Per iniziare, un giro sulla ruota panoramica di RollerCoaster Tycoon 3
Sappiamo cosa state pensando: “Chi se ne frega della ruota panoramica? Lasciamola a vecchi e bambini e passiamo alle giostre serie!”. Ebbene sì, la ruota panoramica non è il massimo del brivido ma, anche ammesso che non abbiate nessuno da portarci per pomiciare in tranquillità, è utile per avere una vista d’insieme della situazione ed è esattamente ciò che si ripropone questo paragrafo...
Se i suoi predecessori offrivano già possibilità di approccio al gioco virtualmente illimitate, questo terzo capitolo ci garantisce un livello di controllo e personalizzazione quasi totale sul nostro parco dei divertimenti. Abbiamo a disposizione tre modalità di gioco: tutorial, carriera e protetta. Non ci dilungheremo sul tutorial, che ovviamente ha lo scopo di guidare l’utente nell’apprendimento delle basi del gioco, anche perché in questa versione era solo parzialmente implementato. La modalità carriera ci cala nei panni di un magnate del divertimento alle prese con gli obiettivi più disparati in ben diciotto scenari diversi: in questo caso, assumeremo quasi sempre la gestione di parchi già avviati e ci ritroveremo di volta in volta a risolvere problemi economici, promuovere le attrazioni nel modo giusto, attirare un determinato tipo di pubblico, ristrutturare impianti fatiscenti, accontentare le autorità locali, costruire un ottovolante con parametri specifici e così via. Raggiungendo gli obiettivi di ogni scenario, sbloccheremo nuove attrazioni e potremo accedere a livelli di difficoltà superiori (ce ne sono tre in tutto, ognuno con obiettivi ben definiti).
Questo terzo capitolo ci garantisce un livello di controllo e personalizzazione quasi totale sul nostro parco dei divertimenti.
Per iniziare, un giro sulla ruota panoramica di RollerCoaster Tycoon 3
Nella modalità protetta potremo dare libero sfogo alla nostra creatività, senza preoccuparci di soldi, limiti di tempo od obiettivi prestabiliti: ci verrà assegnato un terreno, che potremo modificare a nostro piacimento, e saremo autorizzati a costruirci tutto ciò che vorremo, persino giostre di nostra invenzione. Infatti, al giocatore viene offerto anche un kit di strumenti extra per personalizzare e impreziosire ulteriormente il proprio parco: l’editor di scenari permette di plasmare l’ambientazione e gli obiettivi di gioco secondo i propri desideri, scegliendo gli elementi del paesaggio e le attrazioni da integrare; l’editor di persone consente di definire l’aspetto e i gusti dei frequentatori del parco, scegliendone nome, età, abbigliamento, colore dei capelli e preferenze riguardo le attrazioni; le funzioni di Coaster Designer e Building Designer non sono ancora state incluse in questa versione, ma è facilmente intuibile che serviranno a creare rispettivamente montagne russe e strutture personalizzate.
Su e giù dalle montagne russe
La meccanica di gioco vera e propria è rimasta pressoché inalterata: si selezionano le attrazioni desiderate fra le molte disponibili, le si orienta come si vuole e le si posiziona nello scenario. Ma è nell’ampia gamma delle opzioni di personalizzazione e microgestione che RollerCoaster Tycoon 3 brilla su tutti i suoi predecessori: è possibile definire foggia e colore di ogni singolo elemento che compone una giostra (dalle transenne per la coda ai veicoli che ospiteranno i passeggeri), stabilire il prezzo dei biglietti, gli orari di apertura e persino una musica d’accompagnamento! I parchi, oltre che generici, possono essere anche ispirati a varie tematiche e abbelliti con piante o elementi scenografici, sfoggiando un’ambientazione western, fantascientifica, horror o avventurosa. Investendo parte dei propri introiti in ricerca e sviluppo, si otterranno sempre nuove attrazioni.
