Come avevamo precedentemente riportato, la nuova legge sull'equo compenso voluta dalla SIAE e varata dal Ministro Franceschini ha avuto come effetto l'aumento dei prezzi di alcuni dispositivi multimediali e informatici, come dimostrano i listini di Apple.
Per quanto riguarda la casa di Cupertino, in particolare, l'aumento progressivo è pari a 3,78 euro per un iPhone 5S da 16 GB, 4,76 euro per il modello da 32 GB e 5,25 euro per quello da 64 GB, portando dunque i costi, rispettivamente, a 732,78 euro, 843,76 euro e 954,25 euro. In maniera simile, gli iPad aumentano di 2,5 euro per quanto riguarda il 16 GB, 3,5 euro per il 32 GB e 4 euro per i modelli da 64 e 128 GB, arrivando rispettivamente a 481,56, 572,54, 663,03 e 753,03 euro per i modelli WiFi.
Allo stesso modo aumentano anche i prezzi dei Mac, con ad esempio il Macbook Air che passa, per quanto riguarda il suo modello base, da 929 a 933 euro. Viene così confermato il fatto che la tassa applicata ai dispositivi viene direttamente "girata" agli utenti finali, costretti a pagare un prezzo più alto rispetto a prima, rispetto alla vaga teoria promossa dalla SIAE in base alla quale tali costi aggiuntivi sarebbero dovuti essere assorbiti da dei non meglio identificati adeguamenti di prezzo dell'industria.
Fonte: Macitynet