Hideo Kojima è nuovamente sotto i riflettori: il game designer giapponese sta pubblicando da alcune settimane quelli che sono probabilmente dei teaser di Death Stranding 2, mentre un leak ha rivelato in anticipo alcune sequenze di Overdose e c'è stato tempo anche per parlare di... Abandoned.
Partiamo dal primo e più importante dei progetti attualmente in cantiere presso Kojima Productions: confermato da Norman Reedus alcuni mesi fa, Death Stranding 2 sembra puntare a un cast davvero interessante, che vedrà la presenza di Elle Fanning e Shioli Kutsuna, nonché la partecipazione speciale di registi e musicisti.
Da questo punto di vista sembra che Kojima abbia stabilito dei pattern ben precisi, e la fruttuosa collaborazione con alcune personalità del mondo del cinema gli ha aperto tante porte, consentendogli di dirigere anche interpreti di un certo calibro: un sogno che si avvera per il game director, che nella bio su Twitter ha scritto che il suo corpo è composto per il 70% da film.
La speranza inoltre è che, avendo già a disposizione un impianto tecnologico molto solido e versatile, l'attesa nei confronti del nuovo capitolo della serie non sarà particolarmente lunga. Certo, che Death Stranding 2 faccia il proprio debutto già nel 2023 appare decisamente improbabile, ma culliamoci in questa illusione fino all'arrivo dell'annuncio ufficiale, nella speranza che indichi quantomeno una finestra di lancio.
Dopodiché c'è la questione Overdose, scoppiata nelle scorse ore con il leak di un paio di immagini e soprattutto di un video di gameplay che mostra il nuovo gioco di Hideo Kojima. Stando a diverse fonti si tratta quasi sicuramente dell'avventura horror che l'autore sta realizzando in esclusiva per Xbox, e che sfrutterà in qualche modo la potenza del cloud.
Sono anni che il game designer giapponese lavora al suo primo progetto horror ed è chiaro che la curiosità attorno al progetto è tanta. Peraltro la protagonista del gioco sembrerebbe essere proprio Margaret Qualley, la Mama di Death Stranding, impiegata anche in questa produzione perché ormai è chiaro che a Kojima è piaciuto molto lavorare con lei.
Infine c'è Abandoned, il misterioso progetto di BlueBox e di Hasan Kahraman che ha sfruttato a livello promozionale alcune teorie secondo cui c'era proprio Kojima dietro le quinte a muovere i fili, in maniera simile a quanto accaduto ai tempi del reveal di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.
Un collegamento che l'autore nipponico ha finalmente smentito, negando il suo coinvolgimento con il gioco e aggiungendo che la cosa è diventata anche piuttosto seccante vista la quantità di messaggi che riceve ogni giorno dagli utenti al riguardo.
Insomma, con il lancio di God of War Ragnarok alle porte e un novembre fatto di grandi titoli non c'è nulla da fare: quando Kojima apre bocca, siamo tutti qui ad ascoltarlo in religioso silenzio e ad attendere la sua prossima mossa.
Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.