Quasi altrettanto capillare è il sistema di gestione delle risorse umane: su di noi ricadrà pure la responsabilità di assumere (ed eventualmente licenziare) addetti alla manutenzione, alla pulizia, alla sicurezza e all’animazione dei parchi. Nel pannello per la gestione del personale, potremo scegliere la mansione e lo stipendio di ogni dipendente e perfino il colore della divisa o il costume da fargli indossare. In qualunque momento, potremo andare a cercare sulla mappa il povero disgraziato travestito da panda gigante, che abbiamo piazzato davanti alla coda più lunga per intrattenere i nostri ospiti, e verificarne lo stato di lavoro e di frustrazione! Avremo anche la facoltà di scegliere il tipo di campagna pubblicitaria più adeguato per lanciare il nostro parco: offerta promozionale di biglietti gratuiti, inserzioni sui giornali e via dicendo. Infine, per allietare ulteriormente la nostra clientela, potremo allestire suggestivi spettacoli pirotecnici, programmati per varie fasce orarie e personalizzati con effetti di luci e suoni.
Su e giù dalle montagne russe
Parte del divertimento risiede anche nell’osservazione del comportamento dei frequentatori del parco: grazie al nuovo motore grafico tridimensionale, ogni personaggio ha un aspetto unico e un comportamento distintivo. Adulti, adolescenti e bambini hanno un approccio diverso alle varie attrazioni messe a loro disposizione. La sera il pubblico è prevalentemente composto da teenager e adulti, per esempio, e bisognerà tenerne conto nella programmazione degli eventi o nella scelta della musica. L’intelligenza artificiale è stata notevolmente migliorata e si noteranno famigliole o gruppi di persone che tendono a condividere gli stessi gusti e gli stessi pensieri, nel bene e nel male! I nostri facoltosi amici virtuali correranno qua e là per provare le ultime novità in fatto di giostre o rifocillarsi agli stand di bibite e zucchero filato, esulteranno una volta scesi dalle montagne russe più avvitate del mondo o si dispereranno per la delusione dell’ennesimo giro sullo squallido trenino a forma di bruco...
Un coloratissimo carosello virtuale
Come abbiamo accennato, l’interfaccia utente ha uno stile più maturo e pulito: il menu principale fa subito da vetrina a questa evoluzione, sfoggiando un’eleganza minimalista nella disposizione dei pulsanti e delle finestre di selezione. Nel gioco vero e proprio, in realtà, elementi d’interfaccia che appaiono snelli e puliti minacciano spesso di svilupparsi in un dedalo infinito di opzioni, nel momento in cui il giocatore si lascia trascinare dalla curiosità o dalla pignoleria, rischiando di perdersi! A una serie di pulsanti che raggruppano i principali strumenti gestionali nella parte sinistra dello schermo e aprono una batteria di sottomenu, si aggiungono pannelli di comando e analisi visualizzati al centro dell’area di gioco e finestre circolari per le proprietà relative alle singole attrazioni, che appaiono nell’angolo inferiore destro. Non è quindi difficile immaginarsi lo schermo letteralmente infestato da pannelli e finestre in certe fasi, anche se questi possono essere agevolmente riposizionati ovunque. L’interfaccia così come l’abbiamo sperimentata noi, tuttavia, non era completa, né tanto meno presentava tutte le opzioni implementate correttamente, quindi c’è ancora margine di manovra per un possibile snellimento e qualche ultima rifinitura.
Graficamente, RollerCoaster Tycoon 3 è senz’altro più ricco e vivace dei suoi predecessori, anche grazie alla già citata transizione al 3D.
Graficamente, RollerCoaster Tycoon 3 è senz’altro più ricco e vivace dei suoi predecessori, anche grazie alla già citata transizione al 3D. Ciò che colpisce fin da subito è la capacità del motore di gestire e ruotare con apparente facilità tanti colori, luci e dettagli su un’area di gioco così vasta. Gli effetti di luce che rendono l’avvicendamento del giorno e della notte sono davvero notevoli (le immagini a corredo dell’articolo probabilmente non fanno loro giustizia) e influiscono in modo dinamico sull’equilibrio dei colori ambientali e sulla rifrazione delle fonti luminose del parco. Nessuno potrà fare a meno di soffermarsi ad ammirare il suo primo tramonto in RollerCoaster Tycoon 3, quasi a bocca aperta! Sorprendenti anche i riflessi sull’acqua e l’impressione di realismo derivata dal fluire della moltitudine colorata e variegata dei nostri ospiti, sui volti dei quali si leggono effettivamente diverse espressioni. Il motore grafico tridimensionale offre potenti funzioni di zoom e scrolling, per quanto abbiamo riscontrato una certa difficoltà nella gestione delle inquadrature, che può avvenire via mouse o tastiera ma si dimostra decisamente poco pratica in questa versione del gioco (può capitare di muovere il mouse un millimetro di troppo e ritrovarsi scaraventati nell’angolo più buio e remoto del parco).
