Dall'uscita in Novembre della seconda espansione a pagamento di WoW, Wrath of the Lich King, di certo non si può dire che vi siano stati aggiornamenti particolarmente eclatanti. Qualche ritocco qua e là, bug fix e piccoli bilanciamenti alle classi sono state le uniche novità del freddo inverno trascorso tra i ghiacciai di Northrend. Si aspettavano novità a breve, anche perchè pur essendoci un bel pò di dungeon da visitare e reputazioni da completare, i contenuti raid di fascia alta usciti con WotLK non sono di certo numerosissimi. Per una gilda raider media, quattro mesi rappresentano un lasso di tempo più che ragionevole per equipaggiare 25 persone a Naxxramas/Sartharion/Malygos. A risollevare l'umore dei primi, insaziabili, contestatori di contenuti, è arrivato l'annuncio di Blizzard di qualche settimana fa: la patch 3.1 è pronta per essere lanciata sul test realm. Un aggiornamento che si occuperà non solo di rimettere in moto i raider, al fine di esplorare i nuovi pericoli annidati dentro la raid-istance Ulduar, ma anche di introdurre nuove feature e meccaniche, che andremo ad analizzare nel corso di questo speciale.
Ulduar, la fucina del mondo
Prima e probabilmente più importante novità introdotta con la patch 3.1 è Ulduar. La raid-istance, divisa in due ali separate ed una finale sbloccabile al completamento delle precedenti, è situata nel complesso di strutture a nord di Storm Peak e sarà il progresso naturale a quanto fatto nella necropoli di Naxxramas, da un punto di vista di sfida e ricompense. Per quanto concerne il background, Ulduar è uno dei complessi costruiti dai titani su Azeroth in ere remote, restati a testimonianza dei creatori. Proprio qui, nelle profondità del regno scavato nella montagna, è stato tenuto imprigionato per secoli uno degli antichi dei, Yogg-Saron, sotto la cui influenza sono al fine caduti i guardiani di Ulduar. Una nuova minaccia da fronteggiare, che metterà i giocatori di fronte ai custodi dell'antica città, attraverso 14 incontri unici, di cui 11 affrontabili nella modalità difficile. Come per particolari achievements ottenibili già nei raid attuali infatti, sarà possibile portare a termine gli incontri sotto alcune particolari condizioni, che ne aumenteranno esponenzialmente la difficoltà, rendendo indispensabile un'organizzazione e coordinazione di gilda impeccabile. Ovviamente gli sforzi superiori verranno ricompensati o attraverso la solita serie di titoli e achievements, ma soprattutto con un numero maggiore di oggetti di qualità superiore. Il completamento del percorso nella modalità difficile dovrebbe inoltre garantire l'accesso ad un boss unico, come ricompensa finale per il gruppo. A quanto si dice in alcuni incontri sarà possibile utilizzare anche le macchine d'assedio, rendendo in definitiva le tattiche da utilizzare meno omogenee allo stile classico.
Doppia specializzazione, doppie opportunità
Il secondo cambiamento più atteso dell'imminente update è di certo la dual specialization. Con questa nuova feature, sarà possibile avere due setup di talenti e glifi del personaggio, distinti e intercambiabili, che daranno l'opportunità di adattare le necessità del gruppo o del nostro stile di gioco in un range di situazioni chiaramente più elevato. Finalmente sono uscite delle informazioni più dettagliate nel merito, in base alle quali ora sappiamo che il livello minimo per poter usufruire di questa nuova implementazione sarà il 40. Per la modica cifra di 1000 pezzi d'oro, saremo in grado di acquistare dagli allenatori la nostra specializzazione alternativa. Il cambiamento di sicuro rappresenta una pietra miliare per alcune classi di personaggio, particolarmente per i curatori e i tank, che saranno finalmente in grado di avere una configurazione difensiva ed una offensiva. Tutto ciò consentirà di evitare, ad esempio, incredibili patemi quando si grinda denaro o comunque darà la possibilità a tutti di riempire ruoli mancanti in un raid, senza dover necessariamente investire tutte le volte denaro per cambiare la specializzazione. Modificare il proprio setup sarà semplice ed immediato, richiederà 5 secondi e potrà essere fatto ovunque, tranne che nei Battlegrounds, nelle Arene o comunque in combattimento. Altra gradita feature che si interfaccia con la dual spec è l'equipment manager, che andrà ad implementare quello che diversi "addons" fanno da molto tempo, ossia salvare e richiamare diverse configurazioni di equipaggiamento, per poterle cambiare in maniera semplice e rapida.
