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Chiusa la campagna di raccolta fondi per il seguito di Postal di Uwe Boll, naturalmente è un fallimento

Uwe Boll aveva lanciato una campagna di raccolta fondi per realizzare il seguito del suo film Postal, che è stato costretto a chiudere per fallimento conclamato.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   04/09/2024
Una foto di Uwe Boll

Uwe Boll ce l'ha fatta di nuovo a fallire miseramente, questa volta nel tentativo di raccogliere 2,5 milioni di dollari tramite una campagna di crowdfunding, volta a realizzare il seguito di Postal, uno dei suoi film più famosi, tratto dalla serie videoludica di Running With Scissors.

Il motivo del fallimento? Dopo diversi giorni aveva ottenuto solo 850 dollari da 16 backer, un po' poco per andare avanti e continuare a sperare, oltretutto a fronte di una serie di problemi dovuti alla scarsa trasparenza dell'intera operazione.

La campagna è stata lanciata il 1° settembre ed era tutta improntata ad andare contro "il politicamente corretto, l'algoritmo [sic] di merda, la cultura woke e la cancel culture". Secondo quanto aveva scritto Boll, "fare POSTAL 2... è quasi un dovere per la libertà dell'arte, della parola e della vita". Purtroppo per lui non gli è andato dietro davvero nessuno. Evidentemente sono in pochi ad avere un buon ricordo di Postal.

Nessuno ne sapeva niente

Va anche detto che la campagna era davvero opaca. Nonostante l'impegno di Boll nel pubblicizzarla e nell'accreditarsela, era stata lanciata su Indiegogo a nome di Gary Otto, il co-conduttore del suo podcast, "Uwe Boll Raw USA".

Il poster di Portal
Il poster di Portal

Altro problema, non di poco conto, è che i due non avevano informato Running With Scissors, lo studio che detiene i diritti d'autore del marchio Portal. Gli sviluppatori sono rimasti decisamente perplessi dalla campagna, di cui non sapevano nulla, come spiegato sui social dal CEO Vince Desiderio: "La posizione ufficiale di Running With Scissors è che NON sosteniamo questa raccolta fondi. Non ho la più pallida idea di chi sia Gary Otto, il proprietario del progetto. Nessuno ci ha contattato ed è davvero preoccupante che dichiari chiaramente di poter utilizzare i fondi raccolti per altri progetti."

Sì, il rischio concreto era che la campagna fosse una specie di truffa, visto che veniva specificato che se non avesse raggiunto i 2,5 milion di dollari o se ci fossero stati degli ostacoli nella realizzazione del film, i soldi raccolti sarebbero andati a "California Fried Movie", un sequel primo film di Boll, "German Fried Movie", che attualmente ha 1,5 stelle su 10 su IMDB. Il tutto mentre Boll spiegava su X che 2,5 milioni di dollari non sarebbero bastati a realizzare il Postal 2 che voleva e che, dopo averli ottenuti, ne avrebbe trovati altri 2,5, senza spiegare dove.

Insomma, non era una campagna proprio cristallina, per usare un eufemismo. Comunque sia, dopo la presa di posizione di RWS, la campagna è stata ritirata cambiando ufficialmente in California Fried Movie, con i 16 backer che hanno ricevuto la promessa di un cofanetto dei film di Boll come compensazione. Che... fortunelli.

Poco dopo però, la campagna stessa è stata sospesa, con Boll che si è lamentato per gli attacchi e le offese ricevute e Otto che ha promesso rimborsi per tutti. Del resto, perché mettere in dubbio la buona fede di un'operazione limpida come questa? Boll di suo ha dichiarato che riuscirà comunque a realizzare il film, in qualche modo. Vedremo quale. Magari se non perdesse tempo a offendere i film degli altri...