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Alcuni utenti Xbox dicono di essere stati bannati per acquisti fatti in store esteri attraverso VPN

Secondo alcune testimonianze, sembra che Microsoft abbia bannato alcuni utenti per l'uso improprio di VPN per sbloccare acquisti esteri su Xbox Store, sfruttando le differenze di prezzo.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   09/03/2025
Il logo di Xbox Store

Secondo testimonianze emerse online, sembra che alcuni utenti Xbox siano stati bannati da Microsoft per aver acquistato giochi su store esteri attraverso VPN, infrangendo così delle regole stabilite dai termini di utilizzo proposti dalla compagnia per sfruttare i prezzi più bassi.

La questione rimane ancora dibattuta e risulta ciclica: di fatto è difficile stabilire precisamente la linea di demarcazione tra ciò che è assolutamente fuori dalla regole e qualche deroga che viene accettata da Microsoft, con l'acquisto da store esteri che si pone in una sorta di zona grigia sul fronte legale, ma su cui le regole della compagnia si stanno facendo più stringenti.

Per anni, tali sistemi sono stati più o meno tollerati, ma sembra che, di recente, Microsoft sia tornata a stringere le maglie del controllo sull'uso improprio dello store, anche se i casi sembrano essere ancora molto limitati in quantità.

C'è una regola precisa o no?

In particolare, sul sito Xbox-Now è esploso un nuovo caso recente, con alcuni utenti che hanno riferito di essere incappati in un ban dalla piattaforma Xbox per aver acquistato giochi in divisioni estere di Xbox Store, attivandoli attraverso VPN in modo da ingannare il sistema sulla reale geolocalizzazione degli utenti.

Un'immagine di Xbox Store
Un'immagine di Xbox Store

Il messaggio ricevuto da Microsoft parla di un "acquisto fraudolento di contenuti Xbox", effettuato "sfruttando le differenze di prezzo tra regioni e territori che non appartengono alla zona di residenza dell'utente". Sembra tuttavia che l'utente che ha ricevuto l'ammonizione sia stato comunque reintegrato nel sistema Xbox, "sulla fiducia", per così dire.

L'uso di questi sistemi sembra un problema di non facile soluzione: in certi casi, per evitare che gli utenti possano sfruttare le differenze di prezzo regionali, le compagnie decidono semplicemente di aumentare i prezzi in tali territori, parificandoli o quasi a quelli esercitati sui mercati maggiori.

Anche Sony è recentemente ricorsa a una soluzione del genere, ma questa penalizza fortemente gli utenti del territorio in cui vengono incrementati i prezzi. D'altra parte, come riferito da altri utenti, sembra che non vi sia, negli accordi con l'utente di Xbox, una regola che esplicitamente vieta l'utilizzo di VPN per lo sblocco di contenuti acquistati presso store esteri.

In ogni caso, si tratta di un sistema chiaramente non regolare, il cui utilizzo sembra comportare alcuni rischi aggiuntivi in questo periodo, rispetto a quanto accadeva tempo fa.