InterFACCIA tosta!
I cambiamenti alla GUI non si limitano al nuovo equip manager. Innanzitutto è stato raffinato il sistema di tracking delle quest. Non solo sarà possibile dislocare la finestra di tracking in qualunque parte dello schermo e seguire quest e achievements multipli, ma verranno visualizzati tutti gli oggetti da utilizzare durante le missioni nel tracker, eliminando la fastidiosa procedura di cercare quello che ci serve nello zaino. Miglioramenti anche per l'interfaccia di ricerca gruppo, dove alle classiche informazioni si potrà aggiungere il ruolo che si desidera ricoprire (tank, dps o healer) e l'eventuale disponibilità ad essere leader del gruppo. Da segnalare anche l'introduzione dei cross-language battlegroup, atti a snellire decisamente le code per i battlegrounds. In pratica le persone all'interno di una fazione del proprio battlegroup di appartenenza, potranno scontrarsi non solo con giocatori del medesimo gruppo, ma anche con quelli di battlegroup francesi, tedeschi e spagnoli. Novità decisamente apprezzata per i cluster di server meno popolati. Aggiungete anche che con la 3.1 sarà finalmente possibile prendere le code in qualunque posto ci si trovi e non solo dai battlemaster in capitale e il risultato sarà la speranza di ridurre notevolmente le code per entrare nei BG. Come dire, qualche volta anche la concorrenza insegna...
Tra nerf e lamentele
Gli immancabili ritocchi alle classi sono sempre la ciliegina sulla torta di ogni aggiornamento. Anche in questo caso la mano di Blizzard si è fatta sentire in maniera più o meno pesante, probabilmente anche più del solito considerando l'eclatante massa di lamentele che escono dai forum del server test. Ma andiamo ad elencare una breve panoramica dei cambiamenti maggiori classe per classe.
Death Knight: La prima hero class di Wrath of the Lich King fino ad ora è passata indenne ai primi mesi post espansione. Con la 3.1 vi sarà una sostanziale mescolata ai talenti del ramo frost, limando di fatto la specializzazione tank del personaggio. Il raddoppio del cooldown su Unbreakable Armor in particolare potrebbe farsi sentire. Ritocchi verso il basso anche per la specializzazione dual wield.
Druid: Applicata al massimo la teoria della coperta corta: per coprirsi da una parte, ci si scopre da un'altra. Mentre il ramo balance viene sostanzialmente ignorato, novità in positivo e negativo per gli altri due. Nerf decisi per gli hit points e l'armatura dell'orso, che dovrebbero riportarlo ai livelli delle altre classi, con l'introduzione di uno scudo attivabile sui critici e il danno critico sui DoT a parziale compensazione. Nerf anche per il Lifebloom, probabilmente cura più efficiente di tutto il gioco, con costo di mana raddoppiato all'inizio ma restituito in parte alla fine. Con il depotenziamento generale alla rigenerazione mana di tutte le classi, si prospetta un impegno maggiore per i curatori in futuro.
Hunter: Nessuna novità eclatante dopo il sostanziale depotenziamento della patch scorsa. Il cambiamento maggiore riguarda il munizionamento, cumulabile in gruppi da 1000 pezzi e la rimozione del bonus haste delle faretre, integrandolo direttamente nell'autoshot. Insomma finalmente uno zaino in più anche per i cacciatori. Qualche ritocco verso il basso nel ramo Survival, in particolare con l'aumento della ricarica di Wyvern Sting, l'aumento della sua durata a 30 secondi in PvE ma la riduzione a 6 in PVP. Qualche modesto buff al danno di alcuni talenti di Markmanship, mentre resta pressappoco invariata la specializzazione Beastmaster.
