Si vis pacem, para bellum
Great Battles of Rome è un titolo che miscela discretamente azione e strategia in ambientazioni tridimensionali che replicano fedelmente l’atmosfera dell’epoca dell’Impero, e ovviamente visto il genere, i campi di battaglia su cui sono avvenuti gli scontri più importanti di quel periodo. Questi sono stati ricostruiti con l’ausilio di esperti del settore, compresi alcuni degli storici che collaborano con il famoso canale satellitare History Channel. Il gioco quindi pone i videogamer al comando di una serie di campagne militari contro i nemici di Roma (ma ci sono anche missioni in cui si possono guidare i Celti, ad esempio), dalle orde barbariche nell’ambito dell’espansione dell’impero romano verso Nord-Est, alla difesa dell’attuale nostra capitale dall’assalto dei Cartaginesi, e via dicendo. Saranno disponibili più di 100 battaglie, tra cui le guerre puniche e sannite e la conquista della Bretagna ad opera di Giulio Cesare. Interessante evidenziare il fatto che i giocatori potranno personalizzare e controllare eserciti imponenti, ognuno dei quali caratterizzato da un elevato numero di soldati armati ed equipaggiati in maniera diversa e appartenenti a vari reparti militari quali i legionari, gli arcieri, i cavalieri e persino gli elefanti da guerra. Ognuno di questi reggimenti sarà caratterizzato anche da movimenti, IA e tipo di azioni univoche, e risentirà del clima, dell’ora (giorno o notte) o del terreno su cui si muoveranno. Durante lo scontro vero e proprio l’utente può decidere se pianificare personalmente le battaglie o affidare la tattica all’IA, buttandosi semplicemente nel vivo dell’azione. In entrambi i casi i comandi sono piuttosto intuitivi e si fa tutto o quasi con le levette analogiche e il tasto X, anche se da quanto abbiamo potuto testare i controlli andrebbero un tantino rivisti poichè non sono molto precisi al momento. Il gioco si avvale anche della presenza di 30 filmati di repertorio di The History Channel con commento audio, che guideranno il giocatore scenario dopo scenario.
Videogiochi educativi
Graficamente, purtroppo, dalla demo in nostro possesso possiamo dire che l’engine del gioco non è certo all’avanguardia, con scenari poco dettagliati a livello di textures (basti pensare agli alberi, costruiti incrociando due sagome, quasi fossero di cartoncino come nei giochi da tavolo…) ma paradossalmente la cosa potrebbe non essere un male visto che il motore grafico dovrà gestire, nelle fasi più avanzate delle campagne militari, una moltitudine esagerata di unità da parte di entrambi gli eserciti che si scontreranno sul campo di battaglia. E quindi la fluidità non dovrebbe risentirne. Discreti invece i modelli poligonali dei vari soldati e delle rispettive armature, oltre che gli effetti diurni. D’ altronde, come lascia intendere Carrie Trimmer, Director of Licensing di The History Channel, il videogioco deve divertire, ma anche “educare”, aldilà dell’orpello estetico, e può essere uno strumento di “insegnamento” importante per la gente: “Siamo molto contenti di collaborare con Slitherine e Black Bean allo sviluppo di questo gioco, il primo per console lanciato sotto il nostro marchio. The History Channel è alla costante ricerca di nuovi modi per far rivivere, conoscere la storia alle persone e dunque anche questo può essere un valido sistema. Anzi, dando alla gente la possibilità di costruire un esercito e definirne la strategia, questo gioco permetterà veramente di sentirsi parte dello sviluppo dell’Impero Romano”. E noi, sperando che prima dell’uscita del gioco i programmatori riescano a sistemare i difetti evidenziati in questa sede, non possiamo che rimandarvi alla futura recensione.
The History Channel: Great Battles of Rome sarà disponibile per PlayStation 2 e PC.
La versione testata è quella PlayStation 2.
Gli strategici in tempo reale appartengono ad una categoria di giochi che non hanno mai suscitato molto interesse nell’utenza console, almeno se paragonato a quello riscontrato su PC, dove invece questo tipo di simulazioni di guerra hanno un certo seguito. Ragion per cui non deve stupire se di videogames come i sopracitati su PS2, ad esempio, se ne sono visti poco o niente, anche per la mancanza di strumenti quali mouse e tastiera. Tuttavia, anche se in maniera non continua, qualcosa è stato fatto, e anche sulle console i fans del genere hanno potuto godersi qualche titolo. E questi utenti, a breve, avranno ancora pane per i loro denti grazie allo sviluppatore Slitherine Software e al publisher Black Bean Games che hanno stretto una partnership con The History Channel per la realizzazione di alcuni RTS basati sui grandi temi della storia, come quello che ci accingiamo a descrivere, ambientato nell'antica Roma. L'antesignano di tutti gli strategici di ambientazione storica, con sporadici elementi action, è stato senza ombra di dubbio “Centurion: Defender of Rome” della Bits of Magic, uscito per MS-DOS nel 1990, e successivamente convertito per Amiga e Sega Mega Drive. In questo gioco si poteva e dovevano combattere battaglie col sistema tipico della strategia a turni, amministrare la città (una volta fatto carriera) e cimentarsi in sfide arcade nel Colosseo impersonando ad esempio un gladiatore in puro stile shoot em up. Coniugando simulazione militare, meccanica di gioco all’avanguardia a filmati storici, The History Channel: Great Battles of Rome può essere tranquillamente definito quindi come l’erede di quel vecchio titolo, al pari di Rome: Total War.