Peter Molyneux ha ammesso che Kinect ha qualche problema, e forse questo spiegherebbe anche il perché della controversa presentazione di Fable: The Journey durante la conferenza Microsoft all'E3 2011.
"Come dispositivo di input, Kinect presenta dei grossi problemi. Senza uno stick analogico, infatti, gestire i movimenti è difficile. Non si hanno a disposizione dei pulsanti, ergo 'ordinare' al proprio personagio di fare determinate manovre può rivelarsi problematico. D'altro canto, però, Kinect dispone di un enorme potenziale dal punto di vista della libertà e della capacità di creare emozioni. Ed è ciò che abbiamo cercato di fare con Fable: The Journey."
Da cos'è nata l'idea del gioco? "Tutto è cominciato circa sette mesi fa, quando Microsoft è venuta da noi a chiederci di realizzare un prodotto Kinect per core gamer", ha detto Molyneux. "Dunque ci siamo messi a pensare innanzitutto a come rendere l'esperienza più coinvolgente ed emozionante rispetto a un qualsiasi videogame con controlli tradizionali e rispetto a quanto fatto con Fable in precedenza."
Fonte: Eurogamer