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Fallout 76: la svolta online di Bethesda è convincente?

Con la recente prova diretta di Fallout 76, torniamo a parlare del nuovo titolo Bethesda

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   09/10/2018
Fallout 76
Fallout 76
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Pochi titoli, tra le produzioni maggiori di prossima uscita, hanno fatto discutere finora quanto Fallout 76. Al di là di prese di posizione dettate dalla simpatia o dallo spirito del momento, che lasciano il tempo che trovano quando poi ci si trova davanti a una prova pratica dei giochi, gli elementi critici del nuovo capitolo della serie Bethesda hanno effettivamente un fondamento logico: si tratta di una digressione importante, in un ambito ancora abbastanza ignoto, per una serie che si è sempre basata su principi alquanto diversi da quelli proposti in questo caso. Fallout ha sempre fatto dell'esperienza solitaria un suo elemento cardine, mettendoci da soli davanti all'esplorazione del mondo post-apocalittico, dei misteri e delle sorprese che questo può celare nelle sue sconfinate lande desolate. Il fatto di proporre tutto questo in compagnia di 24 giocatori presenta una differenza sostanziale rispetto alla tradizione e i dubbi sul funzionamento del tutto sono leciti.


D'altra parte, in un mercato videoludico a cui si rimprovera spesso una fondamentale monotonia e mancanza di coraggio nel sovvertire gli schemi precostituiti, può essere un controsenso prendersela con gli sviluppatori per questo esperimento. Invece di rifugiarsi nella sicurezza di un altro capitolo in linea con la tradizione, senza proporre di fatto alcuna variazione effettiva nell'esperienza di gioco al di là di una nuova storia, Bethesda ha deciso di osare e avventurarsi in un territorio nel quale non è nemmeno particolarmente ferrata, sebbene si sia fatta ormai ampiamente le ossa con The Elder Scrolls Online. Da questo punto di vista, l'idea di Fallout 76 è affascinante e merita rispetto, anche se la relativa vicinanza con Fallout 4 fa pensare a un certo risparmio in termini produttivi dato dalla scarsa evoluzione tecnologica alla base (impressioni alquanto confermate dal Provato che abbiamo pubblicato ieri) e alcune affermazioni da parte del team abbiano dato l'impressione di voler sfruttare questo capitolo come una sorta di operazione a guadagno facile, o qualcosa del genere.


L'idea che ne deriva è che Fallout 76 possa essere una sorta di punto intermedio tra una sperimentazione coraggiosa e avanzata e il calcolo prudente, cosa che potrebbe farlo incappare in qualche contraddizione di troppo. L'utilizzo di un brand di ampio richiamo potrebbe allora coprire le mancanze di un sistema di gioco che da solo potrebbe non bastare a caratterizzare in maniera profonda un nuovo titolo online, di converso proprio il mettere in gioco una serie di importanza capitale per la compagnia in un progetto con diversi punti interrogativi significa una certa volontà di svecchiare il proprio catalogo da parte di Bethesda. Contraddizioni che sono emerse, in parte, anche dalla prova di Pierpaolo Greco: il sistema adottato per la narrazione, che resta importante come vuole la storia della serie, si incastra male in un ritmo di gioco che dovrebbe essere più frenetico e comunque meno propenso alla riflessione in solitaria, come si conviene a un mondo condiviso online, così come l'organizzazione delle quest sostanzialmente PvE rendono il PvP quasi un corpo estraneo, eppure rappresenta un punto importante in un multiplayer online. Di converso, trovano forse migliore espressione nel contesto online alcune introduzioni peculiari di Fallout 4 che sembravano quasi attendere la svolta online, come il crafting.

Fallout 76 10


Lo strano ibrido che ne viene fuori sembra voler accontentare i vecchi fan e provare a spingerli verso nuove frontiere, un approccio che potrebbe effettivamente funzionare per traghettare Fallout gradualmente in un nuovo territorio, creando un'esperienza parallela che sfrutti la poderosa ambientazione classica della serie per un tipo di gioco sostanzialmente diverso. In pratica, sembra proprio un'operazione analoga a quella effettuata per The Elder Scrolls Online, anche se in quest'ultimo caso l'ambientazione in stile RPG classico fantasy ha probabilmente facilitato l'operazione, rendendola più facilmente addomesticabile per il grande pubblico. L'esperimento in quest'ultimo caso è riuscito e questo depone a favore dell'idea di Bethesda sulla trasformazione anche di Fallout, posto che anche in questo caso (come già dichiarato dagli sviluppatori) sia assicurata anche una continuazione dell'esperienza classica attraverso la serie standard. C'è anche da dire che già Fallout 4 ha dimostrato una certa stanchezza del brand, rendendo particolarmente intriganti alcune novità inserite in Fallout 76, come il nuovo sistema SPECIAL con le carte e il crafting potenziato. Insomma, anche i maggiori detrattori del gioco - e in rete ce ne sono veramente tanti - che pure hanno ragione ad avanzare qualche dubbio, dovrebbero guardare con una certa curiosità a questo nuovo esperimento di Bethesda.

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