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La commissione per il gioco d'azzardo del Regno Unito lancia l'allarme: aumentati i minori che scommettono soldi online, partendo dai videogiochi

Sotto accusa le skin vendibili

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/12/2017
Counter-Strike: Global Offensive
Counter-Strike: Global Offensive
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Stando a uno studio della commissione per il gioco d'azzardo del Regno Unito, sarebbero migliaia i minori che perdono soldi nelle scommesse online su siti che consentono di commerciare oggetti virtuali come le skin. Insomma, i nuovi modelli economici introdotti nei videogiochi sono sempre più al centro dell'attenzione della politica e oggetto di polemiche.

Si tratta della prima volta che una commissione nazionale si occupa del problema dello "skin betting". I numeri sono impressionati: il 45% dei ragazzi nella fascia d'eta tra gli 11 e i 16 anni conosce lo "skin betting", con i ragazzi che ne sono più consapevoli (59%) e le ragazze meno (31%). Sempre nella stessa fascia d'età, l'11% ha fatto qualche scommessa usando gli oggetti di gioco.

Pensate che stando alla commissione, sono negli ultimi giorni sono ben 370.000 i ragazzi tra gli 11 e 16 anni che hanno giocato d'azzardo. Insomma, i videogiochi stanno accrescendo il fenomeno del gioco d'azzardo minorile e il rischio è che molti sviluppino delle vere e proprie dipendenze, finendo in situazioni ben peggiori. Tra i titoli finiti nel mirino della commissione c'è ovviamente Counter-Strike: Global Offensive di Valve, uno dei principali "attori" ad alimentare questo mercato.

La commissione per il gioco d'azzardo spera di vedere presto varati dei provvedimenti a livello legislativo in materia, con l'aiuto dei genitori, dei possessori delle piattaforme digitali e dei gestori dei servizi di pagamento.