Disponibile in versione definitiva su PC da poco più di tre settimane, Divinity: Original Sin II ha confermato le già ottime qualità vantate del precedente episodio e le ha portate al livello successivo. Il lavoro compiuto da Larian Studio si è rivelato semplicemente eccezionale: ogni aspetto è stato approfondito, curato nei minimi particolari, dalla creazione delle mappe alla varietà delle scelte lasciate a completa discrezione del giocatore. La sperimentazione e l'esplorazione vengono esaltate ad ogni piè sospinto grazie all'ampia gamma di soluzioni che si legano tanto ai dialoghi quanto alle strategie sul campo di battaglia. Come ha scritto Simone Tagliaferri nella sua recensione: "Non giocarci sarebbe davvero un delitto, sia per gli appassionati del genere, sia per tutti coloro che amano i videogiochi e non si fanno spaventare da sistemi più complicati della media".
Il sistema di combattimento è stato ulteriormente affinato rispetto al passato, i nemici presentano una quantità di variabili ancora più estesa ed è letteralmente possibile sbizzarrirsi per sfruttare a proprio vantaggio tutte le abilità del party che si ha a disposizione. In altre parole, ancor più del suo predecessore, Divinity: Original Sin II è un titolo in cui bisogna prestare estrema attenzione ad ogni sfumatura e non va mai dato niente necessariamente per scontato, proprio perché sussiste sempre un'alternativa migliore che magari non abbiamo vagliato. Ed è proprio questo uno dei più grandi meriti dello studio belga, che ha saputo metterci tra le mani un'esperienza di gioco letteralmente agli antipodi della linearità. Non dimentichiamoci poi della Master Mode, con cui i giocatori più appassionati vengono messi in condizione di creare nuove storie: un ulteriore valore aggiunto per la già notevole longevità complessiva dell'opera.
Non stupisce insomma che Divinity: Original Sin II abbia ottenuto la seconda media voti complessiva più alta dell'anno, dietro al solo The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Una posizione che acquisisce ulteriore valore se pensiamo che finora nel 2017 sono usciti altri titoli di elevata qualità come Nioh, NieR: Automata, Prey, Resident Evil 7 biohazard e Horizon Zero Dawn, tanto per citare i primi che ci sovvengono, mentre proprio in questi giorni stanno arrivando le ottime recensioni de La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra. E non è mica finita, anzi. Ma Larian Studios ha di che essere contenta anche sul fronte delle vendite, che secondo i primi dati non ufficiali sembrano essere chiaramente superiori a quelle del precedente capitolo.
Quindi Divinity: Original Sin II è davvero il gioco di ruolo di impostazione classica migliore di sempre? Come avviene ogni volta che si prova a stilare delle classifiche "all time", le opinioni e i gusti personali non possono far altro che prendere il sopravvento. Era meglio Maradona o Pelè? Si può discutere quanto si vuole e non si metterà mai d'accordo tutti, c'è poco da fare. Vale anche in questo caso. Quel che è indiscutibile invece è che Divinity: Original Sin II sia senz'altro una delle migliori interpretazioni possibili del genere RPG old school e porti semplicemente allo stato dell'arte tutta una serie di idee e caratteristiche di gioco che affondano le loro radici nei vecchi classici.
In chiusura cogliamo l'occasione per ricordare l'inizio dei lavori sulla mastodontica traduzione in italiano che farà la gioia di tutti i giocatori nostrani. Come già saprete, l'iniziativa è stata intrapresa ancora una volta dall'utente Nightmorphis, che in precedenza si è già occupato della localizzazione nella nostra lingua di Divinity: Original Sin. Come specificato dal diretto interessato, per il momento non ci sono stati contatti con Larian, ma l'augurio è che possano esserci progressi in futuro. Nelle ultime ore è stata aperta una pagina Facebook dove verranno condiviso gli aggiornamenti per l'intera durata dei lavori.
Nightmorphis precisa anche di voler procedere in solitaria, almeno per il momento. "Il tempo che impiegherei a costruire una squadra, una piattaforma comune, dividere il lavoro, controllarlo etc. sarebbe maggiore che lavorare da solo. Esiste però gente di cui mi fido ciecamente. Se un giorno si aggiungeranno meglio per me e per voi", scrive in un post condiviso nella giornata di ieri. Comprensibilmente non sono state date tempistiche di massima sulla durata dei lavori, dato che si sta parlando di oltre oltre 81.000 linee di testo e più di un milione di parole. "Però uscirò con una versione alpha completamente al maschile. Nel tempo che mi verranno segnalati errori verrà altresì implementato il genere femminile".
E voi cosa ne pensate di Divinity: Original Sin II? Fatecelo sapere nei commenti!