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Assassin's Creed non doveva avere missioni secondarie, aggiunte all'ultimo su indicazione del figlio del CEO

Assassin's Creed, il primo capitolo della serie, sarebbe dovuto uscire senza missioni secondarie ma il figlio del CEO, a quanto pare, lo provò prima dell'uscita e lo trovò "noioso".

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   23/05/2020
Assassin's Creed
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Una strana storia sul primo Assassin's Creed è emersa praticamente per caso, a partire da un tweet di Charles Randall, AI Designer del gioco Ubisoft in questione, che ha spiegato come l'originale non avrebbe dovuto avere le missioni secondarie e queste sono state aggiunte solo all'ultimo, pochi giorni prima dell'uscita, su indicazione del figlio del CEO.

Non è chiaro se si tratti del figlio del CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, o del CEO di Ubisoft Montreal, Yannis Mallet, perché Charles Randall non entra nei dettagli sui nomi per quanto riguarda la storia, ma si tratta di un retroscena inedito per il gioco che ha fondato una delle serie più famose del mondo.

Tutto il racconto è partito dalla secca risposta a una sorta di sfida su Twitter, ovvero raccontare in cinque parole una storia di "orrore industriale", al che Randall ha risposto con "Il figlio del CEO ci ha giocato" (in inglese sono in effetti cinque parole). Da lì è partita la spiegazione su come siano state inserite le missioni secondarie nel primo Assassin's Creed.

A quanto pare, il primo capitolo non doveva avere subquest o simili, ma la versione non definitiva venne sottoposta per caso al figlio del CEO a pochi giorni dalla conclusione dei lavori. Quest'ultimo riferì di trovare il gioco un po' noioso perché non c'era molto da fare e questo scatenò una reazione improvvisa a catena.

In pratica, Ubisoft Montreal si trovò a dover risolvere in brevissimo tempo il problema, incaricando pochissimi sviluppatori di aggiungere contenuti in meno di una settimana, circa cinque giorni. Da questa veloce operazione nacquero i famosi filler del primo Assassin's Creed, peraltro riproposti anche in seguito, come i collezionabili da raccogliere in giro per la mappa e le uccisioni facoltative di alcuni templari che non rientrano nella storia principale.

Nonostante sia una storia di "orrore industriale", come riferito scherzosamente da Randall, lo sviluppatore ha comunque tenuto a precisare che si è trattato di un lavoro volontario degli sviluppatori coinvolti e che lo sviluppo del primo Assassin's Creed si è per il resto svolto senza alcun problema in termini di salvaguardia dei lavoratori o stress eccessivo.