Elden Ring è stato, sin dall'inizio, pubblicizzato in un modo molto preciso: una nuova grande opera di Hidetaka Miyazaki e FromSoftware, realizzata con il supporto di George R.R. Martin, rinomato scrittore de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, a partire delle quali è stata realizzata la serie TV Il Trono di Spade.
Nel corso del tempo si è capito che Martin si è occupato di creare le fondamenta del mondo sulle quali Miyazaki ha poi realizzato il proprio gioco. Lo scrittore ha creato gli semi-dei che popolano il videogame e che sono al centro della trama (o lore, se preferite) di Elden Ring. Si è ovviamente adattato alle necessità del team di sviluppo, il quale a propria volta ha realizzato i sistemi di gioco anche in relazione al "world building" di Martin.
E perché questa collaborazione? Qualcuno potrebbe dire che è perlopiù una mossa pubblicitaria, un modo per avere un grande nome della letteratura fantasy moderna associato a uno dei progetti più ambiziosi di FromSoftware. In altre parole, solo un modo per dare forza a Elden Ring e vendere più copie.
In parte è così, ovviamente. Il nome di George R.R. Martin non è stato pescato a caso da un cappello e il suo status mediatico - garantito anche da Il Trono di Spade - ha avuto un peso. Al tempo stesso, non dobbiamo dimenticare che Miyazaki è un fan dei romanzi di Martin.
Il creativo giapponese ha in passato affermato che il suo romando preferito è Fevre Dream (Il battello del delirio), un romanzo sui vampiri del 1982. Miyazaki era anche solito consigliare il libro a tutti i nuovi dipendenti di FromSoftware. Il director ha anche affermato che fu il rispetto per Martin e per le sue opere a spingerlo a creare questa collaborazione.
Qual sia il motivo, però, c'è una sola profonda verità: scrivere "George R.R. Martin" in ogni trailer e descrizione fa una certa figura e dà valore al gioco. Oppure no?
Nessuno vuole negare che Martin sia un grande scrittore e, una volta che avremo in mano il gioco finale, potremmo veramente percepire in Elden Ring un qualcosa di unico e diverso rispetto agli altri giochi di FromSoftware. Prima di allora, però, tutto quello che abbiamo in mano è un pezzo di carta (metaforico) con sopra scritto "Hidetaka Miyazaki e George R.R. Martin". La domanda quindi è: quanto conta per voi questa collaborazione?
Più nello specifico, ai fan dei souls-like (ma, forse, soprattutto ai non-fan dei souls-like), quanto effetto fa l'idea di giocare un gioco che ha ricevuto il supporto di Martin? Può cambiare realmente il livello di interesse per Elden Ring? Oppure basta e avanza il fatto che sia un gioco di FromSoftware? E viceversa, se non siete fan del genere, questa collaborazione vi spinge forse a prendere in considerazione l'acquisto del gioco? Ditecelo voi.
Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.