Il mondo dei videogiochi, così come altri settori dell'intrattenimento e non solo, si muovono sempre di più verso il digitale. I vantaggi rispetto al formato fisico sono molteplici, per tutte le parti coinvolte, ma sul lungo termine potrebbero esserci vari problemi e non tutti apprezzano l'idea di un futuro solo digitale. Hideo Kojima esprime la propria paura per questa eventualità.
Tramite la propria pagina Twitter, parla prima di tutto dell'industria musicale. Come potete vedere qui sotto, Hideo Kojima afferma: "I CD preso scompariranno. Quando ci penso, continuo a comprarli. Anche se ne ho a tonnellate. Ecco il box set di Tangerine Dream.
La parte più interessante viene però dopo, in altri due tweet. Hideo Kojima afferma: "Alla fine, anche i dati digitali non saranno più completamente di proprietà dei singoli individui. Ogni volta che c'è un grande cambiamento o un incidente nel mondo, in un Paese, in un governo, in un'idea, in una tendenza, l'accesso può essere improvvisamente interrotto. Non potremo accedere liberamente ai film, ai libri e alla musica che abbiamo amato. Smetterei di possedere cose. È di questo che ho paura. Non si tratta di avidità."
Anche nel mondo videoludico, il digitale è sempre più importante e lo dimostra la presenza di un modello senza lettore ottico di PS5 e della nuova famiglia Xbox. Il problema, ovviamente, non è solo una questione di formato (fisico o digitale), ma è legato al fatto che la versione digitale di un prodotto ci può "venir sottratta" molto più facilmente, se il vero proprietario decide di non volerla più distribuire. Un esempio di questo è quanto accaduto con P.T. di Konami (creato da Kojima, tra l'altro).
Infine, vi segnaliamo che Hideo Kojima ha criticato il nome della nuova versione di Death Stranding.