Internet è un posto incredibile. Chiunque può aprire il proprio blog e, se ha qualcosa di interessante da dire, trovarsi in cima a un e-Zine seguitissima e conosciuta.
Ma talvolta il potere indiscriminato della comunicazione rischia di creare situazioni spiacevoli. Ebbene, Andrew Smith ha messo in luce una di queste situazioni elencando una serie di siti che chiedono soldi per effettuare recensioni di titoli per smartphone e tablet. Alcuni di questi siti effettuano anche recensioni normali e autonome, ma offrono comunque un'opzione chiamata "expedited review" per consentire agli esclusi di pagare per una valutazione. Ora, non serve che vi dica che se qualcuno paga per un giudizio c'è qualcosa che non va.
Ovviamente il problema della visibilità, soprattutto da parte delle realtà sconosciute, è assolutamente reale in un mondo caotico come quello dei titoli mobile, ma non è certo possibile risolverlo legalizzando il clientelismo. Anzi, una pratica di questo tipo, come vediamo nel nostro paese e in tanti altri simili al nostro, non è solo scorretta ma alla fine favorisce comunque chi ha già maggiore visibilità semplicemente perchè può permettersi di pagare di più.