Mage: Cambiamenti al ramo Frost, per renderlo più desiderabile in raid, grazie all'aggiunta dell'abilità Replenishment, che garantisce rigenerazione di mana fino a 10 persone nel raid. Cadono invece momentaneamente inascoltate le suppliche di migliorie alla sopravvivenza del personaggio specializzato Fire, con qualche spiraglio aperto di cambiamento in un prossimo futuro. Aumentata anche la rigenerazione mana della Mage Armor e probabilmente anche l'utilità della defunta stat Spirit per i maghi.
Paladin: Blessing of King in linea base e la possibilità di utilizzare Exorcism su tutti i bersagli sono probabilmente le più liete novità per i paladini, che per il resto probabilmente gioiranno poco, anche loro decapitati dalla potente ascia del nerf alla rigenerazione mana. Cambiamenti anche alle aure, il cui raggio aumenta a 40 yard di base e significativa riduzione del tempo di ricarica di Hammer of Justice per i paladini specializzati Protection. Poche gioie anche per i Retribution, che tuttavia negli scorsi mesi hanno dimostrato essere decisamente fuori scala, soprattutto nel PvP.
Priest: Anche i Priest dovranno abituarsi all'idea di gestire il proprio mana con parsimonia. Qualche boost nel ramo delle cure, in particolare a Circle of Healing e Renew, mentre il bonus al danno ridotto nella Shadow Form si applicherà anche ai danni magici. Modifica non ritenuta adeguata dalla community degli Shadow Priest, pronti ad imbracciare le armi se non vi sarà un cambio di rotta! Anche i Preti vedranno i loro talenti mischiati e l'arrivo in linea base del buff Divine Spirit.
Rogue: Migliorie al ramo Combat per i rogue, con la riduzione della ricarica di Adrenaline Rush, un notevole buff al danno di Killing Spree e qualche aggiustamento nei talenti. Per il resto nessuno stravolgimento di quella che appare probabilmente la classe con meno bisogno di cambiamenti a detta di alcuni.
Shaman: Modifiche mirate a rendere giustizia agli Shaman soprattutto in ottica PvP. Aumentato del 20% il danno extra di Frostband Weapon mentre è stato ridotto il danno al Chain Lightning, in favore di un numero maggiore di bersagli colpiti dall'effetto. Combinato il totem di rimozione veleno con quello rimozione malattie, mentre il cooldown di Bloodlust è stato ridotto a 5 minuti.
Warlock: Lunga lista di cambiamenti per i Warlock, la maggior parte favorevoli. Cambia il buff legato all'Improved Shadow Bolt (+5% critico), viene aggiunto l'effetto Replenishment all'Improved Soul Leech e l'effetto del Siphon Life viene di fatto integrato all'incantesimo Corruption. Anche le Curse of Recklessness e Curse of Weakness vengono fuse in un solo incantesimo, mentre ci sono diverse abilità rimosse o aggiunte ai vari rami dei talenti.
Warrior: Poche reazioni di giubilo anche dalla community dei Warrior. Il pesante nerf del 10% al danno sul talento Titan's Grip sembra dare un deciso colpo di grazia alle specializzazioni Fury. La Battle Stance guadagna un buff di Armor Penetration, mentre da segnalare l'introduzione dell'abilità Shattering Throw al livello 71, che consentirà di danneggiare il nemico e ridurgli l'armatura del 20%.
In definitiva una serie di modifiche importanti dopo un letargo invernale durato 4 mesi. Nonostante le immancabili polemiche che seguono ogni annunciato cambiamento, bisognerà studiare in maniera più approfondita l'impatto che questi ritocchi avranno nell'ottica dei nuovi obiettivi raid e del PvP.