Grave l'accusa mossa a Sony e Sony da Hakaam Kareem, detentore di cinque record del mondo per aver ottenuto il maggior numero di trofei di platino giocando con PlayStation. Stando alle sue parole, la compagnia gli avrebbe rubato l'account, dopo un ban inspiegabile, e lo avrebbe venduto.
Kareem colleziona trofei di platino da oltre 17 anni (chissà se è tra i pochi che hanno platinato Concord). A settembre ha ricevuto un ban senza spiegazioni. Dopo ripetuti tentativi di contattare l'assistenza, ha finalmente ricevuto una risposta che lo accusava di numerose violazioni, tra le quali una sui tempi di completamento dei giochi troppo veloci, un'altra sull'uso del suo account su 29 console differenti e un'altra sull'accesso a più account dalle sue console.
Qualcuno ha lucrato sull'account?
Kareem ha risposto che alcuni trofei potevano essere ottenuti istantaneamente grazie agli aggiornamenti da PS4 a PS5 e che aveva posseduto e utilizzato numerose console in 17 anni, comprese quelle di amici. Sony ha quindi ridotto il ban a 45 giorni e lo ha rimosso dal programma partner, che fornisce giochi gratuitamente.
Uno sconosciuto ha quindi contattato Kareem sostenendo che i dettagli del suo account sono stati venduti a terzi da persone interne a PlayStation, fornendo prove sotto forma di una registrazione dello schermo del computer che mostra le informazioni di Kareem sul computer di un dipendente di PlayStation: "Indirizzi e tutto il resto. Si tratta di una violazione della sicurezza dei dati personali e di una prova di corruzione."
Nonostante le prove raccolte da Hakoom che dimostrerebbero il coinvolgimento del personale, la risposta ricevuta da Sony è stata leggermente elusiva. L'azienda ha infatti attribuito il ban a varie violazioni tecniche, tra cui l'acquisizione automatizzata di trofei e l'utilizzo eccessivo dell'account. Tuttavia, Hakoom e la community hanno confutato queste affermazioni, sostenendo che queste pratiche sono legali e accettabili all'interno dell'ecosistema PlayStation.
Kareem, per nulla soddisfatto della risposta ricevuta, ritiene che l'azienda stia cercando di coprire la presunta vendita dei dati dell'account. Ha quindi giurato di smettere di usare PlayStation e ha avvertito altri giocatori della situazione.