Un coloratissimo carosello virtuale
Veniamo ora a un altro punto forte del gioco, il sonoro: gli effetti audio sono vari e credibili ed è possibile scegliere un motivo di accompagnamento per ogni singola attrazione, dandogli un ritmo diverso a seconda del pubblico cui è destinata. Non soltanto gli MP3 inclusi nella colonna sonora sono orecchiabili e di buona qualità, ma è anche possibile usarne di propri: potremo quindi vedere l’ottovolante migliore del nostro parco sfrecciare al ritmo del nostro pezzo techno preferito o far partire una raffica di fuochi d’artificio con la Cavalcata delle Valchirie in sottofondo! C’è però una particolarità da segnalare: mentre in altri titoli del genere l’accompagnamento sonoro consisteva essenzialmente in un indecifrabile e costante cicaleccio, allegre musichette da Luna Park e il gradevole tintinnio delle casse, in RollerCoaster Tycoon 3 si sentiranno i rumori della folla, gli effetti associati alle varie attrazioni e le musiche da noi scelte come accompagnamento solo zoomando su una parte del parco; allontanando l’inquadratura per osservarlo nella sua interezza, saremo avvolti dal silenzio più totale (anche questo, tuttavia, potrebbe essere dovuto all’incompletezza della versione tra le nostre mani) .
È quasi superfluo concludere dicendo che RollerCoaster Tycoon 3 si prospetta come un titolo assolutamente promettente, soprattutto per gli amanti dei gestionali atipici. Siamo impazienti di vedere se la versione definitiva del gioco saprà soddisfare l’appetito che ci ha lasciato questo sostanzioso assaggio d’anteprima...
Altro giro, altra corsa!
Questo RollerCoaster Tycoon 3 segue a distanza di cinque anni il primo esemplare della serie, sviluppato quasi per intero dal geniale Chris Sawyer. Con due titoli portanti e una manciata di espansioni alle spalle, è passato nelle mani dello sviluppatore britannico Frontier Developments, che si ripropone di sfruttarne il concept originale, rimpolpando il gameplay e donandogli un nuovo look tutto tridimensionale. Sawyer seguirà comunque la gestazione del gioco in qualità di consulente, affiancando ancora una volta il collega David Braben, fondatore di Frontier, col quale in passato (parliamo degli anni ’80) lavorò agli ormai storici Elite e Virus. L’impegno a rispettare la formula originaria della serie è facilmente comprensibile, visto che si è sempre dimostrata vincente: d’altronde, chi non si divertirebbe nel creare il parco di divertimenti dei suoi sogni, vederlo crescere a dismisura e gestirne impeccabilmente il personale e la manutenzione, per poi contemplare soddisfatto le reazioni della folla in delirio e rifilarle bibite e gadget a prezzi vergognosi?
Frontier ha promesso anche di dare una bella scossa alla tradizione di RollerCoaster Tycoon e le novità si sprecano.
Tuttavia, Frontier ha promesso anche di dare una bella scossa alla tradizione di RollerCoaster Tycoon e le novità si sprecano, a partire dal nuovo motore grafico 3D e dallo stile più elegante e “maturo” dell’interfaccia e a seguire con l’irresistibile CoastercamTM, che offre la possibilità di provare le proprie creazioni in prima persona, un editor di fuochi d’artificio e uno di personaggi, realistici effetti atmosferici e un rivoluzionario sistema d’illuminazione dinamica che, oltre a riprodurre fedelmente l’avvicendarsi del giorno e della notte, rende lo sfavillante scintillio delle luci e delle insegne colorate del parco. Tutto questo e altro ancora è emerso dalla promettente versione d’anteprima che abbiamo avuto occasione di provare in questi giorni e che ci apprestiamo a descrivervi qui di seguito: se volete fare un giro anche voi, accomodatevi, abbassate la sbarra di sicurezza e abbandonatevi a questa spericolata discesa nei meandri di una delle simulazioni più particolari dell’anno... ma non vi sognate nemmeno di vomitare nei vagoncini nuovi fiammanti del nostro ottovolante!