In concomitanza con la presentazione dei risultati finanziari, CD Project RED ha spiegato nel dettaglio i motivi del ritardo dell'atteso The Witcher 3: Wild Hunt, spostato al 2015. Ne ha approfittato per fare un bilancio preciso dello status lavori, non una cosa che si vede spesso in questo settore. Emergono dettagli interessanti che dipingono una società che non solo tiene alla qualità del prodotto (della quale pochi dubitano) ma è sensibile alla massima penetrazione nel mercato delle macchine next gen. Certo il ritardo ha lasciato l'amaro in bocca a molti, ma perlomeno il gruppo merita un encomio per la trasparenza dimostrata.
Ecco la lista completa:
Cose fatte:
- Dialoghi già conclusi e implementati.
- Doppiaggio per ogni lingua di gioco.
- Mondo di gioco completato, compresi i vari luoghi, elementi basilari del gameplay implementati.
- Asset grafici e animazioni quasi completati.
- Il gioco è già interamente affrontabile.
- Il REDengine 3 supporta tutte le tre piattaforme.
- Fisica ancora in produzione.
Cose da fare:
- Implementazioni delle side-quest rimanenti.
- Importazione dei voice-overs e test qualità.
- Bilanciamento del gameplay e testing.
- Rifiniture grafiche e ottimizzazioni,asset, animazioni, effetti e suoni.
- Ottimizzazione del REDengine3.
Ragioni del ritardo:
- Meno competizione.
- Miglioramento delle campagne di marketing focalizzate sull'acquirente informato e non casuale.
- Un gioco più pulito e quindi migliore.
- Aumento dell'installato delle piattaforme next-gen.
Fonte: DualShockers