro e puro
  • Grande pulizia nelle meccaniche di gioco
  • Nessuna sbavatura tecnica e artistica

DUBBI

  • Design dei livelli un po' banale