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Tomb Raider, Lara Croft e il tema della violenza sessuale

Non si è trattato di una tattica per scioccare il pubblico, dicono gli sviluppatori

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   13/06/2012
Tomb Raider
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Come ben sappiamo, il reboot di Tomb Raider, in uscita nel 2013, vedrà in azione una nuova Lara Croft in un contesto decisamente più adulto e realistico rispetto agli episodi classici della serie. Lo dimostra la demo mostrata all'E3, in cui la ragazza subisce un tentativo di stupro da cui riesce fortunatamente a sottrarsi.

Secondo quanto dichiarato dal produttore esecutivo Ron Rosenberg, però, il tema della violenza sessuale non è stato tirato fuori semplicemente allo scopo di scioccare il pubblico. "Lara è come un animale in trappola. Si tratta di un enorme passo nell'evoluzione del personaggio: deve reagire oppure morirà."

"Non vogliamo realizzare un prodotto scabroso, scioccare la gente per il semplice gusto di farlo", ha continuato Rosenberg. "Semplicemente, stiamo cercando di raccontare nel migliore dei modi le origini del personaggio. (...) Quando i giocatori controllano Lara, non si sentono davvero nei suoi panni. Hanno più un atteggiamento del tipo 'voglio proteggerla', pensano di affrontare questa avventura insieme a lei e di proteggerla."

"Il fatto di vedere Lara come un essere umano la rende ai miei occhi più attraente rispetto alla versione formosa del personaggio che abbiamo visto fino a ieri. Passerà dallo status di nullità a quello di eroina. Stiamo cercando di costruirne l'immagine attraverso una serie di alti e bassi, alternando momenti di fiducia e di sconforto."

Fonte: CVG

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