119

Activision Blizzard rimuove l’obbligo vaccinale e i dipendenti organizzano un nuovo sciopero

Il gruppo ABK Alliance ha annunciato un nuovo sciopero dopo che Activision Blizzard ha comunicato la decisione di rimuovere l'obbligo di vaccinarsi contro il Covid-19.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   02/04/2022

Activision Blizzard ha annunciato con un'email aziendale che con effetto immediato non sarà più necessario vaccinarsi contro il Covid-19 per lavorare in ufficio, invitando lo staff a tornare a lavorare in loco nelle prossime settimane. Un gruppo di dipendenti contrari alla decisione della compagnia ha annunciato che lunedì 4 aprile organizzerà uno sciopero, il quarto in meno di un anno.

L'email inviata dal dirigente Brian Bulatao, afferma che la decisione di Activision Blizzard è in linea con quella presa da altre aziende sul suolo statunitense.

"Con effetto immediato, stiamo rimuovendo l'obbligo di vaccinazione per tutti i dipendenti statunitensi", recita l'email. "Questo significa che non è più necessario che i dipendenti siano completamente vaccinati contro il Covid-19 per ritornare in ufficio. Nel corso delle passate settimane, abbiamo visto business negli USA rimuovere l'obbligo vaccinale e pensiamo sia importante allinearci con i protocolli locali."

Nell'email Bulatao afferma che Activision Blizzard continuerà a monitorare i rischi del Covid-19 e, nonostante la decisione presa, chiede a tutti i dipendenti di confermare il loro stato vaccinale, in modo da intervenire in modo tempestivo qualora i casi aumentassero nuovamente.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

Alcuni dipendenti hanno criticato la decisione della compagnia, in quanto aumenta il livello di rischio, in particolare per i colleghi disabili, immunocompromessi o per chi vive con chi lo è.

Il gruppo ABK Worker Alliance organizzerà uno sciopero lunedì 4 aprile e ha le seguenti richieste per Activision Blizzard: il retrofront immediato sulla decisione di rimuovere l'obbligo vaccinale; che il lavoro da remoto sia un'opzione permanente non legata alla pandemia; che i dipendenti siano liberi di scegliere se lavorare in ufficio o meno, senza nessuna imposizione dai piani alti.