Internet è un posto selvaggio, ma ha le proprie regole. Ad esempio la Regola 34 (non cercatela su Google se non sapete cosa sia) che, parafrasando, afferma che se qualcosa esiste ne esiste anche la versione sessualizzata. Questo si applica a tutto. Tutto. Anche al Deathclaw, il famoso mostro di Fallout che è stato creato prima di tutto per essere terrificante e non certo per suscitare altre emozioni. Il creatore stesso del Deathclaw - Jonah Lobe - ha recentemente svelato di essere impressionati e al tempo stesso inorridito dai contenuti creati su internet dedicati al mostro.
Come potete vedere nel tweet qui sopra, Jonah Lobe ha scritto: "In qualità di creatore del Deathclaw, sono stato silenziosamente impressionato e inorridito dall'enorme quantità di porno dedicato a Deathclaw che è in circolazione...".
Deathclaw di Fallout, nulla è salvo
Dobbiamo ammettere di non aver fatto ricerche approfondite sui contenuti citati, ma Jonah Lobe pare invece avere dato un'occhiata e afferma anche che, tutto sommato, ha raggiunto l'obiettivo da lui prefissato, visto che voleva fari sì che alla visione del mostro ci "sporcassimo i pantaloni". Nel caso della Regola 34, però, questo avviene in un altro senso.
Internet è un posto ampio e i creatori di contenuti devono essere pronti a vedere le proprie opere diventare di proprietà di tutti: i contenuti dei fan non possono essere bloccati e, anzi, le compagnie sanno bene di dover incentivare questi appassionati per poter rendere le proprie opere ancora più famose senza grande sforzo. Nel pacchetto però sono inclusi anche contenuti di questo tipo: di norma, se non si utilizzano asset creati dagli sviluppatori per contenuti esterni al gioco (magari messi anche a pagamento), le compagnie ignorano i prodotti Regola 34.