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Lo sviluppatore di Star Citizen deve risarcire un ex-dipendente per discriminazione legata alla sua disabilità

Cloud Imperium Games è stata condannata a risarcire un suo ex dipendente per un caso di discriminazione legato alla sua disabilità.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   02/07/2024
Delle astronavi nello spazio di Star Citizen
Star Citizen
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Il tribunale del lavoro del Regno Unito ha condannato Cloud Imperium Games, lo studio di sviluppo di Star Citizen diretto da Chris Roberts, a risarcire con £27.748 un ex-dipendente, in un caso di discriminazione legata alla sua disabilità, collegato alla politica aziendale sul ritorno in ufficio post pandemia.

Nel 2022 il programmatore senior Paul Ah-Thion ha fatto richiesta di poter lavorare in smart working a causa della sua disabilità, possibilità che non solo gli è stata rifiutata, ma che gli ha fruttato il licenziamento, come appurato dai giudici.

Un caso di discriminazione

Ah-Thion lavorava in ufficio nella vecchia sede di Wilmslow, prima che CIG imponesse a tutti i dipendenti il lavoro da remoto durante la pandemia. Nel frattempo, nel 2021 è stato aperto il nuovo studio di Manchester, attuale quartier generale della compagnia, con la richiesta per i dipendenti di tornare tutti in ufficio.

Un ritratto di Chris Roberts
Un ritratto di Chris Roberts

Stando a quanto stabilito dal tribunale, Ah-Thion aveva chiesto di continuare a lavorare da remoto invece di trasferirsi a Manchester per via delle sue condizioni, ma la richiesta è stata respinta. Successivamente è stato licenziato per "problemi di performance legati alla sua configurazione di lavoro da remoto". Almeno questa è stata la motivazione addotta dalla software house.

Stando a quanto appurato dai giudici, la "preoccupazione di Cloud Imperium riguardo alle prestazioni del richiedente sembrava essere retrospettiva, in quanto durante l'impiego non ha mai formalmente indagato su tali problemi" e che "non è riuscita a fornire alcuna prova che non potessero essere monitorate efficacemente da remoto durante il suo lavoro da casa". Insomma, CIG non avrebbe svolto alcuna indagine sulle prestazioni lavorative di Ah-Thion, che sarebbero state usate semplicemente come scusa per licenziarlo.

"Non ci sono prove che il lavoro da casa non avrebbe permesso di raggiungere l'obiettivo legittimo del datore di lavoro di garantire prestazioni accettabili da un programmatore senior di gameplay", ha stabilito la sentenza.

"Riteniamo che Cloud Imperium abbia trattato sfavorevolmente il richiedente a causa di un problema che deriva dalla sua disabilità. L'azienda non è stata in grado di dimostrare che il licenziamento fosse un mezzo proporzionato per raggiungere un obiettivo legittimo".