Activision fa un po' di chiarezza sulla questione della censura, avvenuta per il mercato russo, di Call of Duty: Modern Warfare 2.
A quanto pare si è trattato di una decisione interna presa proprio dal publisher al momento della commercializzazione del gioco, dovuta anche all'assenza di un sistema di catalogazione dei prodotti videoludici in Russia e conseguenti avvertimenti al pubblico.
"Altri paesi hanno rating board ufficiali con le quali collaboriamo regolarmente. Tuttavia, in Russia queste organizzazioni non esistono e come risultato, abbiamo deciso di bloccare la scena dopo aver effettuato dei consulti con degli osservatori locali", si legge su Eurogamer.net, come comunicato ufficiale di Activision.
Si è trattato dunque di una manovra preventiva decisa dallo stesso publisher che smentisce le voci su un richiamo in massa dei prodotti dagli scaffali dei negozi: "le testimonianze sul blocco di Modern Warfare 2 in Russia non sono veritiere. Activision ha rilasciato soltanto una versione PC del gioco in tale paese che è entrata in commercio il 10 novembre".
La scena in questione, ormai celebre, è quella intitolata "No Russian", dove dei terroristi ultra-nazionalisti russi fanno strage di civili in un aeroporto.