Le autorità cinesi stanno attualmente valutando la chiusura dell'embargo imposto da più di 10 anni alle console da gioco sul mercato interno, secondo quanto riportato da una "fonte governativa" a China Daily.
Nel 2000, vari ministri del governo cinese decisero di vietare l'importazione e la vendita di console sul mercato interno, temendo danni potenziali allo sviluppo fisico e mentale dei giovani, almeno secondo le direttive dell'epoca. Finora, i tentativi fatti da Microsoft, Nintendo e Sony di penetrare nel potenzialmente fertile mercato cinese si sono sempre scontrati con la cortina di ferro del grande paese asiatico, ma le cose sembrano destinate a cambiare nel prossimo periodo.
"Stiamo rivedendo le linee di condotta, abbiamo fatto dei sondaggi e stiamo discutendo con altri ministri sulla possibilità di aprirci al mercato delle console per videogiochi", ha detto questa anonima fonte interna al Ministero della Cultura cinese, "in ogni caso, trattandosi di una decisione presa da sette ministri più di dieci anni fa, avremo bisogno di un consenso unanime per poter effettuare tale apertura". E' chiaro che in un momento economicamente critico come questo l'apertura di un mercato potenzialmente enorme come quello cinese potrebbe rappresentare un bello stimolo per l'industria videoludica.
Fonte: China Daily