Ferimenti e contusioni dovuti ad un utilizzo eccessivamente zelante di Wii sono ormai da tempo cosa nota, sebbene dopo una prima ondata di scandalo e incidenti tutto sembrava essersi placato da un po' di tempo a questa parte.
Un nuovo studio condotto dall'American Academy of Paediatrics e presentato recentemente a San Francisco ha posto tuttavia nuovamente all'ordine del giorno il problema dei movimenti richiesti da Wii per giocare, prendendo in considerazione stavolta un elemento secondario: gli spettatori non giocanti. A quanto pare, tra il 2004 e il 2009, ci sono stati 92 casi di incidenti domestici (normalmente non gravi, ma in qualche caso è emerso anche qualche osso rotto) causati accidentalmente da chi sta giocando a chi sta intorno.
Particolarmente colpiti i bambini, ma stranamente il dato più grande emerge per quanto riguarda i videogiochi tradizionali o la semplice visione passiva della TV. Si sono contati 604 casi di traumi o dolori al collo, agli occhi o problemi del genere, seppure in generale piuttosto lievi. Contestualizzando il dato, bisogna però considerare come la percentuale di casi comprendenti i giochi tradizionali o la semplice visione della TV sia molto più grande della percentuale di utenti che praticano gli "exergame", come chiamano in America i videogiochi per Wii che richiedono movimento fisico. La soluzione, in ogni caso, è più o meno la stessa: non esagerare e tenere sotto controllo i minori di 10 anni.