Nintendo li ha contattati per riferire del disguido. A quanto pare Fils-Aime intendeva che basta "meno di 1 milione" di copie vendute su Wii perché il gioco possa generare profitto, senza specificare una stima più precisa.
I calcoli illustrati dal presidente di Nintendo of America, Reggie Fils-Aime, mostrano una situazione diversa, da quella che in molti immaginano riguardo allo sviluppo di giochi su Wii.
L'ondata di titoli che ha invaso il catalogo della console Nintendo, unitamente a costi di sviluppo che dovrebbero essere più bassi rispetto alle altre console, ha sempre fatto pensare ad una possibilità di guadagno più alta su Wii rispetto a Xbox 360 e PlayStation 3, ma secondo Fils-Aime non è così.
Per fare in modo che lo sviluppo di un videogioco porti profitto, secondo Fils-Aime, questo deve raggiungere un milione di copie vendute. La cosa desta un certo interesse, poiché non sono poi molti i giochi che hanno raggiunto una tale soglia: dei 486 giochi disponibili per Wii (secondo quanto riportato da Kotaku), solo 16 hanno totalizzato più di un milione di vendite. Non solo, la questione sembra tagliare fuori anche molti sviluppatori di terze parti che pure si sono lanciati con grande entusiasmo nell'avventura-Wii: di questi 16 titoli, ben 9 sono pubblicati da Nintendo, lasciato ben poco margine agli altri.
Dunque, o Fils-Aime ha una visione eccessivamente restrittiva del margine di profitto, oppure Wii non rappresenta quell'eldorado di guadagni facili che poteva sembrare.