Elden Ring è un gioco simile a Dark Souls, ma al tempo stesso è molto diverso. Tra le differenze troviamo il passaggio da un mondo chiuso e semi-lineare, a un'ambientazione open world con tante direzioni da seguire in libertà. Tra le similitudini troviamo il combattimento, con mosse come il parry. In realtà, grazie a nuove prove, possiamo scoprire che il parry di Elden Ring è molto più difficile e rischioso rispetto a quello dei precedenti giochi di Miyazaki.
Il parry, nel caso non siate certi di cosa sia, è quella mossa che può essere attivata con alcuni scudi che permette di deviare il colpo nemico, annullare completamente il danno e creare un'apertura nella difesa dell'avversario che per un istante sarà vulnerabile a un colpo critico. Si tratta di una mossa rischiosa e non banale da eseguire, ma in Elden Ring pare essere divenuta ancora più complessa.
Come mostrato nel video qui sotto, l'utente YoruTsubasa spiega che il parry di Elden Ring ha una finestra più stretta e i tempismi sono diversi rispetto a quelli di Dark Souls 3. Inoltre, il parry di Elden Ring funziona solo se si è veramente vicini all'avversario, mentre in DS3 si attiva anche se si è più lontani.
Aggiungiamo inoltre che, in Elden Ring, il parry non è l'unico modo per far abbassare la guardia al nemico e infliggere un colpo critico. Il gioco infatti permette di rompere la difesa nemica con una serie di colpi pesanti, in salto o contrattacchi dopo una parata. Il giocatore è quindi invogliato a usare più metodi per ottenere un colpo critico, oltre al classico vecchio backstab che è ancora disponibile.
Il vantaggio del parry rispetto alle altre mosse è che basta una sola mossa ben eseguita, ma il problema è che molti attacchi di Elden Ring non permettono il parry. In media, quindi, pare che per i giocatori meno esperti non sarà mai una scelta consigliabile.
Elden Ring ha ovviamente molto altro da offrire oltre al parry, a cominciare dalla propria community. Sapete che potreste invadere Gesù e con lui alle volte c'è Satana?