Scelte importanti
Come sempre accade quando si prende il controllo di un singolo alter ego, la scelta degli attributi di quest'ultimo ricopre un ruolo di fondamentale importanza: le dodici classi inserite ben completano tutte le possibili richieste, senza nel contempo esagerare e creare inutili doppioni. Una trattazione di tutte le specializzazioni sarebbe impossibile in queste pagine, ma all'atto stesso della creazione del personaggio ci si rende conto quale varietà sia stata messa a disposizione, con guerrieri, invocatori e specialisti nel supporto, a loro volta suddivisi in base a delle specifiche caratteristiche che si riflettono nelle abilità di volta in volta acquisibili aumentando la propria esperienza. Non mancano poi le professioni che spaziano dal taglialegna all'alchimista, dal fabbro al gioielliere, con la possibilità di selezionarne una seconda raggiunto il trentesimo livello e una terza al sessantesimo; in questo modo tutta la parte di crafting è messa in mano ai giocatori stessi, che possono passare il loro tempo come preferiscono, concentrandosi sui combattimenti o sugli aspetti più remunerativi e di pubblica utilità. Un'impostazione piuttosto classica quindi, che non inventa particolari soluzioni ma che rielabora la tradizionale ossatura dei giochi di ruolo in modo efficace e ben bilanciato.
Progredendo nell'avventura, completando le missioni assegnate e ingegnandosi un pochino, si può infine aumentare il proprio patrimonio in termini di equipaggiamento, acquisendo nuove parti di vestiario – mantelli, stivali, scudi e anelli, tra gli altri – o armamenti – spade, archi, martelli e così via – che influiscono pesantemente sul complesso di statistiche e attributi, diventando molto spesso motivo di enorme interesse da parte dei giocatori.
Wakfu
Se Dofus con i suoi quattro anni di storia alle spalle non sembra voler diminuire in popolarità e numero di giocatori, è pur vero che i ragazzi di Ankama Studio hanno già da tempo incominciato a pensare al futuro, sviluppando una sorta di seguito, Wakfu, ambientato mille anni dopo l'originale e dotato di alcune interessanti novità: gli ambienti di gioco saranno più interattivi e i nemici faranno parte di un ecosistema più complesso, mentre i giocatori potranno ottenere incarichi di amministrazione del mondo di gioco, anche tramite elezioni. Una beta chiusa è già in corso e ulteriori informazioni non tarderanno ad arrivare.
L'anima tattica
Come di consueto i combattimenti risultano essere una delle colonne portanti dell'esperienza di gioco e, sotto questo punto di vista, Dofus si distingue dalla maggior parte degli altri MMORPG offrendo una serie di scontri a turni e non in tempo reale, con la necessità di muoversi sulla classica griglia quadrettata. L'impostazione è quindi riflessiva e, quando ci si trova in compagnia di altri giocatori fino a un massimo di otto, è necessaria una buona coordinazione, specialmente contro i nemici più forti e durante tutto l'end game. La mappa di gioco è ampia, composta da una moltitudine di differenti aree, e buona parte di essa verrà scoperta risolvendo i compiti e le missioni affidate; bisognerà ad ogni modo passare diverso tempo a uccidere nemici a ripetizione con il solo fine di accrescere la propria esperienza, sopportando così il classico grinding che pare non riuscire a essere del tutto estromesso dalla struttura di base adottata dal genere ma che in questo caso non raggiunge certi estremi messi in luce dai concorrenti orientali.
Negli anni sono state aggiunte e affinate parecchie caratteristiche, andando in particolar modo nella direzione di aumentare il numero di feature legate alla comunità di giocatori e quindi potenziando gli strumenti a essa collegati. Il server italiano che ospita la beta trattata permette quindi di aprire gilde e creare liste amici, chattare e riunirsi in base agli interessi così da personalizzare al massimo l'esperienza. Acquisita una certa esperienza ci si può poi buttare nel PVP, che prevede lo schieramento con una delle due città in lotta, Bonta e Brakmar, e il conseguente tentativo di imporne il predominio sull'altra, garantendosi l'accesso a speciali aree altrimenti inaccessibili e guadagnando ulteriori risorse utili a garantirsi bonus di prestigio come l'acquisto di una casa in cui stipare l'equipaggiamento in eccesso.
Continua evoluzione
Il lavoro di aggiornamento fatto dagli sviluppatori è notevole e la traduzione in italiano di tutto il testo presente nel gioco ne è un buon esempio: ogni singola parola è stata resa con efficacia e la decisione di raccogliere tutti i nuovi utenti che lo volessero in un solo ambiente ha permesso di rendere definitiva l'adozione del nostro idioma. La creazione di contenuti non si ferma comunque alla traduzione e proprio nelle prossime settimane Dofus dovrebbe raggiungere l'agognata versione 2.0 che aggiungerà una moltitudine di nuovi contenuti – ancora parzialmente tenuti segreti - rinnovando nel contempo una veste grafica che per essere interamente costruita in Flash già allo stato attuale si presenta in grande spolvero, colorata e con uno stile personalissimo, oltre che ricca di un umorismo spesso demenziale davvero esilarante. Nulla di clamoroso ma un buon impatto quindi, in modo da mantenere le richieste moderate e riuscendo a rendere disponibile il client anche per gli utenti Linux e MacOS.
Posto che il titolo merita i soldi che già chiede e in futuro chiederà anche all'utenza nostrana, l'attuale beta è un'opportunità ghiotta per sperimentare qualcosa di nuovo nel corso delle torride giornate estive, aspettando il restyling e le novità in cantiere.
Il mercato dei giochi di ruolo online è in grande espansione, è un dato di fatto, a cui però si sovrappongono altrettante evidenze che sottolineano una certa difficoltà da parte degli sviluppatori nel portare a termine dei progetti che si fanno di volta in volta più ambiziosi e costosi, con i grandi nomi dell'industria che spesso finiscono per deludere dopo anni di sviluppo e molte promesse non mantenute. Ci sono poi realtà più piccole, meno soggette a pressioni e per questo più libere di sperimentare e rischiare: tra queste, negli ultimi tempi, si è certamente imposto Dofus, MMORPG tattico prodotto da Ankama Studio e basato su Flash, che passo dopo passo ha coinvolto una fetta d'utenza sempre più grande e recentemente, dopo aver conquistato i giocatori francesi, tedeschi e anglofoni, è sbarcato in Italia grazie a una beta completamente libera. Un buon momento per provare il client di gioco considerando che non devono essere spesi i circa cinque euro mensili che verranno richiesti terminato questo periodo di test.
La storia che fa da sfondo alle molte avventure offerte affonda nella più classica delle tradizioni fantasy, con un antico drago e le sue sei preziose uova dai misteriosi poteri che muovono la volontà e i destini di tutti coloro si avventurano nelle terre di Amakna per cercarle.