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Pillars of Eternity II: Deadfire, la modalità a turni

Con l'ultimo aggiornamento Obsidian introduce un'inedita modalità a turni per il suono gioco di ruolo Pillars of Eternity II: Deadfire

SPECIALE di Luca Olivato   —   22/01/2019
Pillars of Eternity II: Deadfire
Pillars of Eternity II: Deadfire
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Obisidian/Black Isle ha fatto la propria fortuna grazie non solo alla capacità di raccontare storie coinvolgenti e all'attento rispetto dei canoni dei giochi di ruolo, ma anche al motore Infinity, la cui chiave di volta è la barra spaziatrice. Premendola si mette in pausa l'azione e si ha modo di impartire con calma gli ordini ai membri del party, ciascuno dei quali dotato di abilità specifiche che la concitazione del tempo reale rende difficile da sfruttare. Un sistema che è funzionato benissimo sin dai tempi di Baldur's Gate e che, quantomeno per chi scrive, non sembrava necessario modificare.

Le vendite del loro ultimo lavoro, Pillars of Eternity II: Deadfire, nonostante il caloroso supporto dei backer e un elevato livello qualitativo, non sono andate affatto bene e i risultati commerciali hanno condotto sul lastrico il talentuoso sviluppatore californiano, fino a quando, qualche settimana fa, è accorsa in aiuto mamma Microsoft con la propria egida protettiva. Nell'attesa del nuovo progetto The Outer Worlds, presentato ai Game Awards e figlio della vecchia e caotica gestione (verrà infatti pubblicato da Private Division, branchia 2K, e sarà disponibile anche per anche per PlayStation 4), i programmatori ci propongono un update gratuito che si prefigge di rivoluzionare l'esperienza di gioco ammiccando all'utenza che preferisce la strategia a turni. Le prime avvisaglie erano trapelate circa un mese fa, quando una patch di 2 Gbyte era temporaneamente comparsa su Steam: un leak repentinamente rimosso, ma non abbastanza velocemente da impedire all'utente raggnarok di postare su Reddit un paio di screenshot che testimoniavano l'esistenza dell'inedita modalità. La motivazione che ha portato a questa novità è da leggersi nel successo di Divinity: Original Sin II, uno dei GdR più amati degli ultimi anni, spesso accostato a Pillars of Eternity nella diatriba sul miglior titolo di ruolo in circolazione. Tra i punti di divergenza più clamorosi c'è proprio il sistema di combattimento e Obsidian spera che, adattando Deadfire a quelle che sembrano le mode del momento, possa iniettare nuova linfa nelle vendite.

Pillars Of Eternity 2 Deadfire 8

Gli illustri precedenti

Non è la prima volta che un GdR adotta entrambe le modalità di gioco, anche se bisogna girare le lancette dell'orologio parecchio indietro nel tempo per trovare alcuni esponenti di spicco. Entrambi sono stati pubblicati nel 2001: il primo è Arcanum: Of Steamworks & Magick Obscura di Tim Cain, mentre l'altro è un figlio "illegittimo" del programmatore di scuola Black Isle (sono sempre in mezzo...) ossia Fallout Tactics: Brotherhood of Steel. In questi due giochi però non c'era la possibilità di mettere in pausa nella modalità Real Time, e si poteva modificare il sistema di combattimento in qualsiasi momento.

Le nostre impressioni

Premettiamo che si tratta di una funzione non definitiva, e quindi, mai come in questo caso, soggetta a modifiche anche consistenti. La patch si rivolge specificamente alla nuova utenza, perché non è possibile passare dal tradizionale RTwP al TBS recuperando un salvataggio: è una scelta che va fatta a inizio partita e non c'è più la possibilità di tornare indietro. La prima battaglia, quella a bordo della nave, non è un buon banco di prova per testarne il funzionamento: con tutti i nemici presenti sullo schermo ed un solo personaggio controllabile si impiega molto più tempo per concludere la fase di anteprima, ma è altrettanto vero che se ne notano subito i benefici. La prima miglioria tattica riguarda il posizionamento: spostare il personaggio a fianco di un alleato e creare così una situazione di accerchiamento è un'operazione che si fa con frequenza anche in tempo reale, ma è molto più difficile fare in modo che un assassino vada alle spalle della propria vittima e lo colpisca dove è più vulnerabile. Con la modalità a turni questa caratteristica riesce ad essere sfruttata molto più efficacemente, così come tutte le magie di supporto, soprattutto quelle che coinvolgono più personaggi. Anche l'utilizzo degli incantesimi di guarigione, che nel titolo tradizionale si rischia di utilizzare troppo presto (o di non utilizzare affatto, se si confida troppo nella buona sorte), nel turn based mode risulta molto più performante.

Pillars Of Eternity 2 Deadfire 4

Ciò che lascia positivamente sorpresi è la (apparente) facilità con cui gli sviluppatori sono riusciti ad implementare il sistema a turni, quasi che il titolo nascesse per essere fruito in questa maniera. Tuttavia, in base alle nostre prove, riteniamo che si tratti di una scelta da prendere in considerazione soprattutto per i livelli di difficoltà più elevati (almeno dal quarto). Con Deadfire l'esperienza sembra essere concentrata un po' più sui dialoghi e sulle conseguenze delle azioni piuttosto che sulla difficoltà dei combattimenti che risultano più abbordabili, soprattutto se paragonati a quelli del capostipite. Inoltre, i ritmi di gioco, piuttosto lenti di loro, vengono ulteriormente rarefatti dai turni, in quanto è necessario assistere ad ogni mossa. Si può accelerare il tempo (opzione che si attiva praticamente subito), ma, anche velocizzando le battaglie, il tedio è sempre dietro l'angolo: così lo scontro di routine con il branco di lupi rischia di diventare una fastidiosa perdita di tempo. Un altro consiglio che ci sentiamo di dare è pertanto quello di attivare l'auto-livellamento dei nemici in modo da rendere interessanti tutti gli scontri. L'intelligenza artificiale si comporta piuttosto bene, avendo sempre le idee molto chiare e rapide sull'azione da intraprendere e il nemico da attaccare (forse vengono usati un po' poco gli incantesimi difensivi).

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Un gioco da rivalutare

Tra le critiche mosse al secondo capitolo c'erano i combattimenti, semplificati e resi più abbordabili rispetto a quelli del primo Pillars. Con l'update la parte tattica torna ad avere un ruolo di primo piano; inoltre il titolo si apre a quegli appassionati che ormai hanno spolpato Divinty: Original Sin II e non avevano ancora trovato pane per i propri denti. Tuttavia, a nostro modo di vedere, i puristi continueranno a preferire la modalità tradizionale. A otto mesi di distanza dalla sua uscita Pillars of Eternity II è maturato: le quindici patch uscite sino a questo momento hanno risolto numerosi bug, bilanciato le classi, arricchito l'esperienza di gioco anche con l'aiuto dei DLC, alcuni dei quali gratuiti, che sul primo Pillars erano un po' latitati. Con questa ulteriore aggiunta diventa un acquisto obbligato per chiunque si reputi un giocatore di ruolo.