Phoenix Point è un gioco particolarmente interessante soprattutto perché si presenta come una sorta di successore spirituale di XCOM (nonostante quest'ultimo abbia già dei seguiti ufficiali), da parte dello stesso creatore Julian Gollop, ma forse non ci saremmo aspettati che questo elemento d'interesse potesse essere valutato oltre 2 milioni di dollari per un accordo di esclusiva con Epic Games Store.
Il fatto che il team Snapshot Games abbia deciso di accordarsi con Epic Games Store per distribuire il proprio gioco in esclusiva per un anno sul digital delivery in questione ha ovviamente scatenato le solite polemiche, ma se le cifre emerse da un investitore che ha aiutato lo sviluppo del gioco su Fig sono verosimile è comprensibile che sempre più sviluppatori, specialmente indie, siano attratti dalla nuova politica aggressiva di Epic Games per accaparrarsi i titoli in esclusiva. Tutta la questione parte dai dati diffusi da un investitore su Fig del progetto Phoenix Point attraverso il forum Resetera. Fig è una piattaforma che consente ai normali backer di essere a tutti gli effetti degli investitori, con la possibilità di ottenere dei guadagni monetari dal finanziamento del progetto, ovviamente in maniera commisurata all'investimento fatto. In base alle ultime informazioni fornite da Fig, tale investitore ha ricevuto un ritorno del 191% rispetto all'investimento fatto, cosa che sembra spiegarsi solo con il flusso di fondi arrivato dopo l'accordo di esclusiva con Epic Games.
Il ritorno totale degli investimenti ai backer sembra sia 955.000 dollari, che rappresenta l'85% del 50% totale che viene trattenuto da Fig e Snapshot, che ammonta dunque a 1.123.529 dollari. Raddoppiando il tutto, si ottiene un totale di 2.247.058 dollari, che secondo gli investitori sarebbe dunque la cifra pagata da Epic Games Store per l'esclusiva. Phoenix Point viene distribuito anche su Microsoft Game Store e attraverso Xbox Game Pass, cosa che dovrebbe comportare un ulteriore guadagno fisso, ma questo a quanto pare non risulta ancora conteggiato nei dati diffusi, dunque non è preso in considerazione per il momento. Se questi fossero numeri veri, dunque, si spiega anche perché il creatore di XCOM si sia speso in prima linea a difendere la scelta.