Di tutto un po' ma con immediatezza
Ricevuto il proprio accesso, la prima cosa a saltare agli occhi è l'incredibile somiglianza del portale ai più celebri social network della rete, con il proprio profilo a campeggiare nell'angolo a destra della porzione superiore dello schermo e in grado di riportare alla pagina personale, dove controllare i record fatti ad ogni singolo gioco, verificare il successo ottenuto dalle proprie creazioni e gestire i dati personali così come organizzare tutta una serie di opzioni secondarie. Ovviamente nulla vieta di incominciare immediatamente a giocare, sfruttando le apposite pagine organizzate in modo da visualizzare quali titoli sono stati più recentemente inseriti, apprezzati o commentati. Come YouTube, si diceva, e in effetti la sensazione è la medesima, la stessa identica percezione di avere a disposizione tutto un mondo di alternative a cui è impossibile non voler partecipare da protagonisti.
Il primo e più semplice metodo per dare sfogo alla creatività è integrato nel sito e usufruibile direttamente dal browser, con il non originalissimo nome di Game Wizard: una serie di passaggi guidano l'utente attraverso altrettante scelte, andando infine a comporre un mosaico che già garantisce una qualche libertà decisionale. Si incomincia valutando sotto quale genere far ricadere il videogame che si vuole creare, le possibilità spaziano dalle corse fino a quelli d'azione, passando dagli sparatutto a scorrimento ai puzzle game. Qualora ad esempio si volesse mettere la propria firma su uno shoot'em up classico, basterà premere sull'apposita icona, decidere quale tipo di impostazione dargli – in movimento come Ikaruga o statico alla Space Inveders – e quindi lavorare sui dettagli: ambientazioni e musiche vanno selezionate tra un ventaglio non ancora molto vasto di alternative, mentre è decisamente allettante la richiesta di decidere come gestire i movimenti dell'alter ego, la velocità dello stesso e dei proiettili che spara, quantità e posizione dei nemici e così via. Il risultato ottenibile in una decina di minuti è soddisfacente nella sua estrema semplicità e può essere caricato e condiviso in pochissimo tempo, così che tutti coloro volessero ne potrebbero sperimentare le qualità e modificare le impostazioni a piacimento.
Dopo un paio di tentativi si sentirà comunque la necessità di ampliare le vedute ed entrare in un'ottica di maggior impegno, difficoltà e chiaramente soddisfazioni.
Quando il gioco si fa duro...
...diventa protagonista il Game Creator. L'applicazione, scaricabile dalla pagina principale di The Sims Carnival, è il secondo strumento per la creazione di videogame che Electronic Arts ha posto nelle mani dell'utenza e, per quanto ancora una volta non richieda nessuna conoscenza di programmazione, si presenta in una forma decisamente più complessa ma completa rispetto al già citato Game Wizard. La struttura della finestra che si apre lanciato il programma è visibile nelle foto a corredo del paragrafo ed è chiaramente strutturata così da semplificare la gestione dei singoli oggetti posti nel riquadro di gioco, ciascuno dei quali può a sua volta contare su una quantità di attributi: in Foto 1, sulla destra, il primo blocco di istruzioni assegna al disegno del telefono cellulare le frecce della tastiera, così che alla pressione di ciascuna di esse corrisponda un movimento in tale direzione, mentre il secondo lega alla barra spaziatrice la riproduzione di un suono e l'apparizione di un'aura rosa attorno al dispositivo. Questo semplice esempio ben illustra come caricando una qualsiasi immagine la si possa animare e far interagire nei modi più disparati.
I comandi già inseriti sono tantissimi e permettono di disporre con una sintassi semplice di tutti i cicli e i calcoli utili per implementare le più disparate funzioni del gameplay, anche suddividendo l'esperienza in più livelli ma per ora senza che ci sia alcun supporto al multiplayer, comunque implementabile in locale con un po' di fantasia. In Foto 2 e Foto 3 potete notare la lista delle azioni a cui si è appena fatto riferimento, con l'ulteriore garanzia che una serie di piccoli strumenti visuali sono stati inseriti in modo da facilitare al massimo problematiche come l'individuazione dei limiti per le collisioni, la gestione tramite un timer degli avvenimenti e lo spostamento dell'area di gioco.
Abbastanza potente da utilizzare con un dispendio di energie non immenso, il Game Creator mostra comunque il fianco a diverse imperfezioni o, a vederla in un'ottica di voluta leggerezza dei titoli sviluppati, coni d'ombra. La già detta assenza di qualsiasi sbocco per il gioco online è pesante così come quella per gli ambienti in 3D, che sarebbe stato bello avere seppur in forma embrionale. A conti fatti e tenendone in mente le finalità, The Sims Carnival resta un'iniziativa valida che nella sua forma più complessa potrebbe davvero avere buoni margini di successo; la beta non si ha idea di quando possa terminare e i piani commerciali – a pagamento oppure no – restano oscuri, il consiglio è quello di registrarsi e sperare in una chiave d'accesso.
Le alternative
Non solo EA pensa di rendere partecipe l'utenza alla creazione di contenuti e di invadere contemporaneamente i browser web di tutto il mondo. L'oramai celebre, almeno in certi ambiti, GarageGames è da tempo proiettata sul mercato delle produzioni indipendenti vendendo motori e soluzioni per sviluppo che uniscono una certa potenza all'accessibilità economica degli stessi, specialmente qualora non ci fossero fini di lucro. È però di questi ultimi mesi la nuova grande iniziativa della softco americana che con IstantAction.com si prefigge obbiettivi simili a quelli del progetto trattato nei capitoli precedenti: ancora una volta i videogame vengono consumati durante la navigazione ma in questo caso con una quantità di opzioni davvero enorme e un supporto che non ha precedenti in questo ambito. Le partite possono essere fatte in singolo oppure online e nel secondo caso non mancano le stanze in cui organizzarsi e chiacchierare tramite una chat testuale integrata, mentre un negozio per scaricare oggetti aggiuntivi tramite appositi punti acquistati con la carta di credito è l'unica vera fonte di guadagno, lasciando gratuite ulteriori chicche come la lista amici e la mail interna. Tutto bellissimo se non fosse che ancora non si possono caricare i propri lavori dato che non esiste uno standard definito e ci si deve per il momento dilettare con quelli inseriti da GarageGames – tra gli altri Marble Blast Online e Screw Jumper – in attesa che si capisca quale direzione prendere. Un collo di bottiglia non semplice da aggirare che certamente passerà dallo sfruttamento del motore grafico Torque, in grado di animare mondi 2D come 3D, ma che necessita di un ancora mancante sistema di certificazione e pacchettizzazione dei lavori, che per complessità dovranno necessariamente essere controllati e testati uno per volta dai gestori del sito. Come prima, la Beta è in corso d'opera, i posti sono pochi ma tentare non costa nulla, ne vale la pena.
Infine il Microsoft XNA, conosciutissimo e che a conti fatti ancora per nulla rientra nel discorso di gioco tramite pagine Web ma che visti i recenti annunci, una maggiore apertura alla distribuzione su Xbox 360 e soprattutto la possibilità di sviluppare anche su Zune, non è possibile escludere non sia in procinto di arrivare a questo tipo di iniziativa, magari sull'onda di successi annunciati come il prossimo Quake Live di id Software.
Sala Giochi
Impossibile parlare di giochi via browser senza citare la Sala Giochi di Multiplayer.it che, d'accordo, non avrà i profili personali, la possibilità di caricare i giochi fatti in casa e le altre belle cose descritte in questo articolo, ma presenta decine di titoli in Flash in costante e inarrestabile aumento, con cui divertirsi a prescindere dai propri gusti: dai platform ai giochi di ruolo, dai protagonisti inventati per l'occasione ai grandi personaggi che hanno fatto la storia dei videogame.
Ore di divertimento assolutamente gratis e, per i più birichini, anche una sezione “sexy” in cui trovare la pace dei sensi.
Quasi si fatica a crederlo, i videogame non solo sono rapidamente riusciti a liberarsi dalla spiacevole gabbia che li costringeva in una realtà fatta di appassionati e piccole produzioni, nicchie di mercato e oblio mediatico, ma lo hanno fatto vedendo crescere le proprie cifre in modo esponenziale, diventando un'industria capace di creare ricavi da record: quasi 18 miliardi di dollari nel 2007 nei soli Stati Uniti d'America e solo considerando software e hardware console, con un incremento del 43% rispetto ai 12 mesi precedenti, mentre l'Italia, non certo tra le realtà più virtuose d'Europa in tal senso, vede anch'essa incrementare nello stesso arco di tempo le vendite di un 39% per un giro d'affari che supera il mezzo miliardo di euro.
Questo discorso è giusto, esaltante e fan ben sperare, ma è parziale, non tiene infatti conto di tutti coloro giocano gratis al lavoro o a casa tra una pagina web visitata e un'altra, sui siti che offrono piccole applicazioni ludiche senza chiedere nulla se non la visualizzazione di qualche pubblicità; tanti soldi con pochi investimenti e spesso non servono idee rivoluzionarie, basta che il capitano della nazionale francese di calcio tiri una testata o che qualche politico si renda ridicolo per qualche particolare motivo, ed ecco che il giorno successivo un esercito di inconsapevoli giocatori si divertono a emulare le gesta spesso scimmiottate dei personaggi del momento; è il tripudio del casual gaming ed Electronic Arts non ha nessuna intenzione di rimanerne fuori. Nasce così The Sims Carnival – il riferimento ai Sims resta un mistero - una piattaforma che unisce la premessa fatta poco sopra alla volontà di dare a tutta l'utenza più volenterosa gli strumenti per crearsi i propri giochi, mettendosi nei panni di un designer e potendo dare libero sfogo alle proprie visioni. Una sorta di YouTube videoludico, che ovviamente chi scrive non poteva non considerare per queste pagine entrando nella Beta chiusa e scoprendo quali possibilità e sviluppi sono riservati all'iniziativa.