La ricerca, il cui nome altisonante è "Rapporto Speciale 311", ha evidenziato come 40 dei 48 paesi presi in esame presentino una diffusione della pirateria sopra la media, tale da farli rientrare nella lista di "sorvegliati speciali" USTR.
Nel corso del 2008, i trenta titoli selezionati per la ricerca (non menzionati da ESA) sarebbero stati scaricati 6,4 milioni di volte in Europa, con i due prodotti più "popolari" che da soli avrebbero accumulato 4,7 milioni di download.
Nella lista dei paesi più dediti alla pirateria compaiono la Spagna, i cui download illegali rappresentano il 15,1% del totale europeo, la Francia, con il 7,9%, la Germania con il 6,9%, e la Polonia, con il 6,1. E' l'Italia, tuttavia, a meritare il titolo di paese col più alto grado di pirateria informatica: il 17% del totale europeo.
Di fronte a dati così preoccupanti, Michael Gallagher, CEO di ESA, ha accoratamente ricordato che la pirateria è l'ostacolo più grande all'innovazione, alla creatività e all'avanzamento tecnologico in questo settore, sottolineando anche come l'industria videoludica non possa permettersi un tale grado d'illegalità nel momento difficile che sta attraversando.