La decisione di trasformare i "nick" degli utenti dei propri forum in nome e cognome visualizzati in chiaro usando il Real ID ha generato un fortissimo rigurgito di discussioni e di polemiche da parte degli utenti. Blizzard si trincera dietro un "no comment", soprattutto nei riguardi degli utenti che hanno postato su alcuni blog una serie di informazioni personali su Bobby Kotick, sua moglie ed i suoi figli come anche in relazione ad un moderatore di un forum, che ha postato con nome e cognome, di cui sono stati divulgati dati personali enormi fra cui il suo indirizzo, numero di telefono, curriculum scolastico, storia lavorativa, dettagli familiari ed altro ancora, il tutto nel tentativo di indicare a Blizzard quanto sia facile risalire a questi dati. E' tuttavia indubbio che risalire ai dati di una persona, pubblica o meno che sia, è davvero molto facile indipendentemente dall'utilizzo in chiaro di nome e cognome e basta pensare a Facebook che da sempre li utilizza per chiedersi se davvero la cosa generi un innalzamento del rischio nei confronti della tutela della privacy e della sicurezza personale. Si tratta di un dibattito che da molto tempo viene portato avanti senza che ancora si sia stati in grado, da nessun lato, di trarre delle conclusioni che non siano di massima o di principio. Attendiamo in ogni caso di vedere cosa succederà in casa Battle.net.
Blizzard tace sulle polemiche del Real ID
A cosa portano nome e